Stile delfino: le domande più ricorrenti e tutti i consigli

Lo stile delfino è tecnicamente uno dei più impegnativi. Luca Sacchi risponde alle vostre domande per aiutarvi a migliorare.

ENDUchannel

Il nuoto a stile delfino, noto anche come farfalla in gergo tecnico, è considerato uno degli stili più tecnicamente impegnativi. Migliorare in questa disciplina richiede una combinazione di precisione tecnica, forza fisica e allenamenti mirati. Questo articolo risponde alle domande più comuni sul delfino, approfondendo aspetti fondamentali come la bracciata, la gambata, il movimento del bacino e gli esercizi a secco. Inoltre, analizziamo gli errori più frequenti da evitare per rendere la tua nuotata più fluida ed efficiente.

Se vuoi affinare i dettagli o correggere i tuoi punti deboli, leggi i 5 errori da NON fare nel delfino.

È possibile nuotare a delfino con la gambata a rana?

La prima domanda a cui si vuole rispondere è se si può nuotare a delfino utilizzando la gambata a rana, argomento che ci riporta alle origini evolutive di questo stile. Storicamente, il delfino nasce proprio come una variante dello stile rana, quando nuotatori e tecnici hanno iniziato a sperimentare la combinazione di una bracciata a “delfino” con la classica gambata a rana, di cui vi abbiamo svelato alcuni trucchetti per farla perfetta. Questo stile intermedio, conosciuto anche come “farfalla”, è stato progressivamente sostituito dallo stile moderno a piedi uniti, più efficiente e veloce.

Oggi, lo stile con gambata a rana non è più comune nelle competizioni ufficiali, ma resta comunque una possibilità. È ancora praticato, in particolare nelle gare master, dove i regolamenti lasciano maggiore libertà stilistica. Pur essendo meno performante in termini di velocità rispetto al delfino moderno, per chi si avvicina al delfino, la gambata a rana rappresenta un’alternativa meno tecnica e meno impegnativa.

Nonostante la semplicità della gambata a rana, il delfino a piedi uniti è tecnicamente più efficace. La sincronia tra il movimento del bacino, la spinta delle gambe e la bracciata consente di generare una propulsione continua, rendendo questo stile estremamente veloce e spettacolare. Per chi desidera migliorare le proprie prestazioni, padroneggiare il delfino moderno resta la scelta migliore.

Come muovere correttamente il bacino?

Con la domanda di Stefano, ci addentriamo nel cuore della tecnica dello stile delfino: il movimento del bacino. È un aspetto cruciale per il successo di questa disciplina, ma molti nuotatori tendono a mantenere il bacino rigido, impedendo la creazione di una connessione fluida tra gambata e bracciata. Quando il bacino non è sufficientemente dinamico, la propulsione generale si interrompe, riducendo l’efficienza e la velocità del nuoto. Questo errore comune rende più difficile ottenere il movimento fluido necessario per un’onda continua che spinga il corpo attraverso l’acqua.

Per migliorare la fluidità e la potenza del movimento del bacino, un buon allenamento con le pinne può fare una grande differenza. Le pinne aumentano la spinta, aiutano a migliorare l’ondulazione del bacino e forniscono una maggiore velocità, ma soprattutto favoriscono un senso di stabilità che permette al nuotatore di concentrarsi sul movimento corretto del tronco. Contribuiscono inoltre a rafforzare il collegamento tra la gambata e la bracciata, riducendo la resistenza e migliorando l’efficienza complessiva.

L’allenamento in subacquea, sia con che senza pinne, è particolarmente utile. In questo ambiente, infatti, il nuotatore è costretto a lavorare su una spinta più intensa e a prestare maggiore attenzione alla coordinazione tra la parte superiore e inferiore del corpo. Il movimento della gambata, in particolare, non deve partire solo dal ginocchio in giù, ma piuttosto dalla parte alta del tronco, con una torsione che coinvolge l’intero corpo. In acqua più profonda, questo movimento diventa più evidente e consente di comprendere meglio come il flusso di energia debba essere continuo, senza interruzioni, per mantenere la velocità e l’efficienza.

Approfondisci come fare la gambata perfetta nello stile delfino

Quanta forza serve nello stile delfino?

Una delle domande più comuni tra chi si avvicina allo stile delfino riguarda quanta forza sia necessaria per nuotare correttamente. A prima vista, il delfino può sembrare uno stile che richiede enormi quantità di energia, soprattutto per via del suo movimento potente e complesso. Tuttavia, il segreto per padroneggiarlo non risiede semplicemente nell’applicare forza, ma nel saperla dosare e indirizzare nel modo giusto. Se eseguito senza una tecnica corretta, il delfino rischia di diventare uno stile estremamente dispendioso, specialmente quando si oppone forza al naturale flusso del movimento. Questo accade spesso ai principianti, che tendono a utilizzare più energia del necessario senza ottenere un’efficace propulsione.

Per ottimizzare la forza, è fondamentale concentrarsi sulla coordinazione tra bracciata, gambata e il movimento del bacino. Il bacino e il tronco giocano un ruolo cruciale nel sostenere la fase di recupero della bracciata, permettendo al corpo di mantenere una fluidità costante. Una buona tecnica non solo riduce lo sforzo richiesto, ma rende il movimento più efficace e meno faticoso.

È importante ricordare che non tutte le fasi del delfino richiedono la stessa intensità di forza. La spinta propulsiva principale si concentra nella fase discendente della bracciata, quando le mani attraversano l’acqua per spingere il corpo in avanti. Al contrario, la fase di recupero, in cui le braccia si sollevano sopra la superficie, deve essere fluida e leggera, per evitare un dispendio inutile di energia. Spingere troppo in questa fase porta a un rapido esaurimento muscolare e compromette la continuità del movimento.

Approfondisci come eseguire la bracciata a delfino

Consigli

Chi si approccia allo stile delfino dovrebbe iniziare con distanze brevi, limitandosi a eseguire fino a quattro bracciate consecutive. Questo approccio progressivo consente di concentrarsi sulla tecnica senza sovraccaricare i muscoli e aiuta a sviluppare un movimento naturale e coordinato. Man mano che la tecnica migliora, è possibile aumentare gradualmente le distanze, mantenendo l’enfasi sulla qualità del movimento piuttosto che sulla quantità di forza.

Per padroneggiare il delfino è fondamentale avere una buona mobilità articolare, soprattutto a livello delle spalle. Questo non solo migliora la fluidità del movimento, ma previene anche il rischio di sovraccarichi o infortuni. Per approfondire, consultare l’articolo dedicato agli esercizi fisici per chi nuota, dove si trovano strategie utili per sviluppare elasticità e forza. Per incrementare la flessibilità, fare le circonduzioni sia a braccio singolo che a due braccia utilizzando un bastone o una semplice corda di accappatoio. Monitorare i progressi può aiutarti a raggiungere un’articolazione più elastica in modo sicuro.

Quante gambate per bracciata?

Un’altra domanda posta riguarda il numero di gambate da effettuare per ogni ciclo di bracciata. sono sempre due. La risposta è una: sempre due gambate per ciclo completo di bracciata. Questo schema è parte integrante della tecnica dello stile delfino e, se eseguito correttamente, diventa un movimento naturale. Nel ciclo corretto, una gambata è più potente, contribuendo alla propulsione principale, mentre la seconda, meno intensa, funge da supporto per mantenere la fluidità del movimento.

 

Per migliorare il delfino servono quindi mobilità, coordinazione e tanti esercizi anche con l’aiuto delle pinne. Si impara così che il delfino può essere uno stile stimolante, divertente.


In collaborazione con Cetilar. Grazie ad Aquasphere

 

condividi

commenti

Ancora nessun commento inserito. Vuoi essere il primo a commentare?

scrivi commento

scelti per te

adv
adv
vai su

Endu

rispettiamo l'ambiente

Questa schermata consente al tuo schermo di consumare meno energia quando la pagina non è attiva.

Per continuare a navigare ti basterà cliccare su un punto qualsiasi dello schermo o scorrere la pagina.

Clicca qui se invece vuoi puoi disabilitare questa funzionalità per i prossimi 30 giorni. Si riattiverà automaticamente.
Info
Trovata una nuova versione del sito. Tra 5 secondi la pagina sarà ricaricata
Attendere...

Se non vuoi attendere clicca questo link