La virata nel nuoto: come perfezionarla
Scopri in questo articolo consigli, esercizi e progressioni per una virata efficace nello stile libero, per poi applicarsi agli altri stili.
La virata è una componente fondamentale del nuoto agonistico e amatoriale, spesso sottovalutata. Una tecnica efficace consente di mantenere la fluidità del movimento, sfruttare l’inerzia e guadagnare metri preziosi. In questo articolo approfondiamo la virata a stile libero con tocco sul muro, una base essenziale per poi affrontare tecniche più complesse come quella a rana o dorso.
Le fasi della virata
Per una virata efficace è cruciale rispettare la sequenza corretta delle quattro fasi principali: ingresso, rotazione, spinta e fase subacquea.
- Ingresso: interrompere la bracciata in prossimità del muro senza perdere l’inerzia, avanzando con il corpo rilassato. È importante evitare di cercare subito la posizione verticale, che bloccherebbe il movimento.
- Rotazione: dopo il tocco, il corpo deve ruotare mantenendo fluidità, senza fretta. La transizione è lenta e controllata, preparando la posizione per la spinta.
- Spinta dal muro: una posizione stabile dei piedi è fondamentale per imprimere forza ed evitare dispersioni.
- Fase subacquea: sfruttare la spinta per avanzare prima di iniziare le bracciate, inserendo progressivamente gambata – appena si avverte un calo di velocità – e movimento deciso e continuo delle braccia, stando nè troppo in profondità né troppo vicini alla superficie.
Errori comuni da evitare
Molti nuotatori bloccano l’inerzia al termine della bracciata, anticipando la verticale o affrettando la rotazione. È invece essenziale seguire i tempi naturali del movimento tenendo il corpo rilassato per sfruttare l’inerzia acquisita. L’obiettivo dell’ingresso in virata è arrivare al muro in modo fluido, interrompendo la bracciata solo al momento giusto per toccare il muro e prepararsi al cambio di direzione.
Anche una spinta troppo profonda o troppo superficiale può compromettere la fase subacquea, costringendo a correzioni che rallentano il ritmo.
Come allenare la virata: esercizi pratici
Il miglioramento passa attraverso l’allenamento specifico, con esercizi che richiedono alcune attenzioni:
- Esercizi mirati: allenarsi separatamente suciascuna fase, quindi ingresso, rotazione, spinta e subacquea, per poi unire i movimenti in sequenza.
- Simulazioni bilaterali: provare la virata con entrambe le mani sul muro, per abituarsi a entrambe le situazioni così da essere pronti a ogni situazione in gara.
- Consapevolezza in allenamento: ogni virata durante l’allenamento è un’opportunità per migliorare. Curare ogni cambio di direzione consente di acquisire automatismi preziosi che rendono l’apprendimento più rapido e naturale.
Approfondisci gli esercizi per migliorare la virata
Allenarsi regolarmente sulla virata, integrandola negli esercizi quotidiani, e affidarsi a suggerimenti tecnici di un allenatore sono passi fondamentali per migliorare precisione, fluidità ed efficienza. Una virata ben eseguita non è solo un dettaglio tecnico, ma un elemento chiave per ottimizzare ogni performance.
Dalla virata a stile libero alle altre specialità
Una volta padroneggiata la virata a stile libero, si può passare alla rana – simile al delfino – e al dorso.
- Virata a rana e delfino: simile allo stile libero, richiede l’arrivo con entrambe le mani sul muro.
- Virata a dorso: richiede particolare attenzione alla distanza dalle bandierine al muro (5 metri), poiché il numero di bracciate varia in base a ritmo e stanchezza. È utile sviluppare una sensibilità specifica per calcolare gli spazi e mantenere precisione anche in condizioni di gara.
Affidarsi a un coach o un esperto per ricevere feedback può fare la differenza, soprattutto nella fase iniziale.
Conclusione
Una virata ben eseguita non interrompe la dinamica del nuoto, ma la integra armoniosamente. La spinta dal muro è cruciale per mantenere velocità e fluidità. Con un allenamento costante e progressivo, ogni nuotatore può perfezionare questa tecnica essenziale, trasformandola in un punto di forza in piscina.
In collaborazione con Cetilar. Grazie ad Aquasphere
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