Decalogo per il nuoto libero
Il nuoto libero per definizione è “libero”, ma non per questo provo di regole di coesistenza con i compagni di corsia e di vasca. Purtroppo non sempre i bagnini hanno potere o volontà di far rispettare questi minimi accorgimenti così ci si ritrova a nuotare in una bolgia infernale, finendo il nostro allenamento più nervosi di quando si è entrati in vasca.
Creando il decalogo ci siamo ritrovati a dover aggiungere ulteriori punti rispetto a quelli inizialmente segnati, magari un paio comici, situazioni che da frequentatori abituali sappiamo essere tanto divertenti quanto fastidiose
… Attendiamo nei commenti ulteriori regole o atteggiamenti fastidiosi che voleste segnalare!
- Sembra sottinteso, ma l’igiene è il principale punto di rispetto da cui partire per iniziare la convivenza: la doccia è fondamentale (attenzione poi al punto 10!), lavare il costume e non lasciarlo marcire in borsa dall’allenamento precedente, quell’odorino di putrefazione è sintomo di batteri nonostante il cloro, usare ciabatte dedicate sono punti minimi di convivenza. Anche nel caso di ferite (da asfalto magari come capita ai triathleti) bisognerebbe attendere la guarigione o almeno cercare di coprirle con appositi cerotti impermeabili.
- Scegliamo la corsia più adatta al nostro allenamento e ritmo: generalmente sulle corsie viene esposto un cartellone con ritmi, agonisti/amatori o, meno comprensibili ammettiamolo disegni di pesci più o meno veloci, ma se vediamo una stella marina capiremo che non sarà una corsia per la Divina Federica, come non credo ci infileremmo in una corsia con un delfino e la Pellegrini dentro, giusto? Il rispetto vale anche nella scelta della corsia, non per forza la più libera ma la più adatta alla nostra capacità.
2a. Se l’obiettivo della serata è dorso doppio, rana spiaggiata e tavoletta non scegliamo una corsia con borraccia, palette e altri attrezzi a bordo vasca, ci staremo ficcando in un guaio. - Scelta la corsia cerchiamo di entrare senza intralciare, chi è già dentro sarà già riscaldato, non tuffiamoci in faccia a loro, controlliamo che ci vedano entrare, sediamoci sul bordo vasca per scegliere il momento migliore per entrare in acqua.
- In vasca si tiene la destra, non siamo in gara e purtroppo raramente siamo da soli in corsia, e anche quando lo fossimo c’è comunque la possibilità qualcuno entri. Se stiamo a destra di default non danneggeremo nessuno, noi inclusi.
- Rispettiamo il nostro turno in ripartenza e anche i ritmi degli altri in corsia. Non siamo in vasca a fare chiacchiere ma domandare che allenamento stia facendo il compagno di corsia aiuta a non calpestarsi i piedi a vicenda. Ok essere ligi alle ripartenze, ma se il compagno di corsia viaggia il doppio o abbiamo sbagliato la scelta o diamo a lui la priorità, basta ritardare pochi secondi per entrare in ritmo e non darsi fastidio.
5a. Già non siamo a far chiacchiere, e se le facessimo mettiamoci ben in disparte così da non danneggiare virate e riposi di chi davvero si allena. - Nel caso la piscina sia fonda ricordiamoci che le corsie di delimitazione non sono galleggianti di emergenza ma servono a dare la direzione lungo tutta la vasca, se ci si appende questa scende sotto il livello dell’acqua e chi sta nuotando perde un punto di riferimento.
- Se non rispettiamo il turno possiamo trovarci ad essere sorpassati, lasciamo strada se possibile compatibilmente con altri eventuali in risalita, o ricordiamoci di controllare alla virata se ci sia qualcuno dietro, un tocco sui piedi basta a monito, no? Ugualmente se dovessimo sorpassare stiamo attenti a non creare incidenti o pericoli per chi sia in senso opposto.
- Una regola aurea per le ripartenza potrebbe essere quella dei 5″, che in una vasca da 25m potrebbero fare la differenza tra toccare i piedi al nostro compagno di vasca o meno. Se non bastasse per rimanere a distanza forse qualcuno non è in una corsia adatta alle proprie capacità.
- Facciamo attenzione ad usare palette, pull buoy, pinne, boccaglio, e ogni altro “drill”, non in tutte le piscine sono consentiti nel nuoto libero, come pure facciamo attenzione con i nostri amati sportwatch che nell’incrocio con altre mani possono aumentare l’urto. Alcuni zelanti bagnini richiedono la rimozione dei Garmin, Suunto, Polar e simili, se fosse segnalato nelle regole interne della piscina dovremo obbedire a malincuore.
9a. Quando nuotiamo a dorso stiamo attenti a non palpare gli avventori della corsia a destra, il contatto fisico non è piacevole, né in gara né in allenamento. - Una volta finito l’allenamento, andiamo a fare la meritata doccia ma non esageriamo con l’acqua! Il fatto che la doccia calda sia pagata nell’abbonamento o nel biglietto d’ingresso non giustifica uno spreco eccessivo di acqua, l’igiene è importante e fondamentale, lavar via odore di cloro, sudore, ma se siamo frequentatori da qualche anno sicuramente abbiamo visto dei comportamenti assurdi, e se non li aveste visti… forse li ne sarete il soggetto! L’acqua è un bene prezioso!
Gab - 2020-02-25 17:16:07