Come tornare in bici dopo un infortunio

Il recupero dopo un infortunio è un processo che richiede tempo, pazienza e impegno. Seguendo queste linee guida, i ciclisti possono riprendere gradualmente e in sicurezza, riacquistando piena forza e resistenza.

Angelo Furlan

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Il recupero dopo un infortunio è una fase delicata che richiede un approccio attento e personalizzato. In questo articolo, esploreremo le principali strategie per riprendere in modo graduale e sicuro dopo un infortunio.

Ripartire dopo uno stop

Prima di tutto dobbiamo distinguere due macrocategorie di infortunio: post-caduta (quindi dopo un infortunio muscolare o articolare) e post-intervento (quindi dopo una degenza). Infatti sono due tipi di recuperi che vanno trattati in due modi differenti.

Recupero dopo un infortunio muscolare o articolare

Questo tipo di infortunio va affrontato lavorando:

  1. Fase di mobilità: è essenziale riacquistare gradualmente la mobilità dell’arto infortunato. Consultare un medico o un fisioterapista per esercizi specifici di mobilità, ma possiamo trovare ispirazione dai consigli del fisioterapista Stefano Ceccon.
  2. Recupero della forza: dopo la fase di mobilità, lavorare sul ripristino della forza muscolare con esercizi a basso impatto, come l’uso di elastici o pesi leggeri, e rafforzamento del core.
  3. Ritorno graduale in bicicletta: iniziare con sessioni brevi e facili, magari prima sui rulli e poi all’aperto. Vale sempre la regola delle sensazioni: non appena si sente fastidio, smettere l’allenamento. Aumentare gradualmente la durata man mano che la forza e la mobilità migliorano (le zone di intensità da usare sono la zona 1 e max zona 2).

Recupero dopo una lunga degenza

Dopo che siamo stati fermi o ferme per molto tempo, quella che va ripristinata è la resistenza aerobica, per andare a svegliare un sistema cardiovascolare un po’ ‘addormentato’.

  1. Iniziare con attività a basso impatto: ad esempio camminare, pedalare sui rulli in zona 1-2 o fuori in pianura, per 40 minuti, possono aiutare a ripristinare progressivamente la resistenza aerobica. Come regola, ascoltare sempre il proprio corpo e prestare attenzione a eventuali segnali di stanchezza. Se sentiamo il bisogno di dormire, facciamolo!
  2. Forza: introdurre gradualmente esercizi di forza come plank, squat e affondi, aumentando via via le ripetizioni man mano che la forza migliora.
  3. Uscire in bici: riprendere pian piano, evitando il confronto con gli amici e con le proprie vecchie prestazioni.

Altri consigli

Di seguito, una serie di altri consigli che ci sentiamo di dare:

  • sfruttare le giornate di scarico per il riposo attivo, come sessioni di yoga leggero o lo stretching;
  • mantenere un atteggiamento positivo, che influenza il processo di recupero;
  • ricordare che la ripresa è un viaggio individuale: non esitare a cercare un aiuto professionale se necessario.

E ricordiamoci sempre la parola d’oro: gradualità!


In collaborazione con EthicSport e TA-SK. Grazie a Corratec e Briko.

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