6 errori comuni nel nuoto (e come risolverli)
Per evitare errori comuni nel nuoto ed ottenere benefici è necessario conoscere gli esercizi di nuoto e la tecnica corretta. Se sei un principiante o stai cercando di rispolverare le tue abilità, ci sono alcuni errori di nuoto comuni a cui dovremmo prestare attenzione.
6 Errori errori comuni nel nuoto tra i principianti
Errore n. 1: trattenere il respiro.
Quando siamo piccoli o impariamo a nuotare, a molti viene insegnato di fare un respiro profondo, quindi trattenere il fiato ed immergerci nell’acqua, così facendo stiamo privando i nostri muscoli di ossigeno e quando sarà il momento di prendere un’altro respiro non sapremo come fare entrare altra aria se non facendo uscire quella che abbiamo precedente immagazzinato. Inizia a fare pratica sulla terraferma. Fai un respiro profondo dalla bocca e inizia ad espirare lentamente attraverso il naso. Il prossimo passo: “respirare nell’acqua”. Dopo aver preso fiato e avere immerso il viso in acqua, lavora lentamente espirando – di nuovo, attraverso il naso – e quindi sollevare il viso fuori dall’acqua quando è naturalmente il momento di farlo ;)
Errore 2: alzare troppo la testa dall’acqua per respirare.
Un altro tra gli errori comuni nel nuoto è alzare troppo la testa. Se alzi troppo la testa ogni volta che devi prendere un respiro, mandi fuori allineamento il tuo corpo rischiando anche infortuni tipici di movimenti scorretti e ripetitivi. Concentrati a tenere la testa bassa, con il mento infilato nel collo. Quando è il momento di respirare, fai una boccata d’aria sullo stesso lato del braccio che è fuori dall’acqua, tenendo la testa nell’acqua.
Errore n. 3: fai affondare i fianchi e le gambe
Se fai affondare i fianchi e le gambe, fai effetto aratro, creando resistenza nell’acqua. Più hai le gambe basse, maggiore è la resistenza, quindi sarai più lento e farai più fatica. L’assetto e il galleggiamento sono aspetti fondamentali per avere una nuotata “economica” ed efficiente. Investi in uno snorkel. Utilizzare un boccaglio ti consente di non concentrarti sulla respirazione laterale, prestare attenzione sul movimento delle braccia e mantenere i fianchi più in alto che puoi. Usalo un paio di volte alla settimana per perfezionare i tuoi movimenti prima preoccuparti di lavori più avanzati.
Errore n. 4: tieni dritti i fianchi.
Uno dei problemi più comuni in vasca è quello del famoso assetto da asse da stiro. Molti nuotatori fanno affidamento sulla loro parte superiore del corpo e sulle gambe, dimenticandosi che i fianchi sono un punto cardine per avere slancio e idrodinamicità. Inizia con la visualizzazione. Immagina di dover mostrare l’ombelico verso le pareti della piscina ad ogni bracciata.
Errore # 5: non finisci la bracciata.
Un sacco di gente tira fuori la mano dall’acqua prima che raggiunga l’anca pensando di aumentare la velocità e l’efficacia d’azione. Sbagliato! Finisci il lavoro che hai iniziato. Quando stai nuotando, pensa al tuo avambraccio come a una pala gigante che sta spingendo indietro l’acqua mentre vai avanti. Quando la tua mano entra nell’acqua (assicurandoti che le tue braccia non si incrocino sul lato opposto del tuo corpo), tieni il gomito alto e muovi l’avambraccio attraverso l’acqua mentre il gomito gira. Continua a spingere indietro l’acqua finché non raggiungi i fianchi, quindi inizia la parte “recupero”, sollevando il braccio fuori dall’acqua. Solo dopo aver completato TUTTA la fase di spinta potrai ripetere l’azione.
Errore 6: nuoto lento e costante
Molti principianti si adagiano sul fatto di essere principianti, quindi nuotano lenti e costanti senza mai uscire dalla zona di comfort. Inizia ad inserire esercizi di velocità, cambia ritmo, frequenza di bracciate. Questo tipo di lavoro agisce in modo differente sulla muscolatura, permettendo un maggiore incremento della forza.
Photo by Arisa Chattasa
Vincenzo Anfuso - 2020-02-01 12:51:14