Stile rana: impariamo le basi
Ritorna l’appuntamento con School of Swimming. Con il prezioso aiuto di Luca Sacchi, iniziamo ad approfondire lo stile rana partendo dalle basi.
La particolarità della rana è quella di essere uno stile associato al cosiddetto galleggiamento naturale.
Ma a dispetto di questa naturalezza, la rana è uno stile molto tecnico ed estremamente complicato da eseguire in maniera corretta.
Le peculiarità
- La rana è l’unico stile in cui non si procede distesi, ma si alterna una posizione prona a un’inclinazione del busto che raccoglie il movimento della bracciata (contenendo, allo stesso tempo, la successiva esplosione della gambata).
- È uno stile simmetrico, per cui il movimento delle braccia e delle gambe sono simmetrici, ma il calcio della gambata avviene in direzione opposta rispetto all’avanzamento.
- La coordinazione braccia/gambe è fondamentale, sia nel gesto che nella tempistica (compresa quella della respirazione)
- Le fasi sono: scivolamento, spinta e recupero.
- La bracciata deve essere molto aperta: un cerchio disegnato dal movimento simmetrico dei due arti.
- La gambata si concretizza in movimenti che si contrappongono alla direzione di avanzamento. Le ginocchia, per caricare il calcio, si avvicinano al busto e il piede è recuperato nella posizione a martello.
- La respirazione avviene al termine della bracciata con il calcio ormai caricato. Viene inserita durante l’innalzamento del corpo e prima della successiva distensione (è proprio nella distensione, nello scivolamento, che faremo una pausa dal movimento).
In sintesi nella rana ci sono movimenti ampi, circolari, armoniosi e potenti.
Se volete approfondire questo stile, guardate anche il video sugli errori più comuni della rana.
In collaborazione con Volkswagen Nuovo Multivan
CLAUDIA NOVARO - 2023-02-22 00:14:43