Migliora la bracciata, il motore dello stile libero
Con l’aiuto di Luca Sacchi abbiamo approfondito una parte fondamentale dello stile libero, ovvero come deve essere una bracciata corretta.
Per spiegare qual’è la bracciata corretta dobbiamo parlare subito della mano che deve rimanere in linea con l’avambraccio e dobbiamo tenerla morbida; dagli studi si è visto che non c’è grossa differenza nella propulsione se tengo la dita chiuse piuttosto che un po’ aperte, con un po’ di spazio.
La mano guida tutta quella che è la nostra bracciata in fase di presa e di spinta finale, invece nella fase di recupero passa in secondo piano. La bracciata deve avere un ritmo tutto suo, individuale, cambia da persona a persona e deve essere controllata in base alla distanza che voglio affrontare.
La bracciata cambia a seconda che tu sia un velocista o un mezzofondista. Se sei un velocista la bracciata dovrà essere ampia, se invece sei un mezzofondista dovrai cercare di economizzare il gesto e potrai quindi permetterti di tagliare dei piccoli particolari.
La traiettoria della bracciata è la cosa più importante, molto persone impazziscono andando in cerca di questa fantomatica “S” , un po’ come la ricerca del punto G!
Non impazzite a cercare la “S” sotto acqua, l’importante è che la mano resti in linea con il corpo e la “S” verrà di conseguenza.
La mano entra nell’acqua con la punta delle dita e la fase centrale è quella più importante, poi la spinta conclusiva che spesso viene trascurata!
Nel recupero dobbiamo cercare di rilassare il più possibile i muscoli, è la spalla che si solleva e poi la mano passa in avanti. Più riuscirò ad eseguire un movimento morbido nel recupero più sarò efficace nella parte subacquea.
Come posso lavorare sulla bracciata?
Posso utilizzare degli attrezzi, come il pull boy a cui può essere abbinata la paletta e il laccio ai piedi.
In collaborazione con Volkswagen veicoli commerciali
Antonio Planamente - 2022-10-26 18:22:11