Quanti carboidrati è possibile ingerire nel ciclismo?
Ormai i ciclisti professionisti consumano quantità sorprendenti di carboidrati, fino a 140 g. Com’è stata possibile questa evoluzione?
Cerchiamo di comprendere meglio con l’esperto di nutrizione sportiva Valerio Miale di Cetilar Nutrition com’è stato possibile per gli atleti aumentare così tanto il consumo dei carboidrati per ogni ora di gara. L’essere umano infatti possiede una grande capacità di adattamento, e gli atleti si sono abituati ad assumere dai 50-60 g di carboidrati l’ora di un tempo agli odierni 140 g. Com’è cambiata questa prospettiva?
Il mistero dei 140 g di carboidrati
L’aumento di carboidrati è dovuto al miglioramento tecnologico degli integratori. Prima infatti si usavano gel principalmente a base di glucosio, con effetti intestinali poco simpatici. Ora si incorporano fonti energetiche come maltodestrine e fruttosio, molto più digeribili.
Inoltre, come anticipato, l’essere umano è molto adattabile, così come il suo sistema digerente: basta dunque abituarsi a sopportare le quantità di carboidrati (attenzione: 140 g non è la dose consigliata per tutti: stiamo parlando di ciclisti professionisti che devono affrontare ore di gara!).
Ovviamente la quantità di carboidrati va dosata in base al tipo di attività ciclistica. Per gare esplosive con forza massimale, l’energia richiesta è elevata, quindi verrà enfatizzato l’uso di carboidrati.
Importanza del recupero
Ricordiamoci anche l’importanza di proteine e grassi da reintegrare alla fine di ogni allenamento o competizione, da assumere con la normale alimentazione: infatti lo sforzo muscolare ha creato delle lesioni muscolari, ‘risolvibili’ con l’assunzione di questi micronutrienti che hanno la facoltà di alleggerire i DOMS. Dunque ogni sportivo deve imparare non solo a integrare correttamente, ma anche ad alimentarsi bene!
In collaborazione con Volkswagen ID. Buzz e Cetilar®Nutrition
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