Fartlek vs. Ripetute: quale scegliere e perché
Chi corre con costanza lo sa: arrivati a un certo punto, se vuoi migliorare, non basta più “correre e basta”. È lì che entrano in gioco allenamenti più strutturati, come fartlek e ripetute. Entrambi servono ad aumentare la velocità e la capacità aerobica, ma non sono la stessa cosa — né per come si eseguono, né per gli obiettivi che si raggiungono.
Cos’è il fartlek (e perché è meno schematico di quanto pensi)
Fartlek significa “gioco di velocità” in svedese. È un allenamento strutturato ma libero, che prevede variazioni di ritmo all’interno di una corsa continua. Non esistono regole rigide: puoi alternare corsa lenta e tratti più veloci in base a sensazioni, tracciato o obiettivi.
Benefici del fartlek
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Migliora la sensibilità al ritmo
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Aumenta la resistenza mentale e fisica
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Simula situazioni di gara reali (cambi di ritmo, sorpassi)
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Adatto a tutti i livelli, dai principianti agli esperti
Quando usarlo
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In fasi di preparazione generale
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Dopo periodi di stop per riprendere confidenza
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Come variante meno stressante delle ripetute classiche
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Nei trail runner o nei percorsi collinari
Cosa sono le ripetute (e perché servono precisione e recupero)
Le ripetute sono tratti di corsa a velocità controllata, su distanze e tempi precisi, intervallati da periodi di recupero (attivo o passivo). Possono essere brevi (200-400 m), medie (600-1000 m) o lunghe (fino a 2000 m e oltre), a seconda del focus allenante.
Benefici delle ripetute
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Migliorano la velocità e l’efficienza biomeccanica
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Allenano il VO2 max (capacità aerobica massima)
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Sviluppano la capacità lattacida nei lavori intensi
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Ideali per chi vuole migliorare un PB
Quando usarle
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In periodi specifici della preparazione, con obiettivi chiari
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Per chi prepara 5K, 10K, mezza o maratona con target di tempo
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Per testare i ritmi gara
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Per aumentare la tolleranza alla fatica
Quale scegliere?
Non esiste una risposta univoca. Dipende dal momento della stagione, dal tuo livello e dagli obiettivi.
Scegli il fartlek se:
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Sei in fase di costruzione
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Vuoi un allenamento vario e divertente
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Hai bisogno di flessibilità
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Non hai un obiettivo cronometrico preciso
Scegli le ripetute se:
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Vuoi migliorare i tuoi tempi
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Stai preparando una gara
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Hai bisogno di lavorare sulla soglia anaerobica o sulla velocità
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Ti piace la precisione nei carichi
Come integrarli nella settimana
Un’ottima strategia di allenamento non consiste nel scegliere solo fartlek o solo ripetute, ma nel combinarli in modo intelligente e progressivo, sfruttando i benefici complementari di entrambi.
Il fartlek e le ripetute, infatti, sollecitano qualità diverse ma sinergiche:
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il fartlek stimola la capacità aerobica, la variabilità del ritmo e l’adattabilità mentale,
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le ripetute migliorano la velocità specifica, l’efficienza neuromuscolare e la tolleranza alla fatica lattacida.
Inserirli nella settimana in modo mirato permette di allenare più sistemi energetici, evitare la monotonia e favorire una crescita armonica della performance.
Esempio settimanale (per un runner che corre 3–4 volte a settimana):
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Lunedì – corsa rigenerante
→ Lenta, per recuperare il lavoro del weekend, migliorare la circolazione e sciogliere le gambe. -
Mercoledì – fartlek
→ Ad esempio: 5’ riscaldamento + 6x (1’ forte / 2’ lento) + 10’ defaticamento
→ Ottimo per variare ritmo e stimolare la capacità aerobica senza pressione cronometro. -
Venerdì – ripetute
→ Ad esempio: 6x600m a ritmo 5K con recupero 1’30” camminando
→ Lavoro specifico sulla velocità e sulla soglia anaerobica. -
Domenica – lungo lento (o gara)
→ Per stimolare la resistenza, testare i miglioramenti e accumulare chilometraggio.
Variazioni avanzate:
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Alternanza settimanale: una settimana fartlek, la successiva ripetute.
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Approccio periodizzato: fartlek nella fase di costruzione, ripetute nella fase di rifinitura pre-gara.
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Mix nella stessa seduta: in una sessione lunga puoi inserire tratti fartlek all’inizio e ripetute brevi alla fine per un effetto combinato.
Fartlek e ripetute sono due strumenti preziosi nella cassetta degli attrezzi di ogni runner. Il primo stimola la fantasia, il secondo la precisione. L’equilibrio tra i due è la chiave per una preparazione completa, stimolante e funzionale.
Tagliaferro Giovanna - 2025-05-21 17:52:40