Il mondo della bici in era COVID-19, produzione e costi
Con gli auguri di fine anno abbiamo ricevuto da Stefano Migliorini, campione assoluto di MTB e una delle menti del brand di E-bikes Thok, un link il cui contenuto vorremmo condividere con voi, perché ci farà capire quanto possa influire su vendite, tempi di attesa e costi questa maledetta pandemia.
Inizio Gennaio 2020 il mondo inizia a sentire notizie allarmanti sulla diffusione del corona virus in Asia, epicentro a Wuhan e diffusione incontrollata in tutto il paese e in tutta l’Asia. Capodanno cinese più o meno, quando eravamo a ISPO il padiglione Asiatico era stato rinominato “COVID”, e passandoci si vedevano già tante troppe mascherine e si tratteneva il fiato, sai mai…
La realtà è stata peggiore di ogni aspettativa, lo sappiamo.
Ma un’industria come quella del ciclismo sta risentendo in maniera pesantissima dei feedback di questa pandemia, nonostante un rientro spettacolare di vendite post lockdown dovuto al bisogno di natura e movimento anche di chi non ne aveva mai sentito bisogno.
La Cina ed i paesi produttori asiatici hanno dovuto bloccare completamente ogni produzione, telai e accessori sono prodotti per tantissime case in quei siti.
Conseguenza anche il licenziamento di diversi lavoratori migranti, altri tornati a casa, e difficilmente sono riusciti a rientrare nel luogo di produzione a causa delle restrizioni a viaggi e ogni difficoltà conosciamo anche in Italia. Quindi sono stati ricercati nuovi operai, e la formazione necessita di tempo per dare skill sufficienti, ed intanto le catene di produzione rimangono ferme…
I magazzini mondiali di bici si sono svuotati.
La domanda di materia prima sale.
Fornitori che procuravano materia dapprima in 90 giorni rispondono che ci vorranno 18 mesi per evadere l’ordine. Si è aggiunta anche la difficoltà nel reperimento dell’alluminio, da cui si stampa tutta la componentistica.
Avete presente quanto ci vuole per recuperare un semplice pezzo di ricambio?
Alla scarsità della materia prima, componentistica e telai, si complica anche il mondo trasporti, biciclette, componentistica di ricambio come anche le e-bike di Thok (e tutti i telai in generale…) vengono spediti via mare in container.
Se esiste un volume di lavoro Asia Europa, manca la tratta opposta di rientro, dato che ogni produzione nel nostro continente è rallentata se non immobilizzata dai lockdown.
Una nave container che rientra vuota fa quadruplicare il singolo viaggio d’andata.
I “nostri” porti pieni di navi container per consegnare merce fanno anche sballare i tempi di rotazione per accedere alla banchina, facendo stallare altre “in attesa di un parcheggio”.
Se un container pre Covid da Taiwan all’Italia impiegava 4 settimane, oggi si parla di due mesi, con costi moltiplicati per 4.
Thok si guarda intorno e pianifica un cambiamento.
Telai e componenti avranno tempi di attesa fino a 500 giorni, e se da produttore potrebbe attrezzarsi a costruire i propri telai, ben più complicato sarà per la componentistica: freni, cambi, reggisella, etc, limitando la produzione quotidiana.
Rimane solo la strada di consolidare la qualità con mezzi più robusti e duraturi, con standard universali. Difficilmente verranno lanciati nuovi modelli ogni 6 mesi e il model year sarà un concetto in diminuzione se non accantonato, la scelta della componentistica sarà figlia della disponibilità.
THOK da parte sua lavora da tempo per prepararsi a questo cambiamento, epocale se si vuole.
L’obiettivo dell’azienda sarà conservare la propria filosofia ed i propri principi, adeguando le strategie alla nuova situazione nel rispetto dei clienti e limitando il loro disagio. L’intenzione è di focalizzarci sempre di più sulla performance dei mezzi e sulla creazione di prodotti che durino nel tempo limitandone la svalutazione e mantenendoli attuali.
Il primo provvedimento arriva con il Kit THOK battery 630Wh e la THOKcare, che nascono proprio lo scopo di dare la possibilità di adeguare il proprio mezzo, allungando il tempo in sella, senza dover cambiare per forza bicicletta (ammesso si trovasse di questi tempi…) e rimettere in garanzia l’usato, per limitarne il deprezzamento.
Per chi avesse idea di acquistare una E-bike o una muscolare, il consiglio è di iniziare a guardarsi intorno per non trovarsi senza nella bella stagione, un rischio che con il progredire dei mesi diventa sempre più possibile.
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