Il ciclo di integrazione
Perché parlare di ciclo di integrazione? In un mondo in cui nel momento in cui si legge un blog il contenuto viene ritenuto verità assoluta scrivere di un argomento diventa sempre delicato e di conseguenza relativo, ma quel che vi racconterò da oggi sull’integrazione alimentare per lo sport, o avete già letto in altri pezzi, è frutto di anni di studio, formazione nel lavoro e esperienza vissuta sulla mia pelle di atleta amatore. Iniziamo quindi un “ciclo di (articoli su) integrazione”, valutando se e come sia utile, credenze popolari, valutando se “me lo ha detto il mio amico che va forte” abbia una valenza, chiarendo soprattutto cosa sia doping e cosa no.
Parto dall’inizio del concetto di Integrazione: Funzionale completamento mediante opportune addizioni e compensazioni.
Questa la prima definizione che Google ci suggerisce, andando a completare Integrazione Alimentare da articolo 2 del Decreto Legislativo n° 169 del 21 Maggio 2004 viene dichiarato che: ai fini del presente decreto si intendono per «integratori alimentari» i prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare ma non in via esclusiva aminoacidi, acidi grassi essenziali. Fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate. I termini: «complemento alimentare» o: «supplemento alimentare» sono da intendersi come sinonimi di: «integratore alimentare».
Quindi risulta già chiaro che non stiamo parlando di niente di farmacologico ma solamente di aiuti alimentari mirati a tamponare mutate necessità nutrizionali, per variazioni di volume di allenamento o ancor prima, deficit nell’alimentazione quotidiana. Non c’è quindi bisogno di prescrizione medica e non ci sono rischi per la salute, sebbene il Ministero della Salute prescriva sulle confezioni in vendita in Italia una posologia massima che, tendenzialmente sono utili per un sedentario di circa 70kg. La posologia reale alle necessità va invece ragionata con il vostro allenatore, con un nutrizionista o almeno con il commesso del negozio di integrazione cui vi consiglio di rivolgervi, perché il risparmio che otterreste con un acquisto on line, specialmente da profani o principianti, varrà il valore aggiunto della cultura ed esperienza di chi vi assisterà per adottare il miglior ciclo di integrazione. Mi raccomando.
Mi allaccio a questo dubbio caso di doping per spiegarvi che al contrario degli integratori quando si parla di Doping si va a parlare di medicinali non “da banco” che non servirebbero a curare malattie diagnosticate e dichiarate alle federazioni di appartenenza con dichiarazione inviata al CONI. Quindi esempio tipico, se io soffrissi di asma allergica e lo dichiarassi al CONI sarei autorizzato ad usare il Ventolin o altro prodotto bronco dilatatore, nella posologia richiesta dal mio medico curante.
Abbondare la dose come sembra avesse fatto Froome invece diventa illegale. Se io avessi una patologica carenza di testosterone per un qualche motivo potrei essere autorizzato a fare una cura di testosterone che “probabilmente” non influirebbe sulle mie prestazioni sportive, visto che ne ho bisogno per la vita quotidiana. Diversamente se io fossi sano ed andassi ad utilizzare questi prodotti otterrei un “super potere” visto che aumenterei in maniera sensibile l’ossigeno nel sangue spostando il mio valore di soglia aerobica, o dimezzerei i tempi di recupero grazie a un ormone che dopo i 40 anni.
Una cosa che vi ricordo è che anche chi si dopa, anzi soprattutto chi si dopa (SIA CHIARO, NON E’ UN RICONOSCIMENTO MA UN CHIARIMENTO) lo fa per allenarsi ancora di più, molto di più delle sue capacità, ovvero chi crede sia una vera e propria scorciatoia sbaglia, perché bombarsi di testerone o altri prodotti per la crescita muscolare e rimanere sul divano può avere una resa come massimo con la propria donna, non a vincere gare!
Facciamo un primo passo per comprendere il ciclo di integrazione, ossia dividiamo in due grandi classiche famiglie:
Integratori plastici e energetici. (in realtà ne aggiungeremo una trasversale chiamata Nutraceutica)
Nel primo gruppo troviamo tutti i prodotti di costruzione dei muscoli, quindi partendo dalla minima molecola gli amminoacidi di ogni genere presenti in natura, dalla cui combinazione vengono studiati infiniti prodotti, dai BCAA agli amminoacidi Glucogenetici, Essenziali, Complessi, le famose Proteine di ogni estrazione, tornando ai singoli prodotti, la sopracitata Creatina, la Glutammina, l’Arginina, la Carnitina e tanti altri che man mano andremo a scoprire.
A cosa servono quindi? Beh facciamo conto di avere una bicicletta da corsa o un modello standard di macchina, e man mano che si usurano dei pezzi andiamo ad acquistare pezzi migliori e soprattutto disponibili prima di quelli di serie. Ecco, con l’integrazione otteniamo proprio questo, i muscoli danneggiati dall’attività svolta avranno nutrimento immediato, più completo e meglio veicolato.
Nel secondo gruppo denominato Energetico troviamo tutte le forme di benzina per il motore, utili a riempire il serbatoio principale, a colmare la riserva di glicogeno, da usare immediatamente grazie a tempi di digestione minimi. E qui parliamo praticamente solo di zuccheri con catene di varia lunghezza, dalla più semplice e veloce cioè il Glucosio, a intermedie come il Fruttosio, a più lunghe e lente di assimilazione (o meglio con altre vie di assimilazione) come le Maltodestrine, cui sono state aggiunte nuove catene come il Vitargo (lunga) o il Palatinose (medio rilascio).
La Nutraceutica è invece una categoria di recente costituzione, dove troveremo tutti i prodotti naturali utili alla salute quanto allo sport, dentro cui troveremo Omega 3, multivitaminici, Spirullina, Zeoliti etc, che analizzeremo per completare il nostro ciclo, che troveremo dai banconi delle farmacie ai supermercati.
Perché si definisce ciclo di integrazione?
Ricordiamo che un’integrazione misurata e mirata ad un evento o ad un periodo non sarà mai dannosa, anzi aiuterà a recuperare gli sforzi in tempi minori e consolidare ciò che abbiamo creato. .
Buona integrazione, anzi buon ciclo di integrazione!
Photo by Holly Mandrup
Graziano Guareschi - 2019-02-01 22:59:51