La Marcia e Eleonora Anna Giorgi

La Marcia e Eleonora Anna Giorgi

Riccardo Mares

Li vediamo sfrecciare alle Olimpiadi e restiamo affascinati da quel movimento che non è né camminata né corsa, con le anche che ondeggiano verso il traguardo.

5 Marzo 2020

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Sono sempre rimasto affascinato dalla marcia, così come mi sono sempre interrogato su cosa possa spingere un atleta ad un movimento così innaturale. Il principio base è quello di camminare più veloce mantenendo sempre almeno un piede a terra: il resto è evoluzione funzionale in cerca del risultato.

A differenza della corsa manca quindi la fase di “volo”, caratteristica saliente che permette un forte guadagno competitivo rispetto alla marcia, ma che porta anche conseguenze di sovraccarico in fase di atterraggio.

Nella seconda metà del 700 capitava di vedere atleti che alternavano le sessioni di corsa – specie sulle lunghe distanze – a sessioni di marcia. Le prime vere e proprie gare vedono per la luce nel 1866 con i campionati nazionali della Federazione Inglese con una gara di 7 miglia.

Ma quanto veloce vanno i marciatori? ll record nella 50 km è di 3:32:33 stabilito nel 2014 a Zurigo da Yohann Diniz (Francese) che equivale ad un passo (traduco per i runner come me) di 4:15 minuti al km: una velocità ben superiore su quella distanza rispetto a molti runner anche ottimi amatori. La nostra pluripremiata Eleonora Anna Giorgi vanta un 43:27 nella 10 km (4:21), un 4:04:40 nella 50 km (04:54) che è record europeo e un 2h43:43 nella 35 km conquistato a Gennaio 2020 migliorando di quasi 2 minuti il tempo precedente.

Una delle particolarità di questo sport sta nelle “squalifiche”, che non è come in altri sport una “onta” dovuta ad un fallo volontario, ma è legata alle regole di andatura che gli atleti devono tenere. Allego un passaggio direttamente dal documento FIDAL:

Fondamentalmente  i marciatori devono  sempre mantenere il contatto  con il terreno e devono essere  giudicati ad occhio umano (il riferimento  è alla parte della regola che parla del “Contatto”)  eil ginocchio del marciatore deve essere esteso (il riferimento è  alla parte della regola che parla del “Ginocchio”) quando il piede  contatta il terreno e deve rimanere esteso fino a quando la gamba è  passata oltre la verticale del tronco.

Non esistono occhi elettronici, ma solo giudici sul percorso che possono alzare cartellini gialli (avvisi) o rossi. Tre cartellini rossi ed è squalifica.

Per capire meglio questo sport e le sue dinamiche ho deciso di intervistare proprio Eleonora Anna Giorgi, che ho avuto la fortuna di conoscere dal vivo durante un evento ASICS a Bologna.

Cosa spinge una ragazzina a scegliere la Marcia come sport?

La passione e la voglia di provare qualcosa di particolare e di diverso perché c’è il gesto tecnico da imparare.

Quali sono state le tue più grandi difficoltà?

Le mie più grandi difficoltà sono state dover superare le squalifiche durante le gare. Non è facile da accettare, ma bisogna sempre guardare avanti e migliorare.

Il tuo piano di allenamenti cosa prevede?

Solitamente mi alleno tutti i giorni due volte al giorno. Percorro in media 150 km a settimana (il mio record di km settimanali è 200 km).

Oltre agli allenamenti di marcia dedico tempo allo stretching, posture e una/due volte la settimana sedute di potenziamento in palestra.

Marci solo o dedichi anche allenamenti alla corsa?

Durante la preparazione invernale mi piace molto anche correre. 

Qualche consiglio per chi vuole iniziare la Marcia?

La marcia è meno traumatica della corsa, quindi la consiglio a chi ha problemi con le articolazioni o per chi vuole iniziare a praticare sport può alternare corsa e marcia/camminata.

Qui amiamo molto i prodotti. Voi marciatori usate scarpe particolari? Attrezzature particolari?

Per marciare utilizziamo scarpe A1 super leggere. Io è da molto che utilizzo le ASICS e mi trovo molto bene.

Puoi svelarci i tuoi prossimi obiettivi?

Prossimi obiettivi importanti del 2020 sono la Coppa del mondo di marcia a maggio e le Olimpiadi a Tokyo.

 

Grazie infinite per la tua disponibilità: da oggi tutti gli EnduMagger che non ti conoscevano sicuramente tiferanno per te e seguiranno il tuo profilo Instagram!

(foto Colombo/FIDAL)

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commenti

Mi dispiace doverlo dire, la marcia negli ultimi 20 anni è diventata una via di mezzo tra corsa e marcia classica. Basta osservare con attenzione le gare che trasmettono in tv. Naturalmente non tutti, ma una buona parte marcia spesso in sospensione. E i giudici ? Questa cosa evidentemente va bene a tutti.Personalmente apprezzo moltissimo la sospensione come gesto tecnico, mi piace di più della marcia classica, ma non é in regola . Chi ne paga le conseguenze? Il marciatore che rispetta le regole, perché arriva più tardi al traguardo. Quindi ? Cosa ne pensate ? Saluti cordiali a tutti.

Stefano Collica - 2020-03-18 10:48:05

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