Strava vs Komoot: i software per creare una traccia
Komoot e Strava sono i due social più famosi per gli sportivi che vogliono registrare le proprie uscite in bici (e non solo).
Strava vs Komoot
Strava è più votato all’allenamento e al miglioramento delle proprie performance; per questo permette di registrare diverse tipologie di dati per monitorare il proprio stato di forma fisica: frequenza cardiaca, indice di sforzo, potenza, eccetera. È possibile registrare allenamenti di molteplici sport: ciclismo, corsa a piedi, nuoto, yoga, sci, attività in palestra e molto altro ancora.
Komoot invece è dedicato esclusivamente al mondo bici e agli sport a piedi, in tutte le loro declinazioni. Per quanto riguarda la bici, sono considerate le discipline: strada, gravel, mtb e cicloturismo. Per gli sport a piedi: running ed escursioni in montagna.
Komoot non registra i parametri di performance degli allenamenti ed è invece più votato a vivere la dimensione del viaggiare in bici. Attraverso la condivisione ottimizzata di percorsi e foto, permette di rendere pubbliche le proprie attività e di ispirare gli altri a visitare gli stessi luoghi. O, viceversa, ci si può fare ispirare dagli itinerari pubblicati dagli altri utenti.
Similitudini
Entrambi i social hanno un servizio di mappatura degli itinerari che permette di creare dei file GPX da caricare poi sul proprio device di navigazione. Sia Strava che Komoot utilizzano i dati OpenStreetMap. Komoot però li rielabora in chiave funzionale al ciclista, dando maggiore risalto a elementi come piste ciclabili, boschi e linee ferroviarie.
Con entrambi i software è possibile tracciare il proprio percorso waypoint per waypoint, tramite un semplice click sulla mappa o tramite la ricerca di una località o indirizzo. Una volta scelti i propri waypoint, ciascun software sceglie la via migliore che li unisce in base a diverse opzioni selezionabili dall’utente.
Strava per cicloturismo. Si può scegliere se fare calcolare al software:
- il percorso più veloce o più popolare
- il percorso con maggiore o minore dislivello
- il percorso con superficie stradale o sterrata
È inoltre possibile vedere in anteprima sulla mappa le strade che sono state percorse maggiormente dagli altri ciclisti, per avere un’idea dei percorsi più popolari. Ed è anche possibile vedere la propria Heatmap personale, ovvero la mappa delle strade che sono già state percorse dall’utente. In questo modo, l’utente stesso può ricordarsi dove è già stato ed eventualmente scegliere di esplorare strade nuove.
Al termine della mappatura, il software elenca i dati del percorso: chilometraggio totale, dislivello totale, percentuale di ogni superficie (asfalto, sterrato, sconosciuta) e anche il tempo di percorrenza stimato in base alle prestazioni dell’utente negli ultimi 30 giorni.
Komoot per cicloturismo. Si può scegliere se fare calcolare al software:
- il percorso in base al proprio grado di allenamento
- il percorso in base alla disciplina (strada, gravel, mtb, cicloturismo, mtb enduro)
Komoot ha una marcia in più per quanto riguarda la presentazione di alcune informazioni logistiche utili. Ad esempio, il software è in grado di segnalare se sul percorso ci sono strade aperte solo in un certo periodo dell’anno (come ad esempio alcuni passi alpini), se la traccia prevede segmenti con gradini (capita, a volte!) e se (udite, udite) in alcuni tratti del percorso la copertura della rete è scarsa, con il rischio che salti il segnale della navigazione.
Piccoli bug
Entrambi i tour planner hanno qualche piccolo bug. Su Strava, se si sceglie di pianificare un percorso su sterrato, può capitare che vengano proposti percorsi single track per mtb, quindi non proprio l’ideale da essere percorsi con una bici gravel carica di borse. Occorre quindi fare attenzione sulla mappa per cercare di evitare segmenti troppo generosi di curve continue: è molto probabile che si tratti di single track.
Una seconda mancanza di Strava è che non riconosce la presenza dei traghetti. Se la traccia attraversa un canale o un fiume, Strava legge i corsi d’acqua come un ostacolo, anche se è presente un servizio di traghetto o un ponte mobile, e fa fare il periplo del canale finché non trova un ponte.
Komoot, proprio per la sua vocazione al viaggio e all’avventura, predilige le strade secondarie, il che spesso è un bene, ma a volte può portare a percorrere strade dissestate o pezzi sterrati anche quando si è scelto di pianificare una traccia per bici da corsa (in questo caso, però, è lo stesso software a segnalarcelo con un avviso, dandoci la possibilità di modificare sulla traccia il tratto interessato).
Navigazione per cicloturismo
Sia Strava che Komoot hanno sviluppato la loro app per smartphone, permettendo di registrare un’uscita in bici utilizzando il proprio telefonino, quindi senza dovere necessariamente disporre di un computer e di un dispositivo GPS. È inoltre possibile utilizzare la app per seguire il percorso stabilito. Strava mostra solo la linea del tracciato: sta al ciclista orientarsi. Komoot invece ha una guida vocale e permette di navigare anche in modalità offline, scaricando la mappa della regione interessata. Questa funzione è a pagamento.
Per approfondire: Il manuale completo per viaggiare in bici, di Silla Gambardella
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