Regole per il ciclista – che pedala da solo o in gruppo
In quest’articolo cercherò di elencarvi le principali regole per il ciclista, sia per chi pedala in solitaria, sia per chi si allena in compagnia.
Negli ultimi anni il ciclismo è cambiato radicalmente, globalizzato per i professionisti che corrono da gennaio a novembre, dall’Argentina e Australia alla Cina, e maggiormente accessibile per tutte le altre categorie – neofiti, amatori e cicloturisti – grazie ad un’offerta di mercato sempre più completa tra bici di varia gamma (e vari prezzi) ed e-bike.
Tuttavia sono cambiate, e non in meglio, anche le condizioni del traffico e delle strade: sempre più gente frenetica che guida automobili e mezzi pesanti, distratti da un cattivo uso della tecnologia, e sempre più manti stradali impresentabili sia sulle principali arterie che sulle vie secondarie.
La convivenza automobilista-ciclista è diventata una materia delicata ed uscire in bici, che sia per andare dal panettiere o per allenarsi, è diventato purtroppo uno sport quasi estremo: le statistiche dicono che in Italia c’è un morto ogni 32/35 ore e che in un anno si registrano circa 17.000 mila incidenti dove sono coinvolti ciclisti. Sono numeri impressionanti che ad esempio la “Fondazione Michele Scarponi” (l’associazione voluta da Marco, il fratello del corridore che il 22 aprile 2017 mentre si allenava nel suo paese, a Filottrano, rimase ucciso investito da un signore alla guida di un furgone) sta continuando a sensibilizzare da due anni.
Ecco, per aiutare questa campagna, il ciclista deve recitare la sua parte tanto quanto l’automobilista e le istituzioni. Senza entrare ora nel merito – lo faremo in un prossimo servizio – di quello che dovrebbero fare gli enti che curano le strade (ce ne sono troppe ridotte malissimo, ignorate a livello manutentivo) o di quello che deve considerare un guidatore (essere più paziente, più rispettoso dei limiti e capire che il suo mezzo può provocare morte o seri danni agli utenti più deboli), cerchiamo di dare alcuni suggerimenti per chi vuole uscire od allenarsi in bici nelle zone in cui scarseggiano i chilometri di piste ciclabili.
• Indossare sempre il casco
• Indossare un abbigliamento adeguato (soprattutto in inverno che non limiti i movimenti del nostro corpo)
• Mantenere la parte destra della sede stradale (ove possibile visto che l’asfalto di molte strade è rovinato e pericoloso per effetto di buche, crateri e crepe)
• Guardare bene la strada davanti a se
• Guardarsi le spalle prima di compiere una qualsiasi manovra (ad esempio evitare una buca o svoltare ad un incrocio)
• Mantenere alta l’attenzione (anche questo aspetto si può allenare)
• Avere una visione più periferica e cercare di prevedere le mosse altrui
• Scegliere strade secondarie ed evitare strade principali molto trafficate (quando possibile)
Se queste erano le principali regole per il ciclista che spesso esce da solo, ce ne sono altre che possono essere considerate per chi vuole allenarsi in compagnia, anche per chi non ha alcuna velleità agonistica amatoriale.
• Evitare gruppi numerosi o indisciplinati
• Scegliere una compagnia di poche persone fidate e responsabili (che ci possano consigliare al meglio come condurre la bici in strada)
• Segnalare eventuali ostacoli, specialmente quando si è davanti a tirare o a fare l’andatura
• Aspettare il compagno se si ferma per un bisogno fisiologico o andargli incontro se non lo si vede arrivare dopo che si è attardato per un qualunque motivo
• Evitare di simulare sfide con gli altri compagni di allenamento quando mancano le necessarie condizioni di sicurezza
• Cercare di stare in fila indiana o affiancati per due (occupando il minor spazio possibile)
Questo ampio decalogo, di regole per il ciclista, naturalmente non vuole privare i ciclisti della componente di divertimento e svago che c’è in ogni giro ma mira a facilitare la convivenza con gli automobilisti, che a loro volta non possono sfuggire alle loro più importanti responsabilità.
giancarlo vagnini - 2020-10-24 17:02:43