Ciao Andrea, credo che tutti i punti toccati siano importanti e non ci sia una ragione o un torto in assoluto, anche rispetto ai commenti sotto. Purtroppo si evidenzia un incidente a un ciclista famoso ma tutti i giorni, continuamente ciclisti vengono investiti, feriti gravemente o uccisi da incoscienti, basta leggere i giornali locali e decine di persone muoiono continuamente per questo. Partiamo dal rispetto per gli altri, mancante totalmente in Italia e non solo per i ciclisti, non parliamo di noi stessi che come automobilisti ci prendiamo cura di rallentare e sorpassare in modo sicuro quando incrociamo i nostri colleghi a prenscindere dal fatto che rispettino le regole stradali, ma in genere di quelli che se ne fregano totalmente o addirittura fanno apposta a passarti vicino e accelerare, come a dimostrazione di chissa' quale qualita' se non della stupidita' e ignoranza molto diffusa. Il rispetto e il buon senso mancano totalmente in Italia e lo vediamo tutti i giorni purtroppo Altro argomento importante sono le ciclabili, rispetto ai km dichiarati credo che quelle "vere" siano veramente poche, non hanno capito gli amministratori che colorare un marciapiede di rosso o fare delle finte ciclabili adibite a tutto fuorche' alla circolazione delle bici come se ne vedono dappertutto aumenti la virtuosita' del comune o della provincia. Non parliamo della manutenzione poi. Spesso queste ciclabili cominciano in posti inutili e finiscono in posti altrettanto inutili e talvolta addirittura pericolosi, questo per un semplice motivo, non c'e' la cultura di un "sistema" ciclabile. Nessuna coordinazione fra i vari comuni e all'interno della stessa amministrazione, per cui i vari "pezzi" non sono collegati, non esistono semafori solo per le bici, attraversamenti agli incroci e tanto, tantissimo altro. Per fortuna vivo in Svizzera, a Zurigo, per i miei allenamenti uso per la maggior parte piste ciclabili, quando non ci sono per mancanza di spazio c'e' la corsia riservata delimitata dalla riga gialla, sono perfettamente mantenute e curate, e quando non c'e' niente si va per strada normalmente, con una grossa differenza, e mi capita tutti i giorni che esco, anche se c'e' una curva ampia, con visibilita' e strada larga la macchina che arriva dietro rallenta e fino a quando non e' strasicura che c'e' la possibliita' di sorpassare in sicurezza non lo fa. Quando la pista ciclabile incrocia altre strade fanno attenzione se sopraggiunge un ciclista e rallentano o si fermano per farti passare, questo il 95% delle volte, certo e' capitato alcune volte anche a me che non mi vedono, che mi girano davanti perche' hanno calcolato male la mia velocita' o altro, ma non mi e' mai capitato, come mi e' successo a Langhirano (Parma) che l'autobus autosnodato mi sorpassa 5 secondi prima della fermata e mi chiude per fermarsi e mi costringe proprio a fermarmi. Per non parlare di Germania e Austria, paesi dove vado spesso ad allenarmi o a fare delle Gran Fondo, la Francia e' un po' come da noi, fanno le ciclabili sui marciapiedi con tutti i su e giu' ravvicinati per gli ingressi delle auto, lasciamo perdere. Il "sistema" ciclabile risolve automaticamente l'argomento che hai sollevato, per noi amatori/agonisti non ci sono problemi a incrociare famiglie con bambini, le signore che viaggiano sparate con le loro e-bike o quelli che ti passano in salita sempre con le e-bike sfidandoti per stargli dietro, perche' anche nelle ciclabili c'e' il rispetto di correre nella propria parte, di rallentare se devi far passare qualcuno e allo stesso tempo di allenarti in sicurezza. Scusa la lunghezza, l'argomento e' molto lungo e se ne puo' parlarne per molto, il riassunto e' "semplice": maggior rispetto per gli altri, sviluppare un sistema valido con delle vere ciclabili, rispetto per il codice stradale da parte di tutti e meno "frenesia", 5 secondi in piu' o in meno non rendono la nostra vita migliore ma possono salvarne molte.