Il reggisella telescopico: serve davvero?
Il reggisella telescopico è argomento di discussione tra molti ciclisti: molti lo considerano superfluo, altri no. Facciamo chiarezza sul suo utilizzo.
Il reggisella telescopico può essere montato su qualsiasi bicicletta: attraverso il comando di un bottone, il reggisella si alza e si abbassa.
Ma a che cosa serve, in sostanza?
Quando siamo in un circuito off road dove, in discesa, abbiamo bisogno di tenere la sella bassa, ma subito dopo, in pianura, c’è bisogno di pedalare, il telescopico ci permette di variare rapidamente l’altezza della nostra sella.
Quale scegliere?
Per un utilizzo da discesista-endurista si utilizza un 180 di escursione.
Per chi fa gravel, va benissimo anche un 6 cm (perché non c’è bisogno di cosa tanta escursione).
I componenti del reggisella telescopico sono:
- un comando che andrà montato sul manubrio (per alzare/abbassare il reggisella)
- una guaina che passerà all’interno del telaio
- un cavo di completamento
Per montare il telescopico, bisogna per prima cosa capire la compatibilità con la nostra bici, misurando con un calibro il diametro del reggisella.
In commercio ci sono tanti reggisella telescopici aventi diverse variabili (costo, peso, utilizzo…). Le differenze sostanziali tra uno e l’altro sono date dalla qualità di produzione, dal materiale interno utilizzato, dalla maggiore o minore pigrizia con cui un reggisella si rialza (di solito però si può adeguare la pressione tramite una valvola posta in alto), dal peso.
Per ora i reggisella telescopici sono disponibili per tutti i tipi di bici, ma sono utilizzati pochissimo su quelle da strada. Il nostro Simone Tartana Fabbri prevede che tra qualche anno saranno molto presenti anche in quel segmento (cercando preventivamente di lavorare ancora di più sulla riduzione del peso) perché una sella abbassata, in discesa, rende molto più sicura la guida della bicicletta.
In collaborazione con Volkswagen Nuovo Multivan e Beta Utensili
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