Emilia Bike Experience: due giorni in mountain bike tra borghi e parchi

Scopri due percorsi negli Appennini emiliani tra borghi storici, natura incontaminata e sapori locali con mountain bike ed e-MTB.

Angelo Furlan

In sella sulle montagne emiliane, Emilia Bike Experience ci accompagna in un connubio di itinerari per mtb tra valli, fiumi e passi, incentivato dall’ottimo lavoro di cooperative di comunità che hanno fatto storia e rilanciato queste zone dell’Appennino Tosco-Emiliano. In questo articolo presentiamo due percorsi ad anello attraverso luoghi e sapori di un territorio ricco di natura protetta e di offerte per chi pratica cicloturismo.

Giorno 1: tour ad anello, sentiero Fra Pascoli e Boschi

Succiso Vecchia

Succiso Vecchia, un piccolo borgo in provincia di Reggio Emilia, rappresenta il punto di partenza ideale per un itinerario tra i meravigliosi paesaggi montani dell’Appennino Parmense e Reggiano che si aggiunge all’offerta per mountain bike di cui abbiamo parlato in un articolo dedicato. Questo tour ad anello porta alla scoperta di luoghi selvaggi e storicamente significativi, che racchiudono l’anima autentica del territorio.

In passato, Succiso Vecchia contava oltre 1.000 abitanti, ma una frana devastante negli anni ’60 costrinse i residenti a spostarsi in una nuova località, Varvilla, oggi nota come Succiso Nuovo. Nonostante il duro colpo, la comunità è riuscita a rinascere, rivalorizzando la zona grazie a iniziative turistiche e percorsi ciclabili, divenuti attrattive per gli amanti della natura e dello sport.

Itinerario “Fra Pascoli e Boschi”

Uno dei percorsi più apprezzati è l’itinerario di mountain bike “Fra Pascoli e Boschi”, che attraversa il territorio di Succiso, costeggiando l’imponente Monte Alpe (2.017 m), la seconda cima più alta dell’Appennino Reggiano. Il percorso è di circa 20 km, con un dislivello di 700 metri: è particolarmente impegnativo per la natura tecnica dei sentieri, caratterizzati da single track, discese ripide e un fondo di ghiaia e sassi. Per questo motivo gli appassionati di mountain bike possono scoprire la varietà di paesaggi, tra boschi rigogliosi e prati da pascolo, luoghi ancestrali che conservano ancora il fascino intatto della montagna.

Il Passo della Scalucchia e la Valle del Secchia

Tra i punti panoramici più affascinanti dell’itinerario si trova il Passo della Scalucchia, a 1.367 metri di altitudine, da cui si apre un’incantevole vista sulla valle del fiume Secchia, che divide la provincia di Reggio Emilia da quella di Modena. Questo affaccio permette di ammirare le catene montuose che si estendono fino a Rimini, con paesi immersi nel verde che punteggiano il paesaggio circostante.

Il percorso si sviluppa su antiche mulattiere, vie di transumanza che un tempo collegavano i pastori al Passo del Cerreto, da cui accompagnavano i greggi verso la Toscana. Grazie a questa rete di sentieri ben conservati e segnalati, l’area è accessibile anche ai cicloturisti meno esperti, con possibilità di scegliere varianti a seconda del proprio livello e spirito di avventura. Fuori dai percorsi tracciati, è consigliabile visitare i piccoli borghi circostanti, scoprendo così la cultura e le tradizioni di un territorio che ha molto da raccontare.

Il supporto della Cooperativa “Valle dei Cavalieri”

A partire dal 1991, la Cooperativa Valle dei Cavalieri ha giocato un ruolo cruciale nella rivitalizzazione del borgo di Succiso e dei suoi dintorni. Nata per rispondere alla chiusura dell’ultimo bar del paese, la cooperativa ha saputo attrarre visitatori da tutta Europa e dal Giappone, grazie all’impegno di una comunità unita e appassionata. Il nome “Valle dei Cavalieri” richiama i tempi medievali, quando la zona era popolata dai vassalli dei nobili locali e, in epoca successiva, dai Vallisneri.

Oggi, la cooperativa gestisce una struttura ricettiva che offre ospitalità con sei stanze nella sede principale e altre cinque nella vecchia canonica, restaurata dalla cooperativa stessa. L’impegno si estende anche all’allevamento e alla produzione di formaggi locali, un’eccellenza del territorio che attira visitatori desiderosi di assaporare i sapori autentici dell’Appennino.

Una meta per gli amanti dell’E-MTB

Grazie ai percorsi storici e alle mulattiere con massicciata originale, l’uso della e-mountain bike è particolarmente indicato per affrontare le pendenze impegnative e i tratti più difficili. Succiso e il suo territorio si confermano quindi meta ideale per escursioni e avventure outdoor, offrendo ai visitatori la possibilità di vivere un’esperienza immersiva nella natura selvaggia dell’Appennino reggiano.

Giorno 2: sentiero ad anello nel Parco Regionale dei Cento Laghi

Parco dei Cento Laghi: tra natura e storia

Il Parco dei Cento Laghi, una suggestiva area Naturale protetta situata in provincia di Parma lungo il confine con le provincie di Reggio-Emilia e Massa Carrara, è una destinazione ideale per gli appassionati di mountain bike e natura. Qui l’Ente gestore del Parco (Parchi del Ducato) ha creato quattro percorsi tecnici dedicati alla MTB, ognuno con fondi impegnativi che attraversano i paesaggi incantevoli del parco.

Tra questi, il percorso numero 4 “Le Corti – che presentiamo in questo articolo – è un itinerario ad anello cross-country di 25 km con un dislivello di 600 metri, che attraversa le antiche corti medievali del comune di Monchio delle Corti, permettendo ai ciclisti di immergersi nella storia e nelle tradizioni locali.

Bike Stop e il sentiero 100 Laghi Bike

Il Parco dei Cento Laghi ha realizzato e gestisce una rete di sentieri ad anello mantenuti e segnalati nei comuni di Monchio e Corniglio. A questi si aggiunge la “100 Laghi Bike“, un percorso lineare e meno tecnico rispetto agli altri, pensato per ciclisti di ogni livello e ideale per famiglie, che unisce le due stazioni turistiche di Lagdei (comune di Corniglio) e Pratospilla (comune di Monchio). Questo tracciato coincide con il Sentiero Italia Mountain Bike, una versione ciclistica (per mountain bike) del Sentiero Italia, uno dei sentieri trekking più lunghi al mondo, che attraversa l’intero Paese, da Trieste a Capo Carbonara in Sardegna, passando per la Sicilia e la Calabria.

Per i ciclisti lungo la 100 Laghi Bike, è disponibile nella strada sterrata che porta al Passo della Colla (1450 m s.l.m.) appena sopra il paesino di Valditacca anche una locanda dedicata chiamata “Bike Stop“, dove, con un’offerta libera, è possibile accedere a uno spazio per la manutenzione delle biciclette, ricaricare le bici elettriche e gustare un pasto rigenerante.

Rigoso: borgo di confine

Il percorso 4 attraversa Rigoso, il paese più alto dell’Appennino parmense, situato al confine tra Emilia e Toscana. Sebbene la popolazione sia ridotta durante l’anno, Rigoso è stato rivitalizzato da una cooperativa di comunità (Corte di Rigoso), ispirata all’esperienza di Succiso, che ha inaugurato nuovi spazi, tra cui un bar, una bottega e un affittacamere. Essendo una zona di confine, Rigoso valorizza sia prodotti emiliani che toscani, come parte della Riserva della Biosfera Unesco Appennino Tosco-Emiliano, e offre una varietà di sapori tipici, incluso il Parmigiano Reggiano di montagna, rinomato per il suo sapore intenso. Il percorso prosegue verso valle lambendo i paesi di Rimagna e Trefiumi.

Dal torrente Cedra a Monchio delle Corti

Il sentiero 4 prosegue attraverso il guado del torrente Cedra e risale verso Valditacca, un altro pittoresco borgo, toccato anche dalla 100 Laghi Bike che, volendo, porta al Passo della Colla e alla Val di Parma, dove si trovano altri 8 percorsi MTB ad anello, sempre realizzati e gestiti dal Parco del Ducato. In totale, l’intero territorio del Parco dei Cento Laghi offre 360 km di percorsi segnalati e mappati, con la possibilità di utilizzare e scaricare tracce GPS dal sito web Parchi del Ducato. Ogni sentiero è contrassegnato con indicazioni di distanza, dislivello e grado di difficoltà CAI (con una sigla per salita e una per discesa), in modo che i ciclisti possano scegliere il percorso più adatto alle proprie capacità.

Il tratto finale scende da Valditacca, attraversa Pianadetto e, superando le Tre Coste, ritorna al punto di partenza a Monchio delle Corti.

Conclusione

Questi territori possono essere vissuti durante tutto l’anno. Se in estate cresce la possibilità di fare trekking e in inverno passeggiate con le ciaspole, autunno e primavera sono le stagioni ideali per gli appassionati di bici.

Esplorare questi percorsi in autunno permette di vedere un paesaggio incantato grazie ai colori delle foglie, inoltre il clima è perfetto per pedalare. In primavera, invece, si può assistere alla fioritura delle viole e delle orchidee selvatiche, aggiungendo ulteriore fascino a questo itinerario già ricco di storia e natura.

Percorrendo itinerari lungo gli appennini emiliani, dal piacentino al reggiano e parmense, grazie a Emilia Bike Experience si può constatare come enti ed amministrazioni locali abbiano compreso che la mountain bike può essere un altro modo per scoprire anche un territorio protetto, rendendola così una risorsa ed incentivando il cicloturismo.


In collaborazione con Visit Emilia e InEmiliaRomagna

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