Da 0 a 1000 metri di dislivello: pronti?
Ritorna Angelo Furlan e il suo School of Cycling, questa volta tutto dedicato a un primo percorso da fare assieme: un piano di allenamenti per affrontare i primi 1000 metri di dislivello!
Che siamo cicliste o ciclisti già rodati ma mancanti di motivazione o persone che stanno per la maggior parte del tempo sul divano, questa è l’occasione giusta: Angelo Furlan, da fuoriclasse delle due ruote, ci prenderà per mano in un viaggio che durerà otto puntate e che avrà lo scopo di farci affrontare il muro dei nostri primi 1000 metri di dislivello.
La motivazione è tutto
La bici è magica, perché regala ogni volta l’occasione giusta per la partenza (o ri-partenza, ad esempio dopo un inverno pigro o dopo qualche anno vissuto da sedentari). Infatti la bici va oltre il mero pedalare: diventa essa stessa il gancio motivante, perché ci fa stare bene il solo immaginarci in sella.
Per partire (o ripartire) a pedalare, basta iniziare dalle cose semplici, dando precedenza a quelle che che ci mettono in sicurezza:
- indossare sempre il casco
- essere sempre visibili (dotandosi di dispositivi di illuminazione per la bici da usare anche di giorno e indossando possibilmente materiale catarifrangente)
- fare check up medico (visita idoneità sportiva)
- dotarsi di grinta, ovvero approccio positivo alla pedalata abbinato alla costanza di fare le uscite (poniamoci dei micro-obiettivi da raggiungere ogni volta, sarà più facile uscire)
- alimentazione: differenziarla in base alle giornate in cui si fa attività a quelle in cui si fa poco o niente. Riconoscere quindi la giusta necessità energetica
Quale bici scegliere
Non c’è bisogno di spendere chissà quanti soldi, ci si può anche arrangiare con qualche ‘avanzo’ preso dalla cantina o dal box (a cui fare una revisione prima di mettersi in sella) oppure buttarsi su qualche buon usato. Importante fare una messa in sella o comunque prestare attenzione ad alcune sensazioni, tipo altezza della sella (se usiamo una bici da corsa, dovrebbe permetterci di sfiorare terra con le punte dei piedi), posizione delle testa in rapporto all’attacco manubrio (deve essere circa a metà).
Iniziare per gradi: chilometri, tempi e sensazioni
Non c’è neppure bisogno di fare un sacco di fatica per poter dire che ci siamo allenati davvero!
Iniziamo a costruire un mattoncino alla volta. Le prime uscite (un paio di volte la settimana) devono avere una tempistica di 40 minuti fino a raggiungere l’ora, sempre su percorsi pianeggianti e tenendo un ritmo agile.
Dopo aver raggiunto e consolidato una routine di due uscite settimanali di un’oretta e un’uscita nel weekend di un paio d’ore, si potranno inserire alcuni tratti da percorrere con maggiore intensità (quello che in gergo viene chiamato fondo medio), mettendo un rapporto un po’ più duro (da una scala da 1 a 10, dovremmo sentire una fatica 7). Allungare pian piano questi tratti.
In collaborazione con Volkswagen Nuovo Multivan
Cover: @Giacomo Podetti
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