Guida completa per scegliere le scarpe adatte per camminare
Come visto in un precedente articolo, la camminata apporta numerosi benefici al nostro corpo. Un quesito fondamentale è rivolto all’attrezzatura, nello specifico: quali scarpe sono ideali per camminare? In questo articolo, cerchiamo di rispondere a questa domanda, con uno sguardo verso le varie tecniche e discipline cosicché ognuno possa poi scegliere la scarpa migliore per sé.
Scegliere le scarpe in base alla tipologia di camminata
Ogni tipo di camminata ha esigenze specifiche in termini di scarpe, e scegliere il modello adatto può fare una grande differenza. Le scarpe ideali variano in base alla superficie su cui si cammina e alla specifica disciplina praticata, come la camminata su strada, il nordic walking o il trekking su terreni impervi. Dedicare tempo alla scelta della scarpa giusta permette di ottenere i migliori benefici e prevenire fastidi o infortuni.
Fitwalking
Chi si dedica al fitwalking, ovvero alla camminata a passo veloce per mantenersi in salute, può trovarsi a dover scegliere la scarpa più adatta. Più che una questione di prestazioni, si tratta di garantire coerenza con gli obiettivi: se ci si allena per stare bene, è importante evitare dolori alla schiena o tensioni muscolari causate da scarpe inadeguate.
Le scarpe per il fitwalking hanno molte somiglianze con quelle da corsa, come il comfort e il supporto, ma privilegiano stabilità e ammortizzazione. Anche se meno leggere dei modelli da running, sono progettate per il benessere di piedi e articolazioni, dal piede fino alla schiena. Diventa perciò importante conoscere le caratteristiche tecniche necessarie per supportare una camminata confortevole ed efficace.
Ora vediamo come orientarsi nella scelta delle scarpe per la camminata veloce.
Caratteristiche tecniche
1. Il tallone delle scarpe da fitwalking è solitamente smussato per facilitare il primo contatto del piede con il terreno e ridurre l’impatto sulle articolazioni. Questa conformazione aiuta a rendere fluida la transizione verso l’avampiede, migliorando la postura e la stabilità.
2. La suola deve essere flessibile e avere scanalature orizzontali per favorire la piegatura naturale durante la camminata. Questo tipo di suola permette alla scarpa di adattarsi al movimento del piede, riducendo la fatica e offrendo stabilità su diversi tipi di terreno.
3. La tomaia traspirante e adattabile, preferibilmente in mesh o altri materiali leggeri, evita l’accumulo di calore e umidità, mantenendo il piede fresco e riducendo il rischio di vesciche. Una tomaia più larga offre spazio per le dita, aumentando il comfort durante le lunghe camminate.
4. Un buon battistrada resistente all’usura è essenziale per percorrere lunghe distanze senza rovinarsi rapidamente. I modelli progettati per il fitwalking hanno scanalature e solchi che aumentano l’aderenza e la stabilità su superfici diverse, come l’asfalto e i sentieri sterrati.
5. L’intersuola deve essere sottile, con un’ammortizzazione leggera per assorbire l’impatto senza compromettere la sensazione di contatto con il suolo. Questo tipo di intersuola, solitamente alta 20-25 mm, consente un maggiore controllo e stabilità.
6. La vestibilità è fondamentale: la scarpa deve aderire bene senza lasciare spazi vuoti, evitando che il tallone si sollevi durante il passo e adattandosi alla larghezza del piede. È spesso consigliato prendere mezza misura più grande rispetto alla propria taglia abituale, poiché i piedi tendono a gonfiarsi con l’attività fisica.
7. La durabilità della scarpa è importante per chi pratica fitwalking con regolarità, quindi è bene scegliere materiali resistenti all’usura. Investire in una buona scarpa può essere vantaggioso nel lungo termine, mantenendo comfort e prestazioni costanti nel tempo.
8. La leggerezza della scarpa è un altro aspetto importante: riduce il carico su piedi e gambe, rendendo la camminata meno faticosa. Alcuni modelli incorporano materiali innovativi che offrono resistenza e traspirabilità senza aggiungere peso.
Al momento dell’acquisto, occorre fare attenzione anche ai dettagli come la punta leggermente sollevata e il supporto per l’arco plantare.
Nordic walking
Per praticare nordic walking, oltre ai bastoncini, è essenziale disporre di calzature adeguate. Scegliere le scarpe giuste significa tenere conto di criteri come ammortizzazione, stabilità e aderenza, caratteristiche essenziali per sopportare il peso del corpo a ogni passo e godere appieno di questa attività.
Ecco le caratteristiche che devono avere le scarpe da nordic walking per assicurare una pratica piacevole e sicura.
Caratteristiche tecniche
1. La suola è uno dei componenti più importanti: deve essere profilata, solida e capace di garantire un’aderenza ottimale su superfici diverse, inclusi terreni accidentati o scivolosi. Questo è cruciale per mantenere il piede stabile durante la camminata, anche in caso di variazioni atmosferiche come pioggia o umidità elevata. Un aspetto spesso sottovalutato è la flessibilità della suola, fondamentale per permettere un movimento naturale del piede durante la camminata nordica. La suola elastica supporta il piede nel momento di spinta e accompagna la rullata, senza affaticare il piede o limitarne i movimenti. Un test di flessibilità utile consiste nel piegare la scarpa tenendo entrambe le estremità: una buona scarpa da nordic walking formerà un arco naturale, dimostrando la capacità di assecondare il passo e ridurre la rigidità del movimento.
2. L’ammortizzazione delle scarpe è essenziale per attenuare l’impatto al suolo, riducendo lo stress sulle articolazioni e prevenendo traumi da urto. Una suola in schiuma ben strutturata, con particolare attenzione alla zona del tallone, sostiene il piede e offre un maggiore comfort anche durante le uscite più lunghe. Per mantenere la corretta postura del piede, alcune scarpe da nordic walking hanno una sezione leggermente tagliata all’altezza del tallone, favorendo così un appoggio stabile e riducendo il rischio di torsioni.
3. Il materiale della tomaia, oltre a essere traspirante, dovrebbe anche essere impermeabile per proteggere il piede dall’umidità, specialmente nelle stagioni fredde e piovose. Le membrane traspiranti sono spesso scelte per consentire al sudore di fuoriuscire, evitando così l’accumulo di umidità interna e il rischio di abrasioni. Per chi pratica il nordic walking in ambienti particolarmente umidi o sotto la pioggia, è consigliabile riapplicare periodicamente un trattamento impermeabilizzante per mantenere la resistenza all’acqua della calzatura.
4. Infine, è importante considerare la misura della calzatura. Poiché il piede tende a gonfiarsi durante l’attività fisica, è consigliabile scegliere una scarpa leggermente più grande per evitare pressioni eccessive. Questo spazio aggiuntivo aiuta a prevenire vesciche e abrasioni, soprattutto durante sessioni prolungate.
Trekking e hiking
La scelta delle scarpe da trekking e hiking dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di terreno, la durata dell’escursione, il peso dello zaino, il supporto alla caviglia, il meteo, la preparazione fisica e il livello di esperienza.
Ecco come orientarsi, con dettagli specifici per ciascun aspetto.
Criteri valutazione
1. Terreno: una delle prime cose da chiedersi è su quale tipo di terreno si camminerebbe più spesso e quali condizioni si dovrebbero affrontare. Per escursioni in pianura, foreste o coste, scegliere scarpe leggere, progettate per comfort e ammortizzazione su percorsi semplici. Su terreni ripidi o sentieri montuosi, dove le irregolarità del terreno aumentano, è preferibile optare per scarponi con maggiore stabilità e suole antiscivolo. Per percorsi innevati, sono consigliati scarponi dotati di isolamento termico e suole con tecnologie in grado di aderire alla neve e mantenere il piede caldo e asciutto.
2. Durata dell’escursione: la durata dell’escursione è un altro fattore decisivo. Per uscite di breve durata, fino a mezza giornata, è sufficiente una scarpa leggera e comoda. Per escursioni che durano più giorni, in particolare su terreni impegnativi, optare per scarponi robusti e resistenti, dotati di tomaia alta per sostenere la caviglia nel tempo. Scarpe di questo tipo sono pensate per resistere all’usura prolungata e proteggere il piede durante camminate intensive.
3. Peso dello zaino: il peso dello zaino influisce sul tipo di scarpa ideale. Se lo zaino è leggero, meglio preferire scarpe flessibili, che offrono libertà di movimento senza aggiungere ulteriore peso. Per trekking con zaini pesanti, è consigliabile optare per scarponi rigidi con tomaia alta, in modo da garantire un miglior supporto e una maggiore stabilità, riducendo il rischio di sovraccaricare le caviglie.
4. Sostegno della caviglia: in base al livello di difficoltà dei percorsi, valutare il grado di supporto per la caviglia. Su sentieri accidentati e ripidi, è fondamentale scegliere scarpe alte che proteggano la caviglia da torsioni e riducano l’intrusione di sassi o detriti. Se l’obiettivo è avere maggiore libertà di movimento, specie su percorsi meno impegnativi, le scarpe basse garantiscono una camminata più libera e flessibile.
5. Condizioni meteorologiche: il meteo è un elemento cruciale. Se si cammina in condizioni di umidità moderata o sotto una leggera rugiada, sono adatte scarpe idrorepellenti, che permettono all’acqua di scivolare via mantenendo il piede asciutto. Per terreni fangosi o per condizioni estreme come pioggia intensa o neve profonda, l’impermeabilità è essenziale. In climi caldi, invece, scarpe leggere e traspiranti in mesh aiutano a evitare surriscaldamento e sudorazione eccessiva.
Caratteristiche tecniche
Dopo aver analizzato questi criteri, ecco le caratteristiche tecniche delle scarpe per camminare in montagna, che si faccia trekking o hiking:
1. Tomaia: oprendo la parte superiore del piede, inclusi i lati, le dita e la caviglia, la tomaia è realizzata in pelle nabuk o scamosciata, materiali resistenti ma traspiranti, talvolta in combinazione con tessuti sintetici che offrono leggerezza e durabilità. Questo componente deve garantire una protezione efficace da abrasioni e ostacoli, pur permettendo una buona ventilazione.
2. Rinforzo: un ulteriore strato di protezione è dato dai rinforzi sulla tomaia, pensati per aumentare la resistenza della scarpa e mantenere la struttura anche in condizioni difficili. Per questo, alcuni modelli adottano il sistema 3F che assicura flessibilità e sostegno dal tallone alla parte centrale del piede. Inoltre, la rete EXA Shell rinforza la struttura esterna per proteggere da urti e abrasioni.
3. Giretto: posizionato lungo il margine inferiore della tomaia, il giretto è una striscia in gomma o pelle rinforzata in poliuretano che crea una barriera tra la scarpa e i detriti presenti sul terreno, riducendo i rischi di danni alle parti inferiori della scarpa.
4. Forma: la forma, ossia il modello interno su cui viene costruita la scarpa, è specifica per le diverse attività e differenziata per uomo e donna, per un comfort ottimale. Grazie alla sua particolare struttura, assicura una calzata perfetta per ogni tipo di piede e utilizzo.
5. Soletta: all’interno della scarpa, la soletta (da non confondere con il sottopiede) è uno strato che funge da base, contribuendo alla stabilità complessiva. Realizzata con materiali che garantiscono robustezza e durabilità, è progettata per sostenere il piede lungo tutta la lunghezza del percorso.
6. Intersuola: posta tra la suola e la tomaia, l’intersuola assorbe gli urti e garantisce ammortizzazione. Questo componente, spesso realizzato in EVA o nylon, determina la rigidità della scarpa: le intersuole in nylon offrono maggiore stabilità e rigidità, ideali per terreni montuosi, mentre l’EVA, più flessibile e ammortizzante, è perfetta per terreni meno tecnici. Alcuni modelli di trekking alpino includono intersuole ergonomiche, pensate per sostenere il piede anche su pendenze significative.
7. Suola: la suola è il punto di contatto tra la scarpa e il suolo. Il disegno del battistrada è fondamentale per una buona aderenza e trazione su superfici varie, dalle rocce ai terreni fangosi. Scanature corte e larghe sono indicate per terreni duri e solidi, mentre quelle profonde migliorano l’aderenza su superfici morbide e instabili. Alcune scarpe includono freni posteriori e una zona ferrata per garantire stabilità e trazione su terreni impegnativi.
9. Impermeabilità e traspirazione: la membrana impermeabile, come quella in GORE-TEX®, è indispensabile per chi affronta ambienti umidi, pioggia o neve, mantenendo il piede asciutto e confortevole. Pur bloccando l’ingresso dell’acqua, queste membrane sono anche traspiranti, evitando un eccessivo accumulo di calore.
Ricordiamoci che è importante testare le scarpe per abituarci alle sensazioni. Meglio prendersi il tempo per trovare quella che si adatta meglio al nostro modo di camminare e ai nostri obiettivi piuttosto che trovarsi poi con vesciche e dolori.
Crediti immagine di copertina: @lzf (Shutterstock)
Crediti immagini interne articolo: @lzf, @pedro7merino, @Dmitry Rukhlenko e @encierro (Shutterstock)
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