Allenarsi con ASICS Novablast 2: Il Fartlek

Allenarsi con ASICS Novablast 2: Il Fartlek

Redazione ENDU

In questa puntata vi proponiamo una tipologia di allenamento molto interessante, che gli atleti di tutto il mondo utilizzano giá da moltissimi anni: il fartlek. 

26 Agosto 2021

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Micol Ramundo e il team di Enduchannel hanno raggiunto Marco Scanziani, un ASICS Frontrunner che avete giá avuto modo di conoscere. Se ricordate, con lui abbiamo giá conosciuto la Novablast 2 di ASICS e visto come sfruttare al meglio una pausa pranzo allenandosi. 

Insieme a Marco, che indossa ancora la Novablast 2 e che quindi dará filo da torcere anche questa volta, vi presentiamo ed eseguiremo una tipologia di allenamento molto interessante e che gli atleti di tutto il mondo utilizzano giá da moltissimi anni, il fartlek. 

Questa tipologia di training fu ideata in Svezia da un medagliato olimpico del decathlon e in svedese il termine Fartlek significa ‘Gioco di velocitá’. Questo vi svela giá il tema del training di oggi. Ci occuperemo delle variazioni di ritmo, di come eseguirle, di quanti vantaggi portano nella costruzione della condizione di forma e di quando inserirle nelle nostre tabelle. 

 

 

In origine questo tipo di training si praticava solo in ambiente naturale e l’atleta eseguiva un lavoro di variazioni non esattamente codificate, ma guidate dalla scelta individuale del momento o dalle caratteristiche orografiche del territorio. 

Oggi questo genere di training è stato maggiormente codificato rispetto ai suoi esordi. Se è vero che si esegue ancora oggi su sterrato o asfalto, (in realtá a volte anche in pista) e si cadenzia in funzione di variazioni di pendenza o altro, la distribuzione delle variazioni di ritmo oggi è molto piú codificata e segue generalmente uno schema stabilito prima della sua esecuzione. 

Il fartlek puó, in alcune situazioni e secondo alcuni schemi di svolgimento, anche sostituire in parte gli allenamenti sulle ripetute, avendone effetti fisiologici molto simili. Gli atleti tendono ad amarlo e a ritenerlo una soluzione di allenamento molto piacevole e non eccessivamente impegnativa psicologicamente. 

Diciamo che la sua strutturazione puó essere molto varia, ma sostanzialmente possiamo dividerne l’interpretazione tra Fartlek con lunghe variazioni di ritmo e Fartlek con brevi variazioni di ritmo.

 

Il fartlek eseguito in natura , senza riferimenti esatti delle distanze, è molto piú adatto a chi ha giá una certa sensibilitá sui ritmi e sulla gestione dello sforzo; per gli altri è meglio un tracciato misurato e nel quale i ritmi di esecuzione siano piú controllabili. Alcune forme di fartlek possono essere eseguite anche da chi corre da poco, utilizzando come riferimento la respirazione. 

Oggi che indossiamo la Novablast 2 e che abbiamo giá saputo apprezzarne le caratteristiche di reattivitá ed elasticitá, la scelta piú calzante è un Fartlek con brevi variazioni di ritmo. 

Come l’interval training e le salite brevi, questa tipologia di fartlek mira a migliorare la gittata cardiaca, ovvero la quantitá di sangue che il cuore è in grado di pompare nell’unitá di tempo. Inoltre allena piuttosto bene anche alcune componenti lattacide. 

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