Malanni di stagione: 3 elementi per combatterli

Malanni di stagione: 3 elementi per combatterli

Veronica Signorini

Il Natale è alle porte, così come l’ansia da regali, parenti, pranzi, cene e scadenze lavorative. Tutti sono inquieti ed irrequieti (non si sa bene per quale motivo) e tutti hanno fretta.

18 Dicembre 2018

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Ci si mette anche il meteo con vento, nebbia, pioggia e freddo… ed ovviamente i malanni di stagione sono in agguato.

Questo è anche quel periodo dell’anno nel quale hai appena ricominciato la preparazione, quindi riuscire a ritagliarti almeno una o due ore al giorno per allenarti ti pesa un po’ di più, perché tutto risulta essere ancora faticoso e macchinoso. Insomma capita un po’ più spesso che ti senta stanco e stressato ed è molto facile che le difese immunitarie si abbassino. In questo contesto i tipici malanni di stagione, raffreddore ed influenza sono proprio lì in agguato, pronti a cogliere l’occasione migliore per attaccarti.

Quindi cosa puoi fare per cercare di limitare i danni?

Ecco 3 elementi che ti aiuteranno a combattere questi noiosi malanni di stagione.

Prima di tutto la Vitamina C.
È un potente antiossidante che interviene nella difesa cellulare contro i radicali liberi. Si tratta, inoltre, di una molecola essenziale per la stabilità e la sopravvivenza dei globuli bianchi, quindi, una sua carenza, inciderebbe ulteriormente sull’abbassamento delle difese immunitarie.

Diversi studi hanno anche dimostrato che attraverso la somministrazione di 1-4 g/die di Acido Ascorbico (nome scientifico della vitamina C), si potrebbero ridurre i sintomi del raffreddore comune del 23% o addirittura prevenirne l’insorgenza nel 30% dei casi (soprattutto in soggetti caratterizzati da un forte stress ossidativo, come ad esempio noi sportivi).

Ora la fatidica domanda: dove posso trovarla?

Se la tua prima risposta è stata “nelle arance o negli agrumi in genere”, mi spiace dirti che non è il primo frutto sulla lista. Infatti, ne puoi trovare molto di più nel succo d’uva (340 mg/100g), nei peperoni rossi e gialli (166 mg/100g) e nei kiwi (59 mg/100g). Le arance e gli agrumi, a differenza della percezione comune, si trovano solamente a metà classifica, con un contenuto di 50 mg/100g.

Dando una rapida occhiata a questi dati, però, quanti chili di frutta o verdura si dovrebbero mangiare ogni giorno per arrivare a fare almeno 1 grammo di Vit C?

Tantissimi.

In questo caso, potrebbe tornare utile affidarsi ad un integratore, in quanto dosi fino a 10 g al giorno sono considerate sicure.

La Vitamina D è un altro nutriente che svolge un ruolo importante nella maggior parte delle guarigioni da malattie infettive.

Si tratta di un agente antimicrobico molto potente contro virus, batteri e funghi.
Bassi livelli di vitamina D possono compromettere seriamente la risposta immunitaria ed aumentano la suscettibilità al raffreddore, all’influenza e ad altre infezioni respiratorie.

Viene sintetizzata dalla pelle, grazie all’esposizione ai raggi del sole ed in condizioni normali è sufficiente a soddisfare il fabbisogno del nostro organismo. Per noi atleti, però, spesso non è sufficiente, quindi potrebbe essere necessario aumentarne l’apporto, incremenetando il consumo di pesce come aringhe, salmone e sardine oppure di uova, latte e fegato. Solo se necessario, si può ricorrere all’uso di integratori di vitamina D3.

Infine, la ricerca scientifica ha dimostrato che lo Zinco, se assunto entro un giorno dall’insorgere dei primi segnali, può ridurre la gravità dei sintomi e, addirittura, il tempo di malattia fino a 24 ore.
Il dosaggio consigliato di zinco è fino a 50mg/die e gli alimenti che ne contengono di più sono: ostriche, fegato, latte, carne rossa, legumi, frutta secca e cioccolato fondente.

Adesso ti senti un po’ più pronto ad affrontare questo periodo? Io si, quindi passo, chiudo, infilo le scarpe ed esco a correre!

Photo by rawpixel

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commenti

ottima informazione sulla prevenzione

Floriano - 2021-12-01 14:24:36

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