Allena l’endurance a tavola
Vi ricordate Braccio di Ferro? La sua forza stava nella quantità esorbitante di spinaci che ingurgitava al momento del bisogno. Beh, indubbiamente si tratta di un fumetto. Ma se ci fosse un fondo di verità anche per noi atleti di endurance?
Partiamo da un presupposto: l’allenamento specifico prima di tutto è essenziale. Poi, come ti ho raccontato nelle precedenti puntate, l’alimentazione cioè i cibi che scegliamo di mettere nel piatto posso attivare gli stimoli allenanti e potenziare i benefici dell’allenamento. E tra questi la scienza la sa ormai lunga.
Gli appassionati di ciclismo si ricorderanno qualche anno fa il boom del succo di barbabietola. Questa bevanda zuccherina aveva mostrato migliorare le prestazioni più “brevi” dell’endurance. Il fatto è che bisognava assumerne circa 600 ml prima di un evento importante. Insomma non esattamente quanto desiderato prima di affrontare uno sforzo. Qualche anno dopo è stato scoperto che anche gli spinaci avevo l’effetto del succo di barbabietola e dunque…
Assumili d’abitudine. Sono infatti ricchi in nitrati vegetali che hanno un impatto positivo sulla salute cardiovascolare, e nello sportivo questo beneficio si traduce in un miglior effetto sull’endurance. Ad ogni modo anche asparagi, broccoli ecc contengono nitrati vegetali.
In collaborazione con Volkswagen Veicoli Commerciali
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