Stress addominali in gara: come evitarli

I disturbi gastrointestinali sono comuni in diversi sport ma in particolare nelle discipline di endurance. Sono più frequenti nelle competizioni che in allenamento. Ti è mai capitato di avere questo disturbo sotto sforzo?

Redazione ENDU

I disturbi gastrointestinali sono comuni in diversi sport ma in particolare nelle discipline di endurance come la maratona, il triathlon e il ciclismo. Nello specifico alcuni studi riportano disturbi g.i. nella misura dal 4% nelle maratone e nelle granfondo del ciclismo e fino al 32% dei partecipanti negli eventi Ironman. E quindi se ne hai avuto esperienza, sappi che non sei il solo.

Sono più frequenti nelle competizioni che in allenamento: circa il 30–50 % dei partecipanti ha avuto una o più esperienze di g.i. stress.

La tipologia dei sintomi varia considerevolmente a seconda dell’evento, delle condizioni meteo e del livello di esperienza degli atleti. I giovani o comunque gli sportivi neofiti ne sono maggiormente soggetti così come coloro che aumentano troppo rapidamente il volume di allenamento. Prevenirli è possibile. Scopriamo insieme come.

Alimentazione prima della gara

Fibre: se si soffre di diarrea, o di dolori e di crampi addominali, o si ha spesso la necessità di correre al bagno con urgenza nel corso della gara o subito dopo, è bene limitare i cibi ad alto contenuto di fibre (per esempio legumi e cereali integrali) nei due giorni che precedono la competizione e la frutta in quantità eccessiva nelle 24 ore prima della gara. Importante per stress basso addome.

Lattosio e grassi: va inoltre evitato il consumo del latte, della panna e del gelato (anche in quantità minime, tali da non procurare normalmente alcun disturbo) nelle ultime 24 ore se si ha intolleranza al lattosio. Importante per dolore al fianco destro così come stress basso addome.

Caffè: nelle ore che precedono la competizione è bene controllare il consumo di caffè. Se di solito si hanno problemi di nausea, di vomito o di pesantezza gastrica mentre si sta correndo, l’ultimo pasto va consumato almeno tre ore prima, o anche di più se si ha la digestione lenta. In esso è bene che i grassi totali siano pochi; vanno evitati soprattutto quelli fritti o cotti a lungo. Si tenga presente che il caffelatte (es. cappuccino) è particolarmente lungo da digerire. Stress basso addome ma anche dolore al fianco destro.

Bevande in gara: se nelle precedenti gare, nell’ultimo tratto, si è sofferto di nausea e di vomito oppure si è avuta la sensazione di non poter più assumere bevande e cibi, è bene cercare di evitare la disidratazione e l’ipertermia, prendendo con regolarità bevande a bassa concentrazione di carboidrati, specie se il clima porta a sudare in abbondanza.

Allenamento

Negli allenamenti a ritmo di gara, vanno testate le bevande che si pensa di assumere in gara. Ciascun corridore in genere tende a sopportare più facilmente bevande con una certa concentrazione massima di carboidrati e volumi massimi di liquidi nello stomaco; da parte di ciascun atleta l’una e l’altra caratteristica vanno individuate con precisione prima della competizione, specie se si vuole preparare un rifornimento personalizzato.

L’intestino è un organo adattabile al pari dei muscoli scheletrici e pertanto va allenato costruendo sessione dopo sessione di allenamento la propria strategia d’integrazione. Ciascuno ha la propria.


In collaborazione con Volkswagen Veicoli Commerciali

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Ottimo e chiaro

Paolo Viganò - 2022-05-04 16:32:27

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