Sport Kitchen, cosa mangiare in pausa pranzo se sono in ufficio?
Una delle domande che Iader Fabbri si sente porre più spesso è “cosa mangiare in pausa pranzo se sono in ufficio?”.
E non solo, perché capita anche durante le giornate di smart working di trovarsi a mangiare poco e male, andando a danneggiare l’equilibrio ottimale che ci sta insegnando Iader nelle puntate di Sport Kitchen.
Andiamo quindi a scoprire cosa evitare e come pranzare in maniera ottimale quando si è bloccati davanti al pc.
La soluzione più facile sembrerebbe essere una schiscetta/tupperware con della pasta, che viene mangiata davanti al computer senza staccare completamente, ma come ci ha spiegato in altri video, questo pasto non ci aiuta dal punto di vista energetico. La pasta che fa parte dei carboidrati ad alto indice glicemico, mangiata da sola, farà salire la glicemia richiedendo un intervento a livello ormonale.
L’ormone destinato al bilanciamento della glicemia è la famosa insulina, che svolge un lavoro di pulizia degli zuccheri (e non solo) dal sangue, andando a trasformarli in grasso, l’energia di scorta, specialmente nella zona addominale.
Già c’è un possibile danno estetico alla nostra linea, ma si aggiunge anche la sonnolenza post-prandiale che ci colpirà per il crollo improvviso di zuccheri, collegato a questa pulizia massiva di energia fatta dall’insulina.
La soluzione ottimale si può organizzare unendo dei carboidrati a basso indice glicemico come le verdure a una fonte proteica di origine animale o vegetale, vuoi del tonno, della bresaola e simili, o gli edamame, i bacelli di soia lessati, o altri legumi. L’obiettivo per evitare la sonnolenza e ricaricarsi di energie è comunque quello di mantenere bassa la glicemia nel sangue.
L’altra soluzione per un buon pasto è costituita da una porzione di frutta fresca mista, senza addizionarla di altri zuccheri che aumenterebbero l’indice glicemico.
Potremo così riprendere il nostro lavoro a mente lucida e arrivare a sera con ancora una buona scorta di energie per svolgere un buon allenamento.
In collaborazione con Volchem
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