La forza mentale è fondamentale per correre la mezza maratona
Per ogni obiettivo, ancor di più per la mezza maratona, oltre alla preparazione fisica è importante la forza mentale. Scopri di più.
Avendo come obiettivo la mezza maratona, oltre a gambe e cuore una parte su cui lavorare è la testa. In questo articolo di School of Running parleremo di goal setting, motivazione nonché la forza mentale che serve per arrivare all’obiettivo, ovvero tagliare il traguardo della nostra 21k, nel miglior modo possibile. Attenzione, dunque, ai vari consigli per allenare la nostra testa.
- La forza mentale
- Dialogo positivo
- Punti forti e debolezze
- Importanza della testa nei momenti pre-gara
La forza mentale
Generalmente si pensa che più è lunga la distanza più la determinazione sia importante. In realtà la componente mentale è fondamentale non solo sulle lunghe distanza, ma anche su quelle minori, compreso gli 800 m e i 400 m. La capacità di sostenere il corpo con un setting mentale solido può fare davvero la differenza.
Quando il setting mentale è vincente, quando determinazione e motivazione sono solide, la testa dà un supporto determinante al corpo in maniera spontanea. C’è chi nasce con una testa forte e chi la rinforza… allenandola.
È possibile farlo con due strumenti a nostra disposizione: la motivazione e il goal setting.
La motivazione
Deve essere innanzitutto interna: una grande forza propulsiva deve farci desiderare il raggiungimento del traguardo. Certo, a concorrere ci sono anche fattori esterni, quali il riconoscimento sociale, la medaglia… ma la motivazione personale interna ha una capacità di durare nel tempo maggiore. Ed è questo l’aspetto su cui lavorare.
È importante concentrarsi su sé stessi e sul perché si vuole raggiungere quell’obiettivo.
Il goal setting
Oltre appunto alla motivazione, conta porsi un obiettivo determinato e raggiungibile. Non deve essere sproporzionato rispetto alle nostre capacità, altrimenti si farà fatica a valutare l’andamento della preparazione e i progressi fatti. Questo potrebbe inficiare la motivazione, perché, al fallimento dell’obiettivo irraggiungibile, si tramuterebbe in frustrazione e crollerebbe.
Dialogo positivo
Per supportare motivazione e goal setting, il dialogo positivo con sé stessi può venirci in grande aiuto. L’incoraggiarsi, il darsi supporto emotivo anche attraverso le parole nei momenti di maggior difficoltà, è un percorso di consapevolezza molto importante. La tendenza spesso è opposta: si sminuiscono i propri traguardi, si è più critici. È vero che l’autocritica aiuta a modificare comportamenti non funzionali, ma quando si punta a obiettivi sfidanti e nuovi bisogna essere i primi tifosi di noi stessi.
Punti di forza e debolezze
Ciò che farà la differenza sarà il continuo ragionamento sui propri punti di forza e, soprattutto, sulle debolezze, perché è su queste ultime che si deve lavorare. Per esempio si può ragionare sulla tipologia di allenamenti che si patisce maggiormente e chiedersi il perché. La componente psicologica spesso frena e inibisce, per questo bisogna insistere. Come farlo? Imparando ad apprezzare i risultati positivi che arrivano proprio grazie a quegli allenamenti ‘ostici’ e visualizzando le situazioni di difficoltà che potrebbero presentarsi in gara, in modo da sapere come gestirle e superarle nel caso dovessero poi arrivare.
Importanza della testa nei momenti pre-gara
La testa, oltre che nel corso della preparazione, sarà fondamentale nel settare la routine pre-gara. Questa fase è solitamente quella in cui l’emotività si fa sentire e le incertezze sono sempre più intense. Perciò averne consapevolezza aiuta ad arrivare alla gara sapendo di essere nella miglior condizione possibile grazie al lavoro fatto, in termini di allenamenti, e ai sacrifici. Tutte le certezze date al proprio corpo in termine di preparazione sono direttamente proporzionali al minor livello di insicurezze provate.
In collaborazione con Volkswagen ID. Buzz e Cetilar. Grazie ad ASICS
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