Guida alla scelta della giacca invernale

Guida alla scelta della giacca invernale

Cristiano Guarco

Imparate a girare asciutti, al caldo e in pieno comfort nelle stagioni più fredde e umide dell’anno con i nostri migliori consigli.

26 Ottobre 2021

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Freddo e umido sono componenti inevitabili del riding autunnale e invernale. Di conseguenza una giacca impermeabile di qualità dovrebbe essere uno dei capi irrinunciabili di ogni biker che si rispetti.

Le opzioni sul mercato non mancano, con le giacche che possono essere raggruppate in due grandi famiglie: quelle più leggere, che portate piegate nel marsupio o nello zaino e che indossate quando inizia a piovere; quelle più pesanti che invece diventano un capo d’abbigliamento essenziale durante l’intera pedalata. La differenza sta essenzialmente nel livello di protezione e isolamento offerto.

Le giacche più protettive sono realizzate in genere con tessuto a tre strati: uno più esterno in nylon, uno intermedio traspirante e impermeabile, e una fodera interna generalmente testurizzata. Questa trama permette al tessuto di attirare l’umidità del corpo e trasportarla verso l’esterno, tenendo la pelle asciutta. Sono sempre più diffusi i design a 2,5 strati, un approccio più economico ma comunque efficace: rimangono gli stessi strati esterni e centrali, con un interno che invece è stampato, mancando la delicata membrana.

Il peso e l’ingombro non sono proprio contenuti, al contrario della prima categoria, quella delle giacche leggere. Il peso limitato è dovuto a caratteristiche essenziali, venendo a mancare le tasche e presentando un cappuccio minimale, per una semplice funzione protettiva nei confronti della pioggia e della neve. In sostanza manca la termoregolazione e tutta quella comodità che arriva dalla possibilità di riporre oggetti piccoli e leggeri, compreso lo smartphone.

Entrambi gli approcci condividono il cappuccio, in genere fissato in modo permanente – quindi non staccabile – e nel migliore dei casi indossabile sia al di sotto sia al di sopra del casco grazie a un design più evoluto.

La scelta dipende dagli obiettivi del biker, se desidera una protezione dall’umidità solo quando necessario, oppure se vuole rimanere comodo e mantenere una temperatura interna costante, un aspetto critico nelle uscite fredde e umide.

Esistono campi maschili e femminili, che condividono gli stessi materiali e caratteristiche, ma presentano ovviamente un taglio diverso: zona dei fianchi più ampio e un busto più corto per le seconde.

 

Tessuto

Un tessuto a due strati è composto da uno esterno incollato alla membrana impermeabile, di solito con una fodera a rete attaccata all’interno. In una a 2,5 strati la fodera è sostituita da un micro-strato, incollato o stampato sulla membrana impermeabile. La giacca con tessuto a tre strati invece ne ha un terzo attaccato alla membrana, con una trama aperta che aiuta ad assorbire l’umidità promuovendo la traspirazione.

 

Impermeabilità

La maggior parte delle giacche invernali è costruita con un tessuto laminato, formato da una membrana impermeabile/traspirante, inserita tra due strati o incollata all’interno di uno di essi.

La membrana è fondamentale nel mantenervi asciutti, fornendo anche quella traspirabilità che consente al sudore di essere allontanato dal corpo.

I materiali impiegati sono classificati per impermeabilità, con un valore accettabile che parte da 10.000 mm. Il tasso di traspirabilità invece è ottimale quando supera i 20.000 g/m2/24h.

 

 

Cappuccio

Una volta indossato, evita che l’acqua scorra lungo il collo aiutando a mantenere il calore del corpo. Ce ne sono di due tipi, da indossare sopra il casco o anche al di sotto. Quelli più evoluti presentano una coulisse regolabile sulla testa e sul mento per tenerli fermi in posizione, e un collo rialzato per fermare il vento, con comodo rivestimento felpato interno.

 

 

Zip e regolazioni

Le cerniere devono essere impermeabili (nastrate), con alcuni marchi che aggiungono una patta protettiva addizionale. L’efficacia è totale, con un unico difetto: possono impigliarsi nella cerniera. Dettagli da non trascurare sono i cosiddetti “garage”, in altre parole delle coperture minimali che proteggono gli estremi della zip, così come una zona felpata intorno al colletto, che le impedisce di graffiare il collo.

Le regolazioni e le chiusure su polsini, collo e vita sono invece più essenziali. L’obbiettivo è infatti quello di regolare il flusso d’aria della giacca. Per ridurre il peso e il costo sui modelli più essenziali e leggeri, le regolazioni con fascia in velcro sono sostituite da semplici elastici sugli orli. I modelli più evoluti presentano invece aperture strategiche al di sotto delle ascelle, nella zona frontale, e sulla schiena, per favorire la termoregolazione.

 

 

Tasche

Alcune giacche, almeno quelle di fascia più alta, presentano un buon numero di tasche. Da quelle laterali sui fianchi, per le chiavi, le barrette e il tubolare in microfibra, a una più grande posteriore per riporre ad esempio i documenti, o ancora quella sul petto per lo smartphone. Non è raro trovare giacche con ampie tasche frontali che, se lasciate parzialmente o completamente aperte, favoriscono la termoregolazione grazie all’interno in rete traspirante.

 

 

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