Scoprire la Valchiavenna in bicicletta
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Fin dai tempi dell’Impero Romano, Chiavenna, la località che dà il nome alla valle, è sempre stata un crocevia per i traffici commerciali e per i viandanti che transitavano in Italia provenendo dalla Germania, dall’Austria e dalla Svizzera. Chiavenna infatti vanta una posizione strategica: sulla confluenza delle strade che portano ai Passi dello Spluga e del Maloja. A testimonianza di ciò, esiste ancora la Via Spluga, l’antica via di transito di pellegrini, viaggiatori e commercianti, ora diventata un percorso trekking di 65 km che unisce Thusis, nei Grigioni, a Chiavenna.
Valchiavenna: 20 percorsi ciclabili
Il trekking sulla Via Spluga è solo una delle tante incredibili attività all’aria aperta che si possono praticare in Valchiavenna. Altre possibilità sono gli oltre 300 km di itinerari e i 20 percorsi ciclabili.
Già, la bici. Spostarsi in bicicletta in Valchiavenna è il modo migliore per scoprire le località della valle, attraversare paesaggi pazzeschi, respirare l’aria di montagna e apprezzare i vari prodotti tipici locali. Questo mezzo di trasporto è vissuto in tutte le sue sfumature: dai percorsi cicloturistici ai trail mountain bike, dalle strade per la bici da corsa a quelle per la gravel.
Ma c’è di più: si può arrivare a Chiavenna proprio grazie a un percorso ciclabile, quello che da Colico (Lago di Como) arriva in valle, toccando posti suggestivi come l’antico borgo di Piuro, le Cascate dell’Acquafraggia (già apprezzate da Leonardo da Vinci) e il suggestivo Palazzo Vertemate Franchi.
La salita del Passo dello Spluga
Oggi, partendo proprio da Chiavenna, ci concentreremo su uno degli itinerari ciclistici più noti, sia per i paesaggi mozzafiato che offre fino in Svizzera, sia per il suo sviluppo chilometrico importante. Stiamo parlando del Passo dello Spluga, la salita storica che da Chiavenna arriva al valico Svizzero dopo ben 30 km di salita.
Itinerario:
Chiavenna – S. Giacomo Filippo – Gallivaggio – Lirone – Cimanganda – Campodolcino – Pianazzo – Bivio per Madesimo – Teggiate – Boffalora – Stuetta – Montespluga – Passo dello Spluga
Dislivello: 1780 m
Pendenza media: 5,9%
Lasciata Chiavenna, si prende quota fino a raggiungere la piana di Campodolcino.
Qui è consigliata una sosta per vedere il ponte in pietra sul torrente Rabbiosa, testimonianza dell’antico sentiero romano che fin dal 16 d.C portava in Svizzera. Vale la pena visitare anche il Museo della Via Spluga e della Val San Giacomo (Mu.Vi.S), dove è allestita una galleria con i ritratti dei più importanti viaggiatori che hanno attraversato il passo dello Spluga.
Da Campodolcino partono i dieci tornanti della storica Strada del Donegani che portano a Pianazzo (lungo il percorso si può ammirare la cascata con i suoi 180 m di salto). Poco dopo si incontra il bivio che a destra conduce a Madesimo, mentre a sinistra dà inizio ai tornanti da dove si gode il panorama su tutta l’alta Vallespluga. Infine si arriva al lago artificiale di Montespluga e agli ultimi ripidi tornanti che raggiungono il Passo.
Gastronomia della Valchiavenna
Oltre allo sport, in Valchiavenna si possono degustare prodotti famosissimi e tipici della zona, come il Violino di Capra presidio slow food (una sorta di prosciutto prodotto dalla coscia e dalla spalla della capra), la Brisaola della Valchiavenna prodotta artigianalmente, il formaggio d’Alpe Bitto DOP, la torta Fioretto (una focaccia dolce fatta con il finocchietto selvatico) e gli gnocchetti della Valchiavenna, meglio conosciuti come Pizzoccheri.
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