La Coppa del Mondo di MTB in Val di Sole

A giugno si è disputata in Val di Sole la Coppa del Mondo di mtb, grazie a all’organizzazione impeccabile del Trentino. Rivivila con noi.

Anna Botton

Dal 14 al 16 giugno si è tenuta al Bike Park di Daolasa, in Val di Sole, la Coppa del Mondo di Mountain Bike. Noi di ENDU siamo stati lì a viverla da protagonisti. Con i nostri ospiti, andremo dietro le quinte dell’evento, dimostrando quanto questa regione, il Trentino, sia sul pezzo non solo per i professionisti, ma anche per gli amatori che vogliono vivere la bici in un luogo fatto apposta per loro.

Il Trentino, regione ideale

Il territorio del Trentino è in sinergia per l’organizzazione di eventi sportivi internazionali. L’obiettivo ancora più ambizioso per il futuro è di diventare un territorio che possa esprimere sempre meglio la connessione tra sport e natura. Aver ospitato in Val di Sole la Coppa del Mondo di MTB, unica tappa in Italia, significa essere sulla buona strada.
Più di 300 volontari hanno contribuito alla realizzazione di queste giornate ricche di sport, adrenalina e grande passione.

Il Bike Park di Daosala è l’attrattiva del luogo per gli amanti delle due ruote, amatori e non. Le piste, infatti, sono aperte tutto l’anno e presentano percorsi di tutti i tipi, dai più percorribili a tracciati mitici, come la famosa Black Snake.

La Black Snake

La Black Snake è la pista per il downhill, chiamata così per le numerose radici che fuoriescono lungo il percorso. La storia narra che un rider la notte sognava serpenti neri che poi in realtà erano le radici che ritrovava lungo il percorso. Una discesa che oltre a fisicità richiede tecnica: non suscita solo adrenalina, ma anche timore. La pista cambia sempre e bisogna essere pronti e pronte a ogni situazione.

Preparazione

Quest’anno la pioggia ha alzato ulteriormente il livello di difficoltà provocando maggior instabilità e cadute. Terra, bosco, bici, velocità: sono tutti elementi che confliggono tra loro. Per questo è meglio partire sempre con una buona manutenzione della propria bicicletta.

Manutenzione

Nel downhill, soprattutto in una Coppa del Mondo, gli atleti sanno adattarsi alle varie condizioni. Ciò che però può fare la differenza è settare e pulire la bici al meglio. In ogni caso, sono le condizioni della pista a essere determinanti. Durante i vari passaggi delle gare, infatti, la pista viene erosa considerevolmente e per questo gli addetti ai lavori devono verificare che non ci siano situazioni che diventano troppo pericolose.

Il lavoro mentale

Il downhill, infatti, è una disciplina tecnica e ‘mentale’ più che fisica. Prima della partenza, bisogna ripassare a mente la pista per conoscere ogni sasso e radice, perché quando si arriva sulla pista, le cose capitano così velocemente che non si ha il tempo di pensare.

Simone Deromedis – campione di ski cross – ci ha raccontato degli esercizi di visualizzazione che gli atleti usano fare: nella mente si visiona la pista, gli ostacoli, i punti ciechi, le traiettorie da prendere simulando il percorso. È un aspetto che si allena anche con l’aiuto di un mental coach.


In collaborazione con Trentino. Grazie a Simone Deromedis

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