Il DPCM del 18 ottobre 2020 non ferma l’endurance

Il DPCM del 18 ottobre 2020 non ferma l'endurance

Andrea Toso

il DPCM del 18 ottobre 2020 non riguarda gli sport di endurance, lo stop riguarda solamente gli sport di contatto, per cui proseguiamo l’allenamento per le prossime competizioni in calendario.

19 Ottobre 2020

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“Lo svolgimento dello sport di contatto, come individuati con provvedimento del Ministero dello Sport, è consentito nei limiti di cui alla lettera e). L’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni. Sono altresì sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale”

Sono circa le 21:40 quando durante la conferenza stampa il Premier Giuseppe Conte annuncia lo “STOP a tutte le gare e competizioni” amatoriali, dopo aver parlato di sport di contatto, notizia che senza precisazioni ha messo in allarme tutto il mondo dello sport.

In quel momento non era stato ancora pubblicati il DPCM datato 18 ottobre 2020, che viene diffuso solo all’una di notte. Stamattina andando ad indagare su questa modifica della possibilità di svolgimento dell’attività sportiva, si è invece capito che la limitazione sia mirata ai soli sport di contatto amatoriali, quindi lo sport di endurance rimane legale sia nella pratica amatoriale che nelle competizioni a venire.

Per gli amanti dell’endurance è quindi possibile tirare un sospiro di sollievo, proseguendo nelle cautele già richieste: mascherina a portata di mano (non necessariamente indossata durante l’attività!) da usare in caso di pause o assembramenti involontari, nelle partenze delle competizioni ufficiali e non, così da ridurre al minimo i rischi di contagio. Aggiungiamo l’uso necessario del buonsenso, se si fosse raffreddati o non ci si sentisse proprio in forma attendiamo un paio di giorni per allenarci, così da valutare lo stato di salute e non rischiare l’accentuarsi di sintomi che possano preoccupare e portare al tampone.

Orfani del calcetto o basket, degli sport “di contatto”, ci sarà forse un aumento di runners improvvisati nei percorsi abituali, aiutiamo la diffusione della cultura dell’endurance così da far crescere ancora il movimento

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