Deejay 100… una cannonata

Deejay 100… una cannonata

Fabio Lazzarini

Ancora una volta Deejay 100, la gran fondo di Milano

23 Settembre 2019

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Ancora una volta Deejay 100, la gran fondo di Milano, la gran fondo metropolitana che non risparmia emozioni e che, per chi vuole stare davanti, è una fonte di adrenalina dall’inzio alla fine perché a Milano, quel giorno, se vuoi, puoi andare a “cannone” dallo start all’arrivo. Ed è così che l’interpretano un buon numero di ciclisti milanesi e non solo, ciclisti da pianura con le gambe muscolose che allenano il colpo d’occhio nel traffico e che non hanno vita facile alle “solite” gran fondo che non risparmiano sul dislivello. Quegli stessi ciclisti che si si sono schierati il più avanti possibile alla partenza e che hanno cercato di guadagnare la migliore posizione possibile fin dall’inizio perché si sa… se non stai davanti rischi il buco e l’elastico (N.d.R: effetto noto ai ciclisti per il quale chi è in fondo al gruppo fatica maggiormente a non staccarsi). Non solo per loro, ma per tutti i corridori presenti, l’emozione era alta domenica mattina all’alba quando le griglie si sono riempite e in prima fila, i volti noti dei social media, scattavano foto attendendo di lasciare spazio ai watt.

Alla partenza, l’auto che doveva condurre a andatura controllata il gruppo per un km e mezzo non ha avuto vita facile, le gambe dei corridori non si tenevano e quando l’autista ha accelerato non si è scrollato subito il gruppo.
Da li in poi scatti, gruppo allungato e pancia del gruppo ma anche tante, tante, tante rotonde che obbligavano chi volesse stare davanti a tirare fuori il meglio delle proprie doti nella guida, ma anche il peggio perché si, qualcuno ha esagerato, voleva passare dove non si poteva, e magari è passato, ma alle volte ha obbligato altri corridori a prendere rischi eccessivi, cosa stupida in un contesto amatoriale.

In ogni caso il gruppo è andato sparato come una palla di cannone dallo start alla finish line con alcuni coraggiosi che hanno tentato la fuga più volte con accelerazioni da 50 km orari ma con anche qualcuno disposto a andare a riprenderli. Il primo gruppo all’arrivo era composto da un centinaio di corridori che sono stati regolati da Antonio Mostaccioli del GS Arredamenti Berutti Alba. Dietro a lui i sogni e le prestazioni eccellenti di una moltitudine di ciclisti di ogni livello ma con il gran coraggio di schierarsi al via in una giornata dove il rischio di bagnarsi era alto ma si sa… la fortuna bacia gli audaci.

Tirando le somme una bella gran fondo, emozionante, ben organizzata, metropolitana e condita da buona musica. Da tirare però ci sono anche le orecchie di chi in sella si è comportato in modo azzardato per prendere una scia o una traiettoria buona, corridori quasi sempre poco esperti e non da prime file, probabilmente fuori giri, che hanno rischiato di cadere o, peggio, far cadere chi era li a divertirsi con loro. I ristori lungo il percorso, ben due su 100km, lasciano capire che questa non è una giornata solo per chi ama competere, ma anche per chi ama la bici per andare nelle belle campagne lombarde ed è li che vedremo arrivare tanti nuovi appassionati nei prossimi anni.

Photo @6stili

 

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commenti

La prima volta che partecipo, mi sono divertito tantissimo!!!

Marco Perino - 2019-10-08 19:11:19

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