Ciclocross e territorio: la grande sfida di “Silvelle ‘19”

Ciclocross e territorio: la grande sfida di “Silvelle ‘19”

Redazione ENDU

La rassegna continentale si pone come obiettivo la valorizzazione del ciclocross in Italia, che sta ottenendo sempre più consensi, e allo stesso tempo la promozione del turismo sostenibile

8 Novembre 2019

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Per il movimento ciclocrossistico italiano, i Campionati Europei di Silvelle di Trebaseleghe (PD), in programma sabato e domenica 9 e 10 Novembre, rappresentano molto di più di un semplice spettacolo sportivo. La disciplina ha infatti intrapreso in Italia un percorso di riscoperta, iniziato diversi anni fa, che la sta portando a livelli sempre più vicini all’eccellenza, in termini di numeri e adesioni. In questo senso, l’organizzazione di un evento dell’importanza di un Campionato Europeo – di cui si è fatto carico un sodalizio di grandi tradizioni come la “Silvellese” – rappresenta un ulteriore step in avanti. 

I giovani stanno iniziando a scoprire il ciclocross, grazie a quella sua componente ludica che altre specialità non possiedono. Nello scorso weekend, le prove di Jesolo e Osoppo hanno registrato circa 800 iscritti, mentre per il Campionato Italiano di Schio sono già più di 1000 ad essersi registrati. Su tutto il territorio gli organizzatori si impegnano ad organizzare circuiti regionali per far correre i ragazzi, seguendo il modello delle prove storiche come Silvelle.

Belgio e Olanda sono probabilmente irraggiungibili in termini di numeri e richiamo mediatico. D’altronde, nei Paesi del Benelux il ciclocross è sport nazionale, ma è significativo il fatto che il Campionato Europeo di Silvelle consegua un record di iscrizioni per le competizioni master (400 iscritti). “Che questo record sia avvenuto in Italia ci mostra quanti appassionati ci siano nel nostro Paese e quanto i Master stranieri considerino l’Italia”, spiega Paolo Garniga, Presidente della Commissione Fuoristrada per la Federazione Ciclistica Italiana.

Un ruolo cruciale nella crescita di questa specialità l’ha avuto Silvelle, che dal 1979 è in prima fila nell’organizzazione di eventi di spessore internazionale. “Un Campionato Europeo come quello di Silvelle non può che essere un valore aggiunto per la crescita della disciplina – continua Garniga – Poter ammirare dal vivo atleti come Van der Poel è qualcosa di straordinario. Il ciclocross, poi, è adrenalina pura: i ragazzini si divertono a sguazzare nel fango e non sono esposti ai rischi della strada quando piove. Si preannuncia un weekend destinato a restare nella memoria di giovani e adulti”.

Un altro concetto che pian piano comincia a farsi largo è quello della multidisciplinarietà. Da Peter Sagan a Matteo Trentin, passando per Mathieu Van der Poel che del ciclocross è una star, sono tutti corridori che, grazie anche alle competenze tecniche assimilate su fango e prati, sono riusciti poi ad affermarsi come grandi campioni su strada: “È importante far capire che il ciclocross ormai non è più un’attività soltanto complementare, ma una specialità che dal punto di vista tecnico può aiutare moltissimo, anche per un futuro su strada – conclude Garniga – È una vera e propria palestra, le competenze che acquisisci da bambino nel fuoristrada poi ti rimangono per tutta la vita”.

Tuttavia, i Campionati Europei di Silvelle non hanno come unico obiettivo la valorizzazione del movimento crossistico italiano, ma anche la promozione del turismo sostenibile. Silvelle di Trebaseleghe beneficia di una posizione strategica che permette di raggiungere rapidamente le più affascinanti città d’arte, da Padova a Venezia, da Treviso ad Asolo. Inoltre gli appassionati del ciclismo fuoristrada potranno andare alla scoperta del Veneto rurale che regala ai visitatori scenari di insospettabile fascino, da visitare utilizzando le grandi direttrici ciclopedonali che caratterizzano il territorio.
Molte realtà del territorio, oltre a numerose altre importanti aziende del mercato ciclo e non solo, hanno creduto nel progetto “Silvelle ‘19”, a partire dalla società belga di assicurazione AG Insurance e la W&P Cementi, società italiana di cementi e leganti. Un importante contributo è stato offerto anche la padovana Lavor Metal (lavorazione dei metalli), Kemichal (azienda di Trebaseleghe che da oltre 50 anni produce vernici e coloranti per il legno), Arredo3 (azienda di cucine di Scorzè), Everest (trattamenti tessili per il comparto fashion), S2 Truck Service (azienda trevigiana specializzata in calcestruzzo), ma anche da marchi abituati ad investire nel mondo del ciclismo come Mapei e Selle Italia. Tra i fornitori ufficiali, da ricordare Ricola (caramelle e tisane), Ponte (vini) e San Benedetto (acque minerali), oltre a Grafica Veneta e Jonny Mole.

 

Foto. La popolarità del ciclocross sta rapidamente crescendo in Italia. (Credits: Bettini Photo). Clicca sull’imagine per scaricarla.

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