Le basi del nuoto a dorso
Il dorso sembra uno stile facile perché non c’è il problema della respirazione, in realtà è molto complicato e nello stesso tempo… stylosissimo. Il nostro Luca Sacchi ci spiega come approcciarlo.
Il dorso è uno stile che ha avuto negli ultimi anni molte evoluzioni. Basta vedere il video della finale Olimpica di Seoul del 1988 (dove ne sono successe di ogni) per rendersene conto.
Noi però andiamo ad analizzare la tecnica di base, senza artifici, quella che ci consente una nuotata serena ed efficace.
Come una lezione di anatomia, partiamo dall’alto verso il basso per analizzare i vari focus della nuotata:
- la testa deve essere alta e morbida, mento rivolto verso il soffitto in modo da alzare di conseguenza anche il bacino
- spalle morbide per permettere una circonduzione delle braccia efficace
- core ben solido per dare stabilità alla nuotata
- gambata morbida e completa, che parte dal gluteo e stabilizza tutto il movimento del tronco
Infine soffermiamoci sulla respirazione e sulla direzione da tenere, visto che il dorso è uno stile che procede all’indietro.
La respirazione deve essere regolare e cadenzata, inspirando con un braccio ed espirando con l’altro.
Per la direzione dobbiamo prendere dei punti di riferimento: indoor è sufficiente il soffitto; outdoor controlliamo la corsia con la coda dell’occhio.
Anche le bandierine in piscina ci sono d’aiuto, soprattutto per la virata: da quel momento in poi mancano 5 metri!
In collaborazione con Volkswagen California Beach
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