E Bike: Consigli per gli acquisti e per il setup
Che taglia di telaio dovrei scegliere?
Tutto quel peso collocato in basso sulla bici – tra motore e batteria – significa le e-bike sono molto più stabili delle loro controparti a propulsione esclusivamente umana. Così diventa meno importante cercare la stabilità attraverso la lunghezza del telaio e una geometria rilassata, in base ai trend attuali (bici “bassa, lunga e aperta”). Questo non significa che dovete sempre scegliere una taglia in meno della vostra, ma se per altezza e morfologia vi collocate tra due misure – ad esempio tra M e L – vale la pena considerare l’opzione più piccola. Come sempre, la cosa migliore da fare è provare una e-bike prima di comprarla, quindi informatevi sulle giornate di test organizzate dai vari marchi e sulle bici a noleggio disponibili presso molti negozianti.
Sono necessari componenti specifici per e-bike?
Man mano che le e-bike diventano sempre più popolari e diffuse, i marchi reagiscono rapidamente per sviluppare prodotti specifici per far fronte alle diverse necessità degli utilizzatori finali. In molti casi sono una perdita di tempo, in altri sono opzioni da prendere seriamente in considerazione se non sono già montati di serie sulla vostra bici.
Ad esempio, le forcelle della serie 36 di Fox specifiche per e-bike utilizzano un tubo sterzo e steli più spessi per resistere al meglio ai carichi maggiori. Invece i freni SRAM Guide RE sfruttano una pinza a quattro pistoni di derivazione gravity per una potenza di frenata superiore. Non mancano inoltre rotori di diametro superiore – fino a 220 mm – per far fronte alla massa più importante delle e-bike. Una sella come Canyon SD:ON, con naso piatto e un’ampia coda rialzata, offre il giusto supporto per spingere forte sui pedali sulle salite più ripide. Pensate anche agli pneumatici con carcassa rinforzata, e ruote più solide, dai cerchi ai raggi passando per i mozzi con cuscinetti e ruota libera più robusti.
Cercate componenti che offrono il miglior rapporto qualità / prezzo e durata invece del risparmio di peso o il fattore “bellezza”, perché le e-bike tendono letteralmente a “masticare” i materiali consumabili – trasmissione compresa – più velocemente delle biciclette tradizionali.
Quali pneumatici usare?
Ci soffermiamo su uno dei componenti più critici su una e-bike, soprattutto quelle a vocazione ludica e discesistica.
Se state cercando di andare il più lontano possibile da una singola carica della batteria, scegliete un battistrada scorrevole con una mescola più dura al posteriore. Per la massima aderenza, una mescola più morbida davanti e una intermedia dietro, con una carcassa a doppio strato (2-ply, di derivazione gravity), ha molto senso anche se ne risentirà la durata della batteria, prediligendo il grip alla scorrevolezza. Per un pacchetto realmente a tutto tondo, è meglio montare uno pneumatico con tassellatura aggressiva e mescola morbida all’anteriore e una più scorrevole e dura al posteriore. Assicuratevi inoltre di controllare la pressione delle gomme prima di ogni giro: tra 1,4 e 1,7 bar a seconda delle condizioni del terreno e del peso del biker per la maggior parte degli pneumatici moderni da 2,4-2,5” con carcasse rinforzate, settando sempre l’anteriore più morbido del posteriore.
Pedali clipless o flat?
I pedali flat permettono di mettere rapidamente il piede a terra quando la bici inizia a perdere aderenza, e spesso aiutano a sentirsi più sicuri e tranquilli sulla bici. Ma c’è una scuola di pensiero che consiglia di pedalare con pedali clipless su una e-bike, per due semplici motivi.
In primo luogo, quando vi trovate di fronte a salite più tecniche, i pedali a sgancio rapido vi permettono di essere realmente solidali con la bici trasmettendo – e gestendo con precisione, da agganciati – tutta la potenza a terra. Inoltre è più facile sollevare l’anteriore della e-bike per superare un ostacolo in salita, come una roccia o una radice. In secondo luogo, è anche più facile saltare sulle asperità del sentiero, soprattutto se sono grandi e/o si sta andando veloci.
È vero, la tecnica di guida impone che queste manovre si eseguano anche da sganciati, ma non è così semplice con un mezzo dalla massa notevolmente superiore a una MTB tradizionale.
Come mettere a punto le sospensioni?
Le sospensioni delle e-bike non hanno bisogno di essere così stabili sotto i carichi della pedalata come nelle bici non assistite. Perché? Semplice, non si sta cercando di minimizzare l’energia sprecata con l’ondeggiamento (il fenomeno chiamato “bobbing”), c’è il motore che compensa per questo. Ovviamente serve mettere a punto le sospensioni al fine di ottenere un rendimento equilibrato, in pedalata e in discesa, quando è fondamentale assorbire e gestire gli urti. L’obiettivo principale è che, soprattutto la sospensione posteriore, sia la più attiva possibile. Si parte riducendo leggermente lo smorzamento in compressione alle basse velocità per consentire al retrotreno di seguire meglio il terreno. Facendo un ulteriore passo in avanti, si può passare a un ammortizzatore a molla, per la fluidità e sensibilità extra che regalano, oltre a gestire in modo migliore lunghe discese percorse su bici più pesanti rispetto ad analoghi modelli ad aria. Potete anche pensare di far mettere a punto il vostro ammortizzatore – e la vostra forcella – per un rendimento ottimizzato secondo il vostro peso e stile di guida.
In copertina Specialized Turbo Levo
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