Conquer 100 Ridefinire l’impossibile
Conquer 100 il nome della sfida epica, “ridefinire l’impossibile” il motto di James Lawrence, the Iron Cowboy.
Nel 2015 aveva stupito il mondo concludendo 50 distanze Ironman in 50 giorni consecutivi, uno per Stato degli USA.
Nella notte italiana ha concluso la nuova impresa Conquer 100, 100 distanze Ironman in 100 giorni, percorse tutte “attorno” casa.
Ho scoperto Iron Cowboy attraverso i social durante la prima impresa datata 2015 dei 50 Ironman nei 50 Stati USA, ed ho avuto l’occasione di intervistarlo di persona in Italia nel tour promozionale successivo, ed è stato poi ospite nelle dirette Apericall durante il lockdown del 2020, raccontandoci la preparazione del nuovo evento.
James Lawrence non spreca parole: se dice che farà una sfida la affronta e la porta a termine, nonostante le difficoltà e così ha fatto per Conquer 100!
Questa volta anche una caduta in bici il 28 aprile, poco dopo la metà dell’impresa!
Nel racconto della preparazione della prima grande sfida 50×50, la sfida itinerante negli USA, ci raccontò che aveva programmato un allenamento per portare il proprio fisico ad affrontare qualcosa come 10 Ironman, e poi il corpo si sarebbe adeguato…
Iron Cowboy James è un ex lottatore greca romana, con un fisico brevilineo e muscoloso da wrestler, l’opposto di quello che pensiamo sia la necessità per un triathleta, sebbene abbia partecipato a diverse gare conquistando anche finali mondiali di categoria.
Originario di Calgary, Alberta in Canada si è poi trasferito nello Utah, Stato in cui ha celebrato la sua ultima impresa, Conquer 100.
Dal primo marzo James Lawrence è partito ogni giorno nuotando 3800 m in piscina scoperta (talvolta sotto pioggia o neve), per poi andare a casa, cambiarsi, fare colazione e partire per i 180 km di bicicletta terminati i quali lo attendeva una maratona, spendendo una quantità di calorie impensabile. Durante il primo evento itinerante la previsione iniziale era di circa 10mila kcal quotidiane, diventate dopo poco più di una settimana oltre 12mila, perché lo staff, capitanato dalla moglie Sunny, ha notato che stava dimagrendo.
I racconti della moglie lo riportavano addormentarsi mentre cenava!
Tornando a Conquer 100, Iron Cowboy ha veicolato questa impresa per raccogliere fondi, oltre 250 mila dollari, per diversi enti benefici, come aveva già fatto per il 50×50 per la ricerca sull’obesità, vendendo pettorali per partecipare alle maratone.
I ritmi ovviamente non sono mai stati quelli di una gara, e nemmeno le transizioni, ma stabilire nuovi limiti umani è l’obiettivo di James Lawrence: limiti fisici quanto mentali.
Per tutti noi “umani” la preparazione di un singolo evento, un Ironman, una maratona, una granfondo di bicicletta o nuoto, è un viaggio che coinvolge corpo e anima per mesi, e sappiamo quanto impegno comporti, quanta forza di volontà.
La forza di volontà di James Lawrence è andata oltre, diventando tutt’uno con il proprio fisico, arrivando a settare nuovi standard umani.
L’ultima curiosità su James Lawrence: dopo la prima impresa si è sottoposto a esami per controllare l’integrità fisica, con body scan e risonanze magnetiche per valutare lo stato di ossa e cartilagini, tendini e muscoli. La sua grossa muscolatura lo ha protetto, rendendo possibile 6 anni fa 2100 km di corsa/camminata, e nel 2021 ben 4200, giusto a ricordare che pesare poco non è sempre un obiettivo giustificato nello sport endurance.
Attendiamo il risultato degli esami dopo questi 100 incredibili Ironman…
Well done James!
Poi James Lawrence ha completato anche la giornata 101, perché ha voluto farci sapere che One More è sempre possibile…
Immagini da Facebook.
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