Come affrontare gli inconvenienti in una gara di triathlon
Una gara di triathlon può durare dall’ora di uno sprint a ore e ore di un Ironman. Capiamo bene che, in una gara dalla lunga durata, inconvenienti e imprevisti sono dietro l’angolo. In questo articolo vogliamo dare una serie di consigli su come affrontare i più diffusi. Pronti?
Gli inconvenienti più diffusi di una gara di triathlon
Per comodità, abbiamo suddiviso gli inconvenienti più diffusi per frazioni (comprese le transizioni!).
Frazione nuoto
- Si rompe la cuffia pochi istanti prima della partenza, magari mentre stiamo per indossarla.
Andare dal giudice di gara e avvisare del problema: l’organizzatore sicuramente dispone di altre cuffie disponibili o comunque il giudice prenderà nota. - Si rompono gli occhialini prima della partenza.
Premunirsi di averne sempre un paio a disposizione. In extremis, chiedere agli organizzatori o a qualche altro partecipante.
- Durante lo start in acqua entra acqua negli occhialini.
Posizionare preventivamente gli occhialini sotto la cuffia affinché siano più stabili. Ma se dovesse comunque succedere, girarsi a dorso, alzare l’occhialino dal viso così da togliere l’acqua, dopodiché rimettersi a nuotare a stile. - Apertura inaspettata della muta in partenza o durante la frazione di nuoto.
Girarsi a dorso e portare la cerniera in posizione, chiudendo bene il velcro. - Puntura di una medusa.
Non farsi prendere dal panico: continuare a nuotare e, all’uscita dall’acqua, cercare di portarsi sotto un getto d’acqua dolce in modo da diluire le tossine rilasciate dai tentacoli.
T1: transizione nuoto-bici
- Non riuscire a trovare la propria postazione in zona cambio.
Rimanere calmi e cercare i riferimenti presi prima della partenza (farlo sempre preventivamente, in modo da facilitare il riconoscimento della propria bici o casco o scarpe). Un esempio può essere un cartellone pubblicitario, un albero o un edificio, magari proprio davanti alla propria postazione. - Dimenticarsi di indossare il numero.
Fermarsi immediatamente in zona cambio, appoggiare la bici a terra e indossare il numero senza ostacolare altri concorrenti. - Rottura di una tacchetta prima di salire in bici.
Tornare alla propria postazione e affrontare la frazione in bici con le scarpe da corsa. Non è la soluzione migliore, ma almeno si può proseguire la gara.
Frazione bici
- Foratura del copertoncino o del tubolare.
Utilizzare un kit di riparazione istantaneo posizionato in precedenza sul telaio o sotto la sella. Se, come a volte capita, non si riesce a riparare, bisogna avere una camera d’aria con bomboletta CO2, con relativo raccordo e ferri per sostituirla, oppure il tubolare di scorta (ma qui occorre avere ottime capacità meccaniche…) - Svitamento della prolunghe.
La scrupolosità insegna di mettere nel borsino sottosella una brugola del 3 per stringere un’eventuale vite allentata o un deragliatore che crea problemi al nostro cambio (o addirittura sistemare la sella che può scivolare per le buche se il fondo stradale e accidentato). - Perdere una barretta mentre si cerca di alimentarsi.
Aspettare l’eventuale ristoro dove si possono trovare gel o barrette. Se non sono presenti ristori significa che la frazione è breve e che possiamo focalizzarci solo sull’idratazione, molto più importante in un una gara breve. Se perdiamo la borraccia per una buca, fermarsi assolutamente al ristoro successivo: la disidratazione compromette la prestazione.
T2: transizione bici-corsa
- Impossibilità di sfilarsi le scarpe prima della dismount line.
Pena la squalifica, tenere le scarpe da bici e correre con quelle.
- Crampi nell’indossare le scarpe da corsa.
Allungare il quadricipite (solitamente è quello il muscolo che subisce i crampi dopo la frazione di bici). Per evitare questa spiacevole situazione, può essere utile sedersi a terra per indossare le scarpe.
Frazione corsa
- Crampi.
Rimanere calmi e cercare di allungare la catena muscolare interessata. Se i crampi sono molto intensi sarebbe meglio sedersi a terra e allungarsi in avanti cercando di raggiungere caviglie o punte dei piedi. Nel caso del quadricipite, fermarsi e portare il piede dietro al gluteo, allungare 4-5 secondi e cercare di rilassare il muscolo. - Dolori addominali.
La posizione ‘chiusa’ della bici può far contrarre il diaframma. Fermarsi, estendere il busto e le braccia all’indietro in modo da allungare la parete addominale e respirare profondamente, portando fuori l’addome durante l’inspirazione.
Se vuoi approfondire il tema della strategia di gara, puoi leggere Come affrontare una gara di triathlon: 6 consigli utili.
Credits cover: Eco Sustainable Packaging
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