Come scegliere la prima Mountain Bike: consigli utili

Come scegliere la prima Mountain Bike: consigli utili

Cristiano Guarco

Tutte le cose che dovete sapere quando acquistate la vostra prima Mountain Bike. Quanto spendere? Quali sospensioni scegliere? La misura delle ruote, i rapporti del cambio… e tanti altri consigli utili!

9 Febbraio 2022

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L’acquisto della vostra prima Mountain Bike può sembrare un affare complesso, con un’enorme varietà di biciclette a una gamma di prezzi incredibilmente ampia. Anche se è possibile spendere migliaia di euro, non c’è davvero bisogno di svuotare il vostro conto in banca per uscire a pedalare sulle colline dietro casa, ma ci sono alcune aspetti chiave che dovete conoscere per essere sicuri di ottenere il massimo dal vostro investimento.

 

Quanto spendere?

Anche se è possibile ottenere un qualcosa che assomiglia a una vera mountain bike a partire da 300 euro, a questo prezzo una bici non è semplicemente all’altezza di un vero utilizzo in fuoristrada. Avrà un telaio non sufficientemente robusto, in alluminio troppo leggero o in acciaio troppo pesante, accompagnato da componenti di scarsa qualità. L’insieme sarà adeguato alle strade cittadine e alle facili sterrate nei parchi, ma non durerà molto a lungo se porterete la bici su terreni più impegnativi. Vale la pena investire più soldi per le vostre tranquillità e incolumità, oltra a garantirvi un’esperienza più soddisfacente: l’ultima cosa che volete è che la vostra bici si rompa a chilometri di distanza dalla civiltà.

Riteniamo che dovreste davvero mettere in preventivo almeno 600 euro. Avrete la garanzia di una MTB che può affrontare tutti i terreni, tranne quelli più estremi, senza cadere a pezzi dopo un paio di uscite. Spendere di più significa anche che la bici sarà più leggera, rendendo molto più facile conquistare le salite. Alzando il budget a 1.000 euro si acquisterà una mountain bike generalmente ben allestita e progettata, pensata per un utilizzo prevalentemente off-road. Spingendo l’investimento ancora più in alto si otterrà in primo luogo un risparmio di peso superiore, a seguire una trasmissione più efficiente con più rapporti, e componenti di qualità superiore. Tutto questo ci porta al prossimo aspetto da considerare.

 

Quante e quali sospensioni?

La maggior parte delle MTB nella prima fascia di prezzo avrà una sospensione anteriore. Questo tipo di bici si chiama hardtail, o front suspended, e sfrutta una forcella ammortizzata all’avantreno con un’escursione comunemente compresa tra 80 e 120 mm. La forcella sarà sempre più leggera, più facilmente regolabile, e soprattutto più performante man mano che si spende di più. Una sospensione anteriore aiuta davvero ad affrontare i terreni accidentati, permettendo di guidare con maggiore controllo e comfort più a lungo. In questa fascia di prezzo, la quantità di corsa disponibile non è tanto importante quanto la qualità del controllo offerto dall’idraulica. Una forcella dura, poco scorrevole, rumorosa e pesante è comune sulle bici più economiche, e per assurdo può rappresentare uno svantaggio quando si tratta di mantenere il controllo, sebbene prometta il contrario.

Se avete intenzione di usare la vostra MTB per lo più sui sentieri più scorrevoli o avete un budget molto limitato, allora una bici completamente rigida – senza alcuna sospensione – può avere molto senso. Potrebbe sembrare un limite, ma le forcelle ammortizzate più economiche sono spesso pesanti e non si comportano particolarmente bene, anche se negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi in avanti. Una forcella rigida ben fatta sarà molto più leggera e anche meno costosa, il che significa più soldi per il produttore da spendere altrove sulla bici. Decisamente meglio una moderna bici da gravel, equipaggiata con pneumatici tubeless di ampia sezione, per un utilizzo non specialistico off-road.

Dovreste probabilmente evitare qualsiasi design full suspended – biammortizzata – nella fascia d’ingresso sul mercato. Ci sono un sacco di bici sul mercato che sembrano funzionare, ma è molto probabile che la scarsa cura riposta nel design, e nella scelta di materiali e componenti, portino a una mountain bike molto pesante e incontrollabile sugli ostacoli del terreno, rappresentando un ostacolo e non aiuto quando il gioco si fa duro. Come regola, se volete una MTB biammortizzata che sia all’altezza della situazione, dovreste preventivare almeno 1.500 euro. Anche se ci sono alcune buone bici economiche disponibili per meno di quella cifra, sono poche e soffrono ancora di significative penalità in termini di peso ed efficienza.

 

Quale taglia?

La maggior parte dei produttori fornirà una guida alle taglie con la lunghezza del tubo sella espressa in pollici accompagnata dalla designazione del telaio – ad esempio Medium o Large – che si riferisce anche all’altezza del ciclista. Questo è certamente un buon punto di partenza, ma non possiamo sottolineare mai abbastanza quanto sia importante provare se la bici veste su misura per voi. Un negozio locale ben fornito e dall’elevata professionalità è di grande aiuto, accompagnandovi nel processo di scelta e rispondendo a ogni vostro dubbio o domanda. L’obiettivo è in genere quello di prediligere la bici della giusta misura per la vostra altezza, mantenendo abbastanza Standover – lo spazio tra il vostro cavallo e la parte superiore del telaio quando siete in bici sopra di esso con entrambi i piedi sul pavimento – per consentire di salire e scendere facilmente e velocemente.

Un telaio troppo grande può portare a una posizione di guida allungata e scomoda, mentre uno troppo piccolo vi lascerà al contrario rannicchiati, oltre a rendere la bici troppo nervosa durante la guida e non consentire una posizione di pedalata efficiente. È possibile sperimentare con i componenti del cockpit – o ponte di comando – come la lunghezza dell’attacco manubrio e la larghezza della piega per arrivare alla giusta messa a punto, ma partire con il giusto dimensionamento del telaio vi salverà da un sacco di mal di testa lungo il percorso di perfezionamento della posizione in sella. Un giro di prova può essere prezioso in questo caso, quindi se potete partecipare a una giornata demo organizzata dal negozio, o noleggiare una bici test, non lasciatevi sfuggire l’occasione!

 

Quale dimensione delle ruote?

Questo è un argomento caldo nel mondo della mountain bike, capace di scatenare opinioni forti e contrastanti tra gli appassionati. Il nostro obiettivo è però un altro, aiutarvi nella scelta della vostra prima mountain bike, non fare filosofia spicciola più adatta ai commenti strappa like sui social network.

Una volta, tutte le mountain bike avevano ruote da 26 pollici, utilizzate con pneumatici da circa 1,8-2,5” di sezione.

Poi sono arrivate le ruote da 29”, il cui diametro superiore si diceva avesse una maggiore capacità di “spianare” gli ostacoli, oltre a essere meno propense a “cadere” negli avvallamenti del sentiero. Quindi, in teoria, sarebbe stato mantenuto lo slancio sui terreni più accidentati. Lo svantaggio è che la ruota e lo pneumatico sono inevitabilmente più pesanti.

Questo ha portato allo sviluppo delle ruote da 27,5”, che sono basate sul vecchio standard delle bici da turismo 650b e spesso sono indicate come tali. Così come le 29er sono in realtà 28” che prendono un altro nome per non essere confuse con le sorelle da strada con cui condividono il diametro del cerchio. L’obiettivo della misura intermedia da 27,5” era di fornire una ruota senza tutto il peso extra di una 29” ma con prestazioni superiori rispetto a quella da 26”, diventando rapidamente la dimensione più comune sulle nuove mountain bike in quasi tutte le fasce di prezzo.

Gli anni passano, e al giorno d’oggi la ruota da 26” si trova solo sulle bici ibride più economiche. Le 29er dominano il mercato, grazie anche alla naturale evoluzione di materiali e geometrie delle bici, oltre al fatto che spesso una ruota anteriore più grande può aiutare a mascherare la mancanza di sensibilità della forcella, oltre a fornire a una superiore stabilità e aderenza. Alcuni si lamentano che le ruote grandi possono sembrare poco vivaci nella guida, il che è aggravato dal peso superiore, lasciando alle 27,5” una nicchia importante nel mercato soprattutto per quelle bici che strizzano l’occhio al divertimento.

Le tendenze più recenti sono gli pneumatici Plus, che utilizzano un cerchio più largo accoppiato a una copertura che arriva sino a 2,8” di sezione per dare una maggiore area di contatto a terra, e quindi più aderenza e comfort al biker. Hanno molto senso sulle hardtail, dove la gomma dal volume più ampio – in genere 2,6” – agisce come una forma di sospensione extra, lavorando come primo filtro delle asperità del terreno. Il secondo trend è quello del diametro misto, chiamato Mullet: 29er davanti e 27,5” – a volte Plus – dietro, per unire il meglio dei due mondi, quindi stabilità e controllo all’avantreno, reattività e intuitività al retrotreno.

Indipendentemente dalle dimensioni, gli pneumatici di qualità decente possono fare un’enorme differenza su quanto la MTB sia capace e sicura. Se state andando a pedalare per lo più in terreni difficili, cercate un design aggressivo e tassellato che “scava” per fare presa. Pneumatici con un battistrada più basso saranno più veloci sulle superfici dure, quindi scegliete quelli giusti per il percorso che andrete ad affrontare. La capacità di adattare i vostri pneumatici e le vostre ruote per funzionare senza camera d’aria – standard tubeless – rappresenta un grande vantaggio perché riduce la frequenza delle forature e delle pizzicature. Di solito è chiaramente indicata sul cerchio e sullo pneumatico, ma la compatibilità – con l’indispensabile liquido sigillante – tende a essere limitata alle bici più costose.

 

Quanti rapporti del cambio?

Avere una trasmissione che fornisce una gamma abbastanza ampia – la differenza tra la marcia più facile e quella più difficile da pedalare – è vitale per le prestazioni nella guida in fuoristrada.

Ingranaggi anteriori di piccole dimensioni e una cassetta con pignoni più grandi al posteriore significano un range davvero ampio per superare le salite più ripide. Anche se pedalate regolarmente su asfalto, potreste trovarvi ad andare fuori giri prima del previsto. Avere una cassetta con un numero superiore di pignoni è generalmente un vantaggio poiché permette salti più piccoli tra gli ingranaggi adiacenti, oltre a godere di una cambiata più fluida e precisa. Molte bici entry-level avranno solo una cassetta a otto velocità, ma soluzioni a 9/10 o anche 11 rapporti sono preferibili anche se più costosi da acquistare.

I produttori spesso dichiarano il numero totale di combinazioni degli ingranaggi. Ad esempio, una bici con una cassetta a otto velocità e tre corone davanti (meglio conosciuta come tripla) viene indicata come una trasmissione 24v o 3x8v. Al contrario, una trasmissione con una cassetta a nove rapporti dietro e solo due ingranaggi davanti – nota come doppia – potrebbe essere indicata come 18v così come 2x9v, sembrando inferiore sulla carta. In pratica, quest’ultima combinazione presenta meno rapporti duplicati e prestazioni decisamente superiori, quindi tenetelo a mente quando fate la vostra scelta. Molte bici moderne hanno un solo ingranaggio all’anteriore per risparmiare peso (setup 1x) e rendere la trasmissione più semplice, sacrificando ben poco nella gamma complessiva dei rapporti grazie a cassette (almeno a 10 velocità) con un range molto ampio.

 

I dettagli da controllare

Un componente di fondamentale importante per la vostra sicurezza e soddisfazione nella guida è l’impianto frenante. I freni a disco equipaggiano ormai la totalità delle mountain bike, avendo soppiantato quelli a pattino anche sulle bici più economiche. Il motivo è semplice: continuano a funzionare in modo coerente indipendentemente dalle condizioni meteo e non consumano i cerchi nel tempo. I migliori impianti usano un fluido idraulico, richiedendo pochissima manutenzione, offrendo maggior potenza e un’azione controllata sulla leva, ma anche quelli più economici a cavo costituiscono una valida soluzione nella prima fascia di prezzo.

Ovviamente, una sella comoda è un must, considerato che ci starete seduti per lunghi periodi, aiutando anche ad assorbire gli urti e le vibrazioni del percorso.

Non fatevi ingannare nel pensare che più grande è meglio, infatti le selle enormi con imbottiture generose possono essere più scomode per un utilizzo prolungato rispetto a quelle più sottili ma con una forma e imbottiture specifiche per la mountain bike.

Questa guida non è volutamente esaustiva, avendo il semplice obiettivo di darvi tutte le informazioni da sapere per compiere le giuste scelte quando acquistate la vostra prima mountain bike. Fissate il vostro budget, evitate bici troppo complicate e pesanti, scegliete la dimensione delle ruote che si adatta alle vostre esigenze, e assicuratevi di avere il telaio della misura corretta.

Per entrare più a fondo in quel meraviglioso mondo che è la mountain bike, non vi resta che continuare a seguirci nei nostri prossimi approfondimenti, che vi aiuteranno a crescere come biker.


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