Abbigliamento per la mezza stagione
Vi ho già raccontato come ho sbagliato in pieno l’abbigliamento in una calda mattinata di settembre, finendo a correre con l’antipioggia legato sul sedere come un principiante qualunque, ottenendo un grande interesse da parte vostra, per cui proseguo a proporre piccoli consigli.
Il primo consiglio è semplice buonsenso, poco cambia se si corra la mattina presto, al sole della pausa pranzo o nel tardo pomeriggio: aspettiamo a mettere i pantaloni lunghi. Le gambe sono gli arti interessati maggiormente nella corsa, sicuramente andremo a scaldarli in pochi minuti, sia che si faccia un allenamento lento, sia che si vadano a fare ripetute, per cui il sangue arriverà sicuramente in abbondanza.
Non dimentichiamoci che il corpo reagisce alla necessità: se ci vestiamo troppo, oltre al rischio dell’overdressing e di eccessiva sudorazione, ci sarà meno richiesta di sangue e quindi anche meno trasporto di ossigeno, che è necessario per creare energia. Il corpo sa come scaldarci, lasciamolo fare.
In queste mezze stagioni ci possono essere cambi di temperatura importanti anche nell’ora in cui ci staremo allenando, usciamo prima dell’alba e quando esce il sole iniziamo a soffrire il caldo, o usciamo prima del tramonto e crolla progressivamente. Noi siamo vestiti da 10° (quindi 20°…) e la temperatura sale a 15, o al contrario siamo già sudati e i gradi scendendo, iniziamo a perdere comfort. In queste condizioni l’ideale è l’abbigliamento a cipolla, a strati, per cui a una maglia meglio se attillata, con tecnologia per allontanare il sudore dal corpo (da X Bionic e UYN in poi esistono diversi brand che propongono queste maglie funzionali) con un gilet antiventoda aprire o chiudere a seconda se la temperatura salga o scenda. Personalmente in mezza stagione evito le maniche lunghe, uso anche magliette smanicate, ma uso i cosiddetti manicotti per poter aumentare o alleggerire la copertura delle braccia, cosa che diventa utilissima in gara (quando ce ne sono chiaro…speriamo presto!) partendo in condizioni di fresco sulle 9.30 per arrivare magari a 20 gradi dopo un paio di ore.
Quando inizio a sentirmi caldo posso calarli sui polsi così da rinfrescarmi, senza andare a danneggiare la libertà di movimento della canotta, chi si abitua sa la comodità.
Stesso discorso vale per le mani: a breve inizierà il freddo vero, le Dolomiti sono già imbiancate, piccolo segnale di una stagione che punta verso l’inverno. I guanti sono un ottimo riparo per iniziare a correre, per il riscaldamento o la corsa facile, ma quando si è in movimento da mezz’oretta spesso iniziano a essere di troppo, che si sia in allenamento o in gara il consiglio è di toglierli ed infilarli nell’elastico dei pantaloncini (com’è possibile anche con i manicotti se proprio la temperatura esplodesse al caldo) così da averli a portata di mano, più che mai utile la definizione, quando si finisca l’attività e si inizi a raffreddarsi, magari risalendo in macchina fredda o camminando verso casa.
Ultimo consiglio in questo periodo in cui stavamo (stiamo?) per tornare untori e qualcuno temeva di doversi allenare con la mascherina: un cosiddetto Buff scaldacollo ci potrà tornare utile sia come mascherina d’urgenza se ci fermassimo, come copri orecchie o cappellino, o ambedue contemporaneamente nella versione balaclava o passamontagna dir si voglia, gli usi sono davvero infiniti, e ancora qualcuno magari è da scoprire.
Io vi lascio un memorandum sui possibili utilizzi, se ne aveste di innovativi scrivetecelo sui commenti.
Carmine Costabile - 2021-10-15 15:39:58