Mal di schiena – Le principali cause nel Running
Se la risposta è si, sei in buona compagnia. Il 99,9% della popolazione ha sofferto di dolore alla schiena almeno una volta nella vita.
In questo articolo proveremo ad inquadrare le cause del mal di schiena più comune: la lombalgia.
Le lombalgie con causa meccanica o muscolo-scheletrica sono riscontrabili nella maggior parte dei casi, circa il 90% (Manusov, 2012), e negli ultimi anni la letteratura scientifica ha dimostrato come il dolore lombare sia fortemente associato alle posture assunte dal soggetto.
Nonostante la lombalgia non sia una malattia specifica, ma una condizione generata da più fattori, è possibile catalogarne le cause strutturali principali: squilibri muscolari e alterazioni osteoarticolari delle vertebre e/o dei dischi intervertebrali (Manusov, 2012). La degenerazione di questi tessuti, inoltre, è spesso associata a sovraccarichi meccanici causati da posture scorrette assunte dal soggetto provocando dolore e disfunzionalità (Rabey et al., 2017); basti pensare che quasi la metà di tutte le donne in stato di gravidanza lamenta dolori nella zona lombare per via dei cambiamenti nella loro postura e del baricentro, che portano a sovraccarichi e tensioni nei muscoli e nei legamenti (Majchrzycki, 2010).
La causa dei dolori nel 90% dei casi
Viene facile intuire, quindi, come la ripetizione costante di movimenti scorretti e/o posture sbagliate nella corsa, soprattutto di endurance, possa portare al mal di schiena. Ad ogni appoggio del piede, gli arti inferiori e successivamente il bacino trasmettono al tratto lombare una pressione ascendente che genera dei microtraumi all’apparato locomotore. Se i segmenti della struttura non sono in equilibrio tra loro, la capacità del nostro corpo di ammortizzare questi microtraumi viene a mancare. Questo comporta un carico eccessivo a muscoli e colonna vertebrale.
Prendiamo un esempio pratico
Un soggetto con bacino in antiversione e curva lombare accentuata (iper lordosi) ha una predisposizione congenita ad un maggior carico sulla parte posteriore del rachide, soprattutto sulle faccette articolari delle vertebre. Se associata a questa condizione si sottopone la schiena ai microtraumi sopracitati intrinseci della corsa senza un’adeguata preparazione fisica, ecco che il sovraccarico posteriore attiverà i recettori del dolore per mandare un segnale di pericolo al cervello. A questo punto, grazie all’efficienza di questo prezioso sistema di difesa, il soggetto è costretto a interrompere l’attività per non danneggiare i tessuti.
Un altro esempio può essere il dolore ad un piede o ad un ginocchio che ci costringe a compensare il movimento perdendo lo schema motorio corretto.
Il sistema posturale del corpo umano è governato da tre leggi:
- confort o non dolore (minimo stress sulle strutture anatomiche);
- economia (minimo consumo energetico);
- orizzontalità degli occhi (mantenere l’allineamento dello sguardo);
Se mettiamo in crisi uno o più di questi punti cardine, il corpo effettuerà delle modifiche di posizione rispetto a sé stesso e all’ambiente circostante. Ad esempio, se mi entrasse un sassolino nella scarpa e se si posizionasse sotto al tallone, provocandomi dolore ogni volta che appoggio il calcagno, inconsciamente e in modo automatico inizierei a camminare sulla punta del piede per evitare il dolore. La stessa cosa accade quando ho dolore a un dente e mastico con i denti che si trovano nella parte opposta della bocca. Possiamo definire queste strategie del sistema posturale neuro-motorio veri e propri “compensi” che possono provocare dei disallineamenti tra i vari segmenti anatomici.
Questi disallineamenti non permettono l’esecuzione dello schema motorio della corsa corretto e ciò comporta spesso disturbi da carico iterativo.
Il movimento in generale è indispensabile nella nostra vita per il benessere e la salute psico-fisica, ma purtroppo chi sostiene che lo sport faccia sempre bene si sbaglia di grosso. Il nostro corpo non è strutturato per la super specializzazione che richiede il running, soprattutto ad alti livelli. Più chilometri si vogliono percorrere tanto maggiore sarà la necessità di attenzione all’equilibrio muscolare per prevenire i dolori alla schiena.
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Marco Rossi Del Chicca - 2022-06-22 15:46:31