Bikefitting gravel: come scegliere la posizione ideale
Scopri i segreti del bikefitting per la gravel con i consigli di Marco Aurelio Fontana e Angelo Furlan: posizione, misure e setup perfetti.
La gravel richiede un equilibrio tra comfort e performance, ideale per percorsi lunghi e impegnativi su terreni misti. A differenza della bici da corsa o della MTB, la gravel privilegia una posizione più personalizzabile, rendendo il bikefitting un passaggio essenziale per chiunque desideri ottenere il massimo dalla propria bici. In questo articolo vediamo come Marco Aurelio Fontana, campione e appassionato di gravel, ha lavorato con Angelo Furlan per affinare il setup della sua bici, rivelando le differenze con MTB e bici da corsa.
Posizione e setup per la gravel
La gravel richiede adattamenti specifici rispetto a corsa e MTB. Ad esempio:
- Arretramento sella: per percorsi rilassati, si consiglia un arretramento maggiore della sella, creando una postura più distesa e confortevole. Invece, per uno stile di guida aggressivo, come nelle competizioni, una pipa più corta aiuta a mantenere il controllo in discesa e su terreni tecnici.
- Manubrio: a differenza della strada, il manubrio nella gravel dovrebbe essere leggermente più largo per migliorare il controllo e facilitare la respirazione. Un manubrio stretto, tipico della bici da corsa, limita la capacità di affrontare terreni sterrati con sicurezza.
- Tacchette: posizionare le tacchette centrali offre maggiore stabilità, ideale per gare di endurance o uscite lunghe. Spostarle verso il metatarso aumenta l’efficienza della pedalata, utile nei percorsi più tecnici.
Discoro diverso per chi pratica bikepacking. Il manubrio largo è fondamentale per ospitare le borse e mantenere un equilibrio ottimale. Anche la scelta degli pneumatici gioca un ruolo chiave: una sezione più ampia garantisce maggiore stabilità e comfort. L’allungamento dell’attacco manubrio può influire sul trasferimento di peso, aumentando il rischio di forature o fatica nelle lunghe distanze.
Una soluzione efficace? Allungare la pipa inclinando il manubrio, così da arretrare la posizione delle mani senza compromettere il bilanciamento.
Consigli per principianti e professionisti
- Amatori: meglio optare per un setup “morbido”, con tacchette centrali e una posizione meno aggressiva. Questo evita stress su tendini e schiena, particolarmente utile per chi si avvicina al gravel senza un grande background ciclistico.
- Professionisti: un sistema tonico-posturale allenato consente di adottare posizioni più aggressive, come abbassare il manubrio o arretrare la sella per competizioni o percorsi tecnici.
Conclusione
Il bikefitting gravel è un investimento che migliora l’esperienza ciclistica, adattando la bici alle specifiche esigenze del ciclista. Con i giusti accorgimenti, è possibile affrontare lunghe uscite con il massimo comfort e la sicurezza necessaria per terreni impegnativi. Che tu sia un principiante o un esperto, un setup corretto trasforma ogni uscita gravel in un piacere.
Ancora nessun commento inserito. Vuoi essere il primo a commentare?