Che cos’è una bici gravel
Bisogna aver vissuto in una caverna per non aver notato il ‘boom del gravel’ di questi ultimi anni, ma per i più distratti ecco l’articolo che fa per voi.
Intanto: che cos’è il gravel? La disciplina gravel prevede l’uso della bicicletta con cosiddetto ‘drop bar‘ (manubrio ricurvo) su strade secondarie, sterrate e ghiaiose (gravel in inglese significa proprio ‘ghiaia’), collocandosi quindi idealmente tra il ciclismo su strada e la mountain bike, strizzando l’occhio quindi a un’antica interpretazione del ciclismo. Il gravel riding può comprendere tutti i tipi di terreno, dalla ghiaia vera e propria ai singletrack boscosi (e tutto ciò che sta nel mezzo).
Insomma, la versatilità è fondamentale quando si parla di biciclette gravel, e questo vale anche nel modo di interpretarne le uscite: da quelle di gruppo alle gare di resistenza più impegnative e fuori mano, dagli eventi di massa al cicloturismo su sterrato… Insomma, nel gravel ce n’è per tutti i gusti.
- Come e dove nasce il gravel
- Gravel vs road bike
- Gravel vs mtb
- Gravel vs ciclocross
- Come scegliere una bici gravel
- Gravel e bikepacking
- Eventi gravel in Italia
Come e dove nasce il gravel
Molti attribuiscono agli Stati Uniti l’origine del gravel, dove lunghi e sperduti tratti di strade non asfaltate hanno colmato il divario tra il ciclismo su strada, la mountain bike e le gare di ciclocross. Tuttavia questo modo di intendere il ciclismo ha sicuramente più di un’origine.
Percorrere la strada meno battuta permette ai ciclisti di affinare la loro passione per l’esplorazione e l’avventura, e per alcuni offre anche l’opportunità di provare una nuova disciplina agonistica. Il terreno variabile regala un approccio diverso rispetto al ciclismo su strada, attento solo a velocità e tecnica (e offre pure una tregua dal traffico).
Con l’evoluzione del mountain biking, che negli ultimi anni è diventato più estremo e specializzato, il gravel riding diventa una disciplina più accessibile che i ciclisti possono praticare appena fuori di casa. Questi appassionati possono godersi percorsi che sarebbero troppo tranquilli per la mountain bike moderna, ma con biciclette rigide e drop bar tornano a essere di nuovo piccanti.
Inoltre molti ciclisti gravel hanno iniziato con biciclette da ciclocross, mountain bike o da cicloturismo modificate, fino a quando l’industria ciclistica ha preso atto del boom e ha iniziato a creare modelli specifici per il gravel.
Gravel vs road bike
La differenza è più semplice di quanto sembri: pedalare la stessa distanza su strada o in off-road è molto più faticoso nel secondo caso. Durante la pedalata su sterrato, infatti, la resistenza al rotolamento è superiore a causa della superficie più ruvida e degli pneumatici più grippanti. Inoltre la bici potrebbe anche essere più pesante perché più carica. Di conseguenza dovremo compiere uno sforzo maggiore che ci farà bruciare più calorie di quanto non farebbe percorrere gli stessi chilometri su strade asfaltate. A proposito: qui ci sono gli allenamenti da fare per la gravel.
Fondamentalmente, un telaio gravel può essere assimilato a un’endurance delle road bike, con doverosi accorgimenti per il passaggio ruota più ampio, una geometria più comoda e permissiva sui terreni più tecnici. In fatto di materiali, è più raro trovare il carbonio, mentre acciaio e alluminio sono molto più diffusi. Per approfondire: le 5 differenze tra gravel e bici da corsa.
Gravel vs mountain bike
Non c’è nulla di male nell’utilizzare una mountain bike con forcella ammortizzata, o anche una completamente rigida, su percorsi e sentieri sterrati (come anche il nostro Angelo Furlan ha scritto nella sua esaustiva analisi del fenomeno gravel). Vediamo però quali sono le differenze tra le due discipline:
- la rigidità di un telaio da gravel, combinata con la posizione bassa e allungata in avanti tipica del manubrio basso, offrono un’efficienza e un’aerodinamica maggiori sui sentieri sterrati
- per le uscite più lunghe e i tour di più giorni in bikepacking, il manubrio drop bar offre anche una maggiore varietà di posizioni per le mani, che può essere utile per ridurre al minimo i disturbi a mani e polsi
Gravel vs ciclocross
Le apparenti somiglianze tra bici gravel e ciclocross nascondono in realtà differenze significative:
- le bici da ciclocross sono progettate esclusivamente per le gare e sono vincolate dalle regole UCI che impongono un massimo di pneumatici da 33 mm e una larghezza del manubrio di 50 cm. La geometria è orientata alla competizione, con un movimento centrale alto, una posizione di guida più aggressiva e uno sterzo super preciso per le curve strette
- le biciclette da ciclocross spesso mancano di supporti per parafanghi, portapacchi e di molteplici attacchi per i portaborracce. Questi elementi infatti non sono necessari per le gare di un’ora. Di conseguenza, le bici da ciclocross non sono ideali per la guida prolungata su sterrati
- le bici da gravel offrono la compatibilità per pneumatici più grandi (oltre i 40 mm), una geometria più rilassata adatta a trascorrere giornate in sella su terreni accidentati, oltre a un maggior numero di opzioni per il montaggio dei bagagli
Come scegliere una bici gravel
Cinque sono le caratteristiche chiave per la scelta di una bici gravel (e qui parliamo di bici gravel specifiche per le misure femminili). Vediamole una per una.
Pneumatici
Sono più larghi, poiché queste biciclette sono progettate per percorrere chilometri di strade non asfaltate. Allo stesso modo, anche la luce tra telaio/forcella e gomme è fondamentale per assicurare lo scarico di fango e detriti. La larghezza degli pneumatici varia da 30 a 48 mm. Oltre alle ruote da 700c, è anche comune vedere ruote di diametro inferiore da 650b utilizzate con pneumatici di volume superiore.
Molti degli pneumatici per gravel sono caratterizzati da un battistrada centrale scorrevole con intagli o tasselli laterali per migliorare la capacità di inserimento in curva su superfici miste.
Anche gli pneumatici tubeless sono molto diffusi, perché il liquido sigillante all’interno offre un buon grado di sicurezza contro le forature.
Geometria
Favorisce la stabilità e il comfort. Le gravel hanno un interasse più lungo rispetto alla maggior parte delle bici da strada, grazie a foderi più lunghi e angoli sterzo più rilassati. Anche i tubi di sterzo sono generalmente più alti, per consentire al ciclista di assumere una posizione più comoda. Il risultato è una guida più confortevole, che ispira fiducia e permette di azzardare di più rispetto a quella da strada.
Esigenze dei cicloviaggiatori
La presenza di punti di fissaggio aggiuntivi per i bagagli consente di utilizzare le bici da gravel per il bikepacking o di aggiungere una terza borraccia per le lunghe pedalate. Sul tubo orizzontale sono presenti i supporti per agganciare una borsa dove riporre oggetti personali o provviste. Le gravel sono dotate anche di supporti per portapacchi e parafanghi.
Esiste anche una categoria di gravel più recente dedicata alle competizioni, con una geometria più filante, e tubi più aerodinamici.
Cockpit
Le bici gravel hanno un attacco manubrio più corto e un manubrio più largo rispetto alle bici da strada. Questo rispecchia la geometria delle mountain bike, migliorando la guidabilità sui terreni misti. Il manubrio è svasato e si allarga dall’alto verso il basso, per avere un maggiore controllo nelle discese. Inoltre, se si decide di montare una borsa da manubrio, c’è più spazio per la presa bassa senza che la borsa sia d’intralcio.
Trasmissione
L’ascesa del gravel è stata accompagnata dall’arrivo di gruppi specifici, che offrono una selezione di rapporti più adeguata e permissiva. Molte bici sono dotate di guarniture super compatte e cassette con ampio range, per offrire una gamma di rapporti che vadano bene sia per la velocità su strada che sulle salite off-road più ripide.
Ovviamente, tutto questo è legato al budget che abbiamo a disposizione. Si possono trovare ottime bici gravel con 2000 euro, ma anche 1000!
Gravel e bikepacking
Bikepacking è un termine usato per descrivere tour in bicicletta di più giorni, il più delle volte per viaggi fuori strada. Quando si pratica il bikepacking, si pernotta all’aperto utilizzando una tenda, un bivacco o un’amaca, oppure in strutture ricettive come ostelli, bungalow, hotel, rifugi di montagna o baite. Oltre alla bicicletta, i viaggi di più giorni comportano la necessità di portare con sé molto più materiale, che viene imballato in borse da bikepacking da fissare al telaio, alla forcella o al manubrio, o più tradizionalmente in borse da viaggio montate sui classici portapacchi. Abbiamo intervistato diversi cicloviaggiatori esperti di bikepacking, come Monica Nanetti, le Cicliste per Caso o Pietro Franzese.
Eventi gravel in Italia
Partecipare a un evento gravel, che sia una gara o un’uscita di gruppo, è un modo fantastico per incontrare altre persone in questa comunità sempre più fiorente. La varietà delle gare gravel è davvero impressionante, da quelle di un giorno alle prove speciali cronometrate in stile enduro in mountain bike, dal bikepacking di più giorni alle escursioni storico-culturali.
Se non siamo ciclisti competitivi, non facciamoci comunque scoraggiare dalla parola ‘gara’. Possiamo allenarci per le gare di gravel, certo, ma non siamo obbligati a farlo. Molte competizioni di massa, infatti, pongono ancora l’accento sul lato sociale piuttosto che sulla competizione vera e propria.
Tra gli eventi gravel italiani più rilevanti: Gravel Gourmet, una due giorni cicloturistica in provincia di Parma che combina il ciclismo con la degustazione di prelibatezze locali; BAM!, un raduno di tre giorni in provincia di Mantova che unisce competizione, bikepacking e campeggio; Mythos Alpine Gravel, avventura di un giorno a San Martino di Castrozza alla scoperta delle Dolomiti; La Monsterrato – Strade Bianche Monferrato, competizione di livello internazionale inserita nel calendario UCI, tra vigne, colline, borghi e castelli tra Casale Monferrato e Asti; l’evento itinerante Jeroboam Bike Series, nato per chi ama il lato più avventuroso di questa interpretazione del ciclismo; Nova Eroica Prosecco Hills, per pedalare nel cuore di un iconico territorio patrimonio dell’Unesco, e che fa parte di un circuito più ampio; Grinduro, arrivato in Italia quest’anno, con la prima edizione a Punta Ala, nel cuore della maremma toscana, e che mixa il buon mangiare e il buon bere con un format di gara rilassato in stile Enduro, con diverse prove speciali lungo il percorso; dulcis in fundo, Tuscany Trail, un evento che travalica il bikepacking, ma sempre più popolare tra gli amanti degli ultratrail in autonomia.
Ricordiamoci sempre di fare manutenzione alla nostra gravel tra un evento e l’altro. Per approfondire: gli attrezzi per la manutenzione della bici.
Credits: Gravel Gourmet, Silla Gambardella, Jeroboam (cover)
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