5 consigli per l’utilizzo del casco da ciclismo
Dato che il casco è l’unico dispositivo di sicurezza che ci possa salvare la vita durante le nostre uscite in bicicletta, anche se talvolta ne viene minimizzata l’importanza o addirittura non venga usato, abbiamo stilato 5 consigli per l’utilizzo del casco, fondamentali per trarne davvero sicurezza durante le uscite.
Dell’importanza e di come salvi la vita ne avevamo già scritto in diversi contenuti, non ultimo MIPS: il casco ti salva la vita, ho testato a fondo l’utilità del casco rompendone uno con spettacolare capovolta sull’asfalto di Sirmione.
Abbiamo quindi chiesto quali siano le regole universali per l’utilizzo e la manutenzione a Norberto Fava, Project Manager della linea caschi di Rudy Project, riassumendole in questi 5 consigli per l’utilizzo del casco.
Gli argomenti su cui bisogna porre l’attenzione sono diversi, ed assicureranno la performance nello sfortunato caso il casco venga chiamato a proteggerci in un impatto a terra.
Alcuni punti di questi 5 consigli per l’utilizzo del casco come vedrete sarebbero da svolgere ad ogni utilizzo, altri solamente periodici.
Verificare lo stato del casco:
ad ogni uscita sarebbe buona norma controllare che il nostro casco sia intatto, privo di crepe o fessure, sia nell’imbottitura in polistirolo che nella calotta plastica. Non sempre ne abbiamo cura assoluta, una caduta dal manubrio della bicicletta, un urto sfortunato dal tavolo o la sedia su cui lo abbiamo poggiato potrebbe aver danneggiato il nostro casco. Quindi una veloce verifica ci assicurerà dello stato istantaneo del caschetto.
Calzare il casco in maniera adeguata:
Girando vediamo un po’ di tutto, dal casco poggiato “sulle 23”, ad altri totalmente fuori misura che donano ai ciclisti un look Sturmtruppen. Look a parte sono calzate che non aiutano l’efficienza.
Il casco deve essere acquistato provandolo, sentendolo adatto alla nostra testa, con l’obiettivo di darci sicurezza, e non come capo estetico abbinato alla divisa ed alla bicicletta.
Detto questo quando lo si indossa buona norma è calzarlo davanti allo specchio per controllare l’altezza sulla testa: il casco va posizionato con uno spazio di circa due dita tra sopracciglia e bordo del casco, non troppo basso né troppo alto. Il bordo frontale dovrebbe essere a 90° come la tesa di un cappello con frontino.
Dopo questa prima operazione andremo ad assestare la rotella posteriore per fermare il casco in maniera ottimale. Una eccessiva chiusura porterà ovviamente fastidio, ma anche una lassità non ci darà comfort. Cerchiamo quindi la perfetta posizione ad ogni uscita, sfruttando anche lo scorrimento posteriore in zona occipitale della chiusura presente nei modelli più recenti.
Controllare l’allacciatura dei laccioli:
I laccioli sono l’unico vero vincolo tra la nostra testa ed il casco, in caso di urto quanto contro la resistenza all’aria. Chiudere i laccioli nella giusta misura è più che mai fondamentale per avere protezione in caso di caduta ed azzerare i fastidi in pedalata. È chiaro che troppi laschi azzerino la sicurezza e richiedano una extra chiusura della rotella posteriore. Il fastidio che possono dare i laccioli è ovviamente soggettivo, ma la giusta misura consigliata è aderente alla pelle per non sentirne il fastidio fin quando si spalanchi la bocca al massimo, questa sarebbe la regola aurea.
Le Y create dai laccioli uscendo dal casco per andare a chiudersi nell’allacciatura hanno una funzione fondamentale nella stabilità del casco e vanno sistemate in maniera diversa in base a cosa si indossi sotto, una buff, un cappellino, uno scalda orecchie o nulla. La misura dovrebbe essere misurata in circa 1 cm di spazio tra bordo inferiore dell’orecchio e congiunzione della Y, ed 1 cm tra il bordo del trago ed il lacciolo. Una Y bassa non darà stabilità al casco lateralmente annullando ogni qualità di protezione, ed una Y troppo alta toglierà comfort.
A questo punto di regolazione potremo controllare muovendo il casco con le mani che sia ben calzato e ci regali il massimo comfort possibile. Se si muovesse in maniera eccessiva avendo seguito queste attenzioni forse avremo acquistato un casco di misura errata, motivo per cui vale la pena adattarlo al meglio anche provandolo in negozio, e se acquistato online, subito alla ricezione prima che scada il periodo di reso.
Chignon e trecce andrebbero tenute fuori dal casco, lasciando la calotta interna più aderente possibile al cranio.
Pulizia del casco:
il casco va lavato periodicamente, ci sudiamo abbondantemente sia d’inverno che d’estate, e non solo i laccioli si riempiono di sudore. Per lavare il casco lo possiamo immergere in acqua fredda, lavarlo con sapone neutro per le mani e lasciarlo asciugare all’aria. Se fosse presente imbottitura staccabile possiamo lavare più spesso questa, lasciando il lavaggio totale come manutenzione strordinaria.
Quando avessimo residui adesivi dei numeri di gara NON usiamo acetone o altri solventi per la pulizia, perché potrebbero danneggiare il policarbonato della calotta.
Come sistemare gli occhiali con il casco:
Sopra o sotto? Per chiudere i 5 consigli per l’utilizzo del casco, gli occhiali andrebbero sempre messi fuori dai laccioli, così da non ostacolare il lavoro di questi ed annullare la regolazione che abbiamo settato ma non solo. Per i più attenti all’aerodinamica esiste anche un motivo di “drag”: le stanghette inserite dentro i laccioli hanno provocato un danno di 3-4 watt in galleria del vento. Se avessimo bisogno dei laccioli per fermare gli occhiali sulla testa forse stiamo usando degli occhiali poco adatti al ciclismo, quindi sarà utile rivedere l’acquisto. Per la salute degli occhiali togliersi il casco dimenticando di averli indossati sopra i laccioli è un rischio, certo, ma la sicurezza di avere il casco ben assestato dovrebbe avere la priorità.
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