Cannondale Topstone Lefty, il gravel su qualsiasi fondo
In questi mesi freddi ho avuto la fortuna di poter alternare la bici da strada utilizzando la Cannondale Topstone Lefty 1, uno spettacolo di bici con allestimento top di gamma che si fa apprezzare giorno dopo giorno uscita dopo uscita.
Che si pedali su asfalto, su fango, su sterrato o su neve, il divertimento con la Cannondale Topstone Lefty non manca.
Quando è stato i lmomento di chiedere il test ho scelto il modello lefty, non per una questione di peso ma per la curiosità di valutare su una bicicletta ibrida (nel senso di terreni, non di motore!) quanto differente potesse essere.
Ovviamente il feedback è entusiastico come leggerete.
Intanto partiamo dal descrivere l’allestimento e a raccontare la sensazione iniziale di una bicicletta gravel bi-ammortizzata perché sebbene l’ammortizzatore vero e proprio sia solamente sulla forcella anteriore con la “lefty oliver carbon fork”, con 30 mm di elasticità (da sbloccare quando necessaria…) il poste
riore si fa sentire molto. L’ammortizzatore posteriore è basato su elasticità del carbonio dei braccetti come già raccontato al lancio con il sistema “BallisTec Carbon frame con Kinpin suspension” ed offre altri 30 mm di elasticità.
Il cambio monocorona anteriore è lo spettacolare SRAM Force/X01 Eagle eTap AXS HRD 12-speed group, veloce, preciso, anche in momenti delicatissimi, come incrociando un fuoristrada mentre salgo in una mulattiera stretta che mi costringe a rallentare… rallentare, un momento di equilibrio, scalo e riparto a pedalare senza mettere giù il piede, un momento epico per me ciclista che predilige l’asfalto!
Il cambio che lavora via bluetooth su questo modello full optional elimina anche ulteriori cavi dalla linea della Cannondale Topstone Lefty 1, che vede uscire dal manubrio i soli cavi 2 in uscita dalle leve per andare a pinzare i freni a disco SRAM Force eTap AXS, 160/160mm 6-bolt rotors.
La batteria del cambio ha una vita molto lunga, circa 60 ore a seconda della frequenza della cambiata, ed è monitorabile anche attraverso la connessione ad alcuni device, nel mio caso un Garmin Edge 530, che rende sia le tacche di batteria che il rapporto in uso.
L’alternativa tradizionale è nel led verde per batteria fino al 25% di tenuta, rosso fino al 15% e lampeggiante sotto questa percentuale.
La ruota anteriore monta pneumatico tubeless ready WTB Venture TCS Light, 650 x 47c, mentre il posteriore meno tacchettato, più adatto ad un uso ibrido che non mi ha comunque lasciato scoperto in alcuna delle imprese tentate, dandomi grip sufficiente senza sofferenze negli avvicinamenti in asfalto.
Per i miei giri test, e con una distanza massima percorsa di 80 km misti, non ho mai aggiunto borse al solo porta borraccia avuto in dotazione, ma aggiunto al mio equipaggiamento uno zaino Camelbak M.U.L.E. avendo scoperto che dopo una mezz’ora di fango la borraccia… beh meglio non berci se non totalmente indispensabile ecco! Sono però previsti tutti i possibili fori per agganciare borse per uscite di diversi giorni, senza andare a rovinare la splendida verniciatura, che nel caso della Cannondale Topstone Lefty 1 è “Camaleon”, cangiante tra il verde ed il viola, un piacere ulteriore per l’estetica.
La guida è davvero immediata: lo sterzo è preciso, la cambiata semplice per chiunque venga dalla strada (se ricordiamo subito che siamo in monocorona, quindi leva destra aggiunge un dente, la sinistra lo scala) e la posizione di guida anche senza un bike fitting specifico si è rivelata immediata, un pizzico di fortuna magari nel trovare la Cannondale Topstone Lefty 1 già con regolazioni pressoché ottimali per il mio fisico.
Il manubrio garantisce un comfort esagerato, nel senso che, se nella guida su sterrato, grazie all’ammortizzazione che attutisce buona parte delle asperità, quando poi blocchiamo la forcella lefty oliver carbon fork con lo switch, facilmente raggiungibile dalla presa bassa, questo diventa stabile come una bici da strada, permettendomi un assetto “crono” poggiando gli avanbracci in maniera davvero stabile. Certo quando ci si mette a spingere abituati a una bici da strada si sente l’ammortizzazione posteriore, dando addirittura pensieri se la gomma sia sgonfia, ma il comfort su sterrati, anche impegnativi, valgono la rinuncia di rientri a 38 km/h fissi, non è stata progettata per questo la Cannondale Topstone Lefty!
Il gravel è l’anima della Cannondale Topstone Lefty, sterrato, terriccio, sassi, fondi disconnessi, e attorno a Treviso dove abito ho trovato ricchi terreni per testarli tra colli del Prosecco, Montello, Greenway del Sile (parte della Venezia Monaco), ed un paio di tradotte ferroviarie trasformate in ciclabili, quella per Montebelluna Nervesa e la Treviso Ostilia, per poi andare a scoprire la tenuta sulla neve, mai più di una ventina di cm, scalando passo Cima Banche da Cortina.
Inutile raccontare il comfort totale di pedalata su fondi sterrati compatti come quelli delle tradotte, ciclabili ben battute in cui la Cannondale Topstone Lefty scorre con semplicità, è nel suo DNA, ma diventa interessante raccontare la gestione di fondi sconnessi per chi come me frequenta molto poco lo sterrato.
Qui la guidabilità e l’ammortizzazione di questa Cannondale Topstone Lefty rende il massimo, anche in assenza della tassellatura dello pneumatico posteriore. Che ci si trovi in salita o si stia scendendo per un sentiero guidare la Topstone sembra facile, e mi sono dovuto tenere più volte dal mollare tutto in discesa a cercare la velocità, il limite non si cerca in poche uscite, ma deve essere frutto di tante uscite che creino un’esperienza, la sicurezza è sempre giusto mantenerla.
Buonsenso mantenuto anche quando ho scalato Cima Banche, passando da asfalto, a sterrato misto pietrisco con foglie, a pietrisco, a neve sempre più alta e ghiacciata; ghiaccio che mi ha sconsigliato la discesa sul fondo imbiancato, temperatura -8 toccata salendo che sarebbe crollata per wind chill durante la discesa sulla neve. La scelta è ricaduta sulla statale, anche grazie al lockdown teorico della provincia di Bolzano in zona rossa, che garantiva macchine praticamente nulle dalla parte di Dobbiaco. Anche sulla neve il grip della ruota posteriore è stato assoluto: una minima cautela nello scegliere di pedalare lontano da tracce preesistenti che avrebbero potuto deviare la direzione in maniera non voluta facendomi perdere equilibrio, una sola sgommata voluta, filmata dal mio socio, a festeggiare l’arrivo al passo, scoprendo poi che la Baita Cima Banche fosse chiusa, azzerando il sogno di un cappuccino caldo agognato con il mio compagno di marachella. In discesa su strada asfaltata la Cannondale Topstone Lefty si comporta proprio come una bicicletta da strada, nonostante i pneumatici da 47” permette pieghe (progressive sempre!) che mi han permesso di staccare il mio compagno di uscita che era salito con una MTB: manubrio e disegno non hanno sofferto in salita ma hanno premiato in discesa.
Insomma, la Cannondale Topstone Lefty è proprio una bicicletta divertente e facile da guidare, dedicata a chi abbia voglia di esplorare nuovi percorsi e non tema perdersi o sperimentare nuove tracce, prefissate o meno, il bello del gravel è vedere una strada inesplorata ed imboccarla senza timore di poterla percorrere. Se la nostra schiena non fosse più elastica come una volta la doppia ammortizzazione aiuterà viaggi lunghi di diversi giorni e centinaia di km giornalieri, potendo scegliere se attivare o meno l’ammortizzazione frontale con un facile switch.
Ah non ve l’ho ancora detto, la Cannondale Topstone Lefty adora il fango…
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