Defender Rudy Project, il futuro direttamente dal passato
Da Aggressor, proprio da quel progetto nasce il nuovo Defender Rudy Project, un prodotto nuovo completamente adattabile sul viso, personalizzabile in colori e lenti, che aggiunge al look aerodinamico aggressivo, una grande sicurezza in difesa del volto.
Spiegherò poi come personalizzabili, intanto vi racconto come sia possibile che questa mascherina si adatti al mio volto quanto a quello di mio figlio di 11 anni.
Beh, una evidente differenza tra me ed il mio erede sta nella dimensione del naso, il mio grande e attaccato alto, mentre il suo è ancora piccolino e con una splendida attaccatura afro, eredità del mix Italo americano di seconda generazione. Sembrerebbe complicato trovare un nasello compatibile per ambedue, a meno che… a meno che questo non sia regolabile: allargabile quanto riducibile, anche in maniera asimmetrica così da poter abbracciare al meglio qualsiasi protuberanza. In più aggiungo che in caso di urto questa regolazione crea una difesa, ammortizzando e riducendo la forza dell’impatto.
La seconda regolazione rende adatto il Defender Rudy Project a qualsiasi testa oltre che volto, stanghette con i terminali aggiustabili così da potersi stendere o piegare ad abbracciare orecchie a qualsiasi distanza, nonché allargare e stringere per chiudere oltre e non scivolare anche si stia correndo a testa bassa come un trail runner in salita tanto quanto un ciclista in posizione crono.
Ma il timore di ogni fruitore di occhiali sportivi nel rapporto ventilazione/protezione: molto avvolgente ergo si appanna.
E invece no, pur essendo incredibilmente protettivo, ampio in visuale ed aerodinamico, la ventilazione utile a mantenere le lenti asciutte esiste sempre, grazie al sistema Power Flow, fori di ventilazione su aste, sul frontale, e sulla lente, che non pregiudicano la visuale.
Nei miei test ho avuto occasione di provarli anche in un progressivo a piedi sotto la pioggia nello scorso caldo autunno, e quando mi sono fermato si, la lente ha ceduto leggermente all’appannamento, salvo poi pulirsi velocemente appena ripartito, ma con condizioni di calore e umidità davvero davvero estreme e un cappellino a bloccare la pioggia quanto la parte superiore di ventilazione.
E esistono due famiglie di Defender Rudy Project, quella ultra resistente in Graphene in colore grigio/nero, quella ultra colorata e customizzabile. Infatti come raccontavo a monte, fatta la scelta del colore base della montatura si può acquistare sia il cambio dei “bumpers”, logo frontale e laterale, nasello, fine stanghetta così da modificare, completamente o parzialmente, il look, nonché la lente stessa, passando da fotocromatica (impactX comunque con colorazione estetica) a “tradizionale” a trasparente.
Chi avesse problemi di vista e scarsa tolleranza a lenti a contatto può inserire un adattatore per le proprie lenti -RX Optical Insert-, utilizzabile poi in diversi modelli della collezione.
Io ho testato il Defender con la lente color “Multilaser Orange”, trasmissione della luce 18,1% e filtro categoria 3, come detto nessun limite anche in condizione di maltempo, anzi ha fatto risaltare la luce, in queste calde giornate mi è servita per una decina di minuti anche in una pedalata scivolata oltre il tramonto, anche se ho dovuto cedere avendo mal calcolato i tempi nel giro.
Non a caso la qualità delle lenti Rudy Project viene utilizzata da grandi team del ProTour di ciclismo prima tra tutte la Bahrein Merida (ed la nostra bandiera nazionale Nibali) della quale per altro esiste il modello in commercio. Il prezzo è ottimo per un occhiale maschera di questa portata, si parte dai 149€ del total black, ai 189€ del modello in test (anche nei colori Merida!), il modello in grafene 239€, fino ai 245€ nei modelli top fotocromatici. Il cambio di look con 8 diversi colori tra cui scegliere costerà solo 25€, direi che diventa molto affrontabile.
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