La chiave del successo: Consapevolezza, Autoefficacia, Resilienza (C.A.R.)
Inizialmente la famiglia, poi la scuola e lo sport, diventano punti di riferimento per i ragazzi che, in ambienti sicuri e protetti, possono sperimentare la presenza dell’adulto, che si trova lì in quel momento per trasmettere conoscenze, sempre pronto ad intervenire all’occorrenza.
I genitori e gli educatori dovrebbero trovare un sano equilibrio tra presenza e assenza, tra preoccupazione e apprensione, tra il focalizzarsi troppo sui ragazzi e non su sé stessi, tra il focalizzarsi solo sul negativo e per niente sul positivo.
La figura dello psicologo o del terapeuta può intervenire a sostegno della ricerca di questo equilibrio.
Il terapeuta può infatti affiancare sia i ragazzi che i genitori nel focalizzare l’importanza di ciò che sperimentano, l’importanza delle risorse del singolo e del gruppo famiglia, scuola, sport, lavoro.
Fondamentale è il fatto che la presenza del terapeuta sia non giudicante ma empatica e disponibile a instaurare un rapporto di fiducia per riflettere, confrontarsi, elaborare situazioni precedentemente vissute, vivere il momento presente e individuare obiettivi futuri, al fine di comprendere lo stato dell’individuo, del gruppo e della famiglia per meglio indirizzare sensazioni ed emozioni, saperle riconoscere e gestirle.
Affiancare a questi contesti la figura dello psicologo non può che essere una risorsa in più in grado di intervenire per prevenire, per un lavoro di sostegno alla genitorialità, per un lavoro di definizione di obiettivi sfidanti ma non impossibili, per incrementare la fiducia in sé, sia del singolo che del gruppo, per aiutare a superare blocchi e muri mentali.
Per i ragazzi che devono affrontare test, verifiche, esami, gare è importante pianificare bene i propri obiettivi e prepararsi con impegno e motivazione, per presentarsi il giorno della prova più sicuri e meno ansiosi. È importante riuscire ad individuare la direzione e a comprendere il percorso da fare per raggiungere l’obiettivo prefissato.
È importante arrivare al giorno della prova sicuri e preparati, pertanto oltre all’impegno profuso è opportuno acquisire sufficiente padronanza di sé stessi, delle proprie sensazioni ed emozioni, nonostante la giovane età.
A tal fine è auspicabile l’acquisizione di strumenti, metodi e tecniche per gestire ansia e stress, per mantenere alta la motivazione e per essere fiduciosi in sé stessi, nelle proprie capacità e possibilità.
Per gli adulti è importante non focalizzarsi troppo sulla vita dei figli rischiando di essere troppo apprensivi, giudicanti e pressanti; ma è importante anche focalizzarsi su sé stessi, fidandosi un po’ di più dei propri figli e cercando di far sì che gradualmente diventino più autonomi e responsabili.
Inoltre, per gli adulti, è importante focalizzarsi non solo sulle difficoltà e i lati negativi dei propri ragazzi ma anche su qualcosa di buono e di positivo che riescono a fare.
Altri accorgimenti che potrebbero adottare gli adulti sono: presenza, disponibilità all’esserci, attenzione, condivisione attività, comunicazione meno conflittuale, ascolto e confronto.
La chiave del successo: Consapevolezza, Autoefficacia, Resilienza (C.A.R.)
La chiave del successo è nell’acronimo C.A.R.: Consapevolezza, Autoefficacia, Resilienza. Una chiave per il benessere e il successo che racchiude tre aspetti: Consapevolezza di sé stessi, proprie risorse, capacità e limiti; Autoefficacia, fiducia in sé stessi, ancorarsi a precedenti esperienze di competenza e successo; Resilienza per gestire e superare momenti e periodi difficili.
Consapevolezza di sé stessi, proprie risorse, capacità e limiti; si può sempre sviluppare consapevolezza con l’arte della meditazione, focalizzandosi con attenzione per comprendere cosa vogliamo e dove vogliamo arrivare. È importante fare le cose ascoltandosi ed osservandosi con attenzione ad iniziare dal respiro, dalle sensazioni corporee, una sorta di automonitoraggio per valutare momento per momento se quello che si sta facendo è in linea con il proprio desiderio, il proprio bisogno. È un contattare le proprie sensazioni in cerca del meglio per sé e considerando gli obiettivi che si vogliono perseguire con piacere, passione, motivazione, impegno.
È importante porre tanta attenzione nelle cose che si fanno e sviluppare consapevolezza di sé e fiducia in se stessi. La motivazione deve essere solida. È necessario attingere alle risorse interne per perseguire le mete desiderate e cavalcare l’onda del cambiamento per seguire la direzione che porta a trasformare sogni in realtà e raggiungere obiettivi sfidanti ma non impossibili.
Per chi ha la passione della corsa, per chi è amante della montagna, attraversare giorni e giorni di sentieri e percorsi impervi, scalare montagne, diventa un’avventura stimolante ed eccitante; più vai avanti e più scavi dentro di te per cercare le energie necessarie fisiche e mentali per andare avanti, per arrivare, per concludere un viaggio pianificato, programmato, preparato con allenamenti, studio di cartine e mappe, alimentazione necessaria provata e sperimentata. La vista dei passaggi, delle montagne del passare dei momenti che vanno dall’alba al tramonto, l’assaporare la temperatura notturna e l’accogliere tutti i pensieri che ti passano nella testa durante il lungo viaggio ti da tante energie per continuare, riuscire, terminare. Tutto ciò arricchisce, fa maturare, cambia, rimette al mondo in modo nuovo, fa scoprire una nuova persona, più sicura, più consapevole, più resiliente.
Autoefficacia, fiducia in sé stessi e negli altri, ancorarsi a precedenti esperienze di benessere, competenze, successo. La self efficacy è la convinzione di possedere le capacità per raggiungere i risultati prefissati. Le fonti delle convinzioni di efficacia: esperienze di successo, modelli di riferimento, persuasione verbale, sensazioni sperimentate in esperienze di successo. Le persone con un alto senso di autoefficacia percepiscono le difficoltà come sfide.
L’autoefficacia è la convinzione della propria capacità di fare una certa cosa o di raggiungere un certo livello di prestazione. L’esperienza diretta di successo in compiti di crescente difficoltà è la fonte principale delle convinzioni di autoefficacia. Fissare obiettivi limitati, raggiungibili e progressivamente più ambiziosi è uno dei modi migliori per aumentare l’autoefficacia.
Si scopre di possedere capacità insospettabili, e questo serve da insegnamento anche nella vita oltre che dallo sport, si impara a superare qualsiasi ostacolo. Per ogni problema c’è almeno una soluzione, è possibile trovare tale soluzione che ti porterà al traguardo finale a superare gli imprevisti le sofferenze che comunque diventano passeggere.
Gli atleti sperimentano più sicurezza nel riuscire a portare a termine competizioni estenuanti, inoltre sentono di valere, di avere forza mentale, di saper prendere decisioni, di sentirsi leader. Aumenta l’autoefficacia nell’ambito sportivo, si sentono riconosciuti dagli altri ma prima di tutto da sé stessi.
Come rafforzare le convinzioni di autoefficacia ricorda un evento, episodio, prestazione dove sei riuscito e rispondi alle seguenti domande: quali erano le sensazioni? Cosa ha contribuito alla tua riuscita? Quali tue caratteristiche sono state determinanti? Chi ha contribuito al tuo successo?
Resilienza per gestire e superare momenti e periodi difficili, muri e barriere, ripartendo con più convinzione ed energie rinnovate, riprovando in modo diverso con sorriso e positività. Essere resilienti implica il percepire al tempo stesso il dolore e il coraggio, affrontando le difficoltà grazie alle proprie risorse personali e relazionali. L’essere resilienti permette di ricominciare con più entusiasmo, coraggio, esperienza, sicurezza.
Tenacia, determinazione, resilienza accrescono la forza mentale per andare avanti, per raggiungere un obiettivo prefissato, per superare eventuali crisi lungo il percorso. La persona resiliente ricerca strategie creative di fronte alle difficoltà, possiede autostima, attitudine ad apprendere dall’esperienza, importanti relazioni familiari e amicali.
Lo sport rende felici e resilienti, condividendo fatica, gioie e dolori e apprendendo sempre dalla scuola dello sport. Un mondo affascinante, aggregante, amichevole quello dello sport fatto di incontri e confronti alla scoperta di sé stessi e degli altri per evolvere e incrementando consapevolezza, autoefficacia e resilienza e cercare di trasformare sogni in realtà.
La resilienza trasforma persone e li rende più forti dal punto di vista più mentale che fisico. Vincitori sono tutti coloro che si attaccano al tram dell’attività fisica, che riescono a salire sul veicolo dello sport mettendosi in gioco e uscendo fuori dalla zona di confort.
Matteo SIMONE
Psicologo clinico e dello sport, Psicoterapeuta
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