Storia di un viaggio su due ruote e quattro zampe in Portogallo
Questo non è un racconto di gara, ma è una storia bellissima. La storia di Max e M’Ugly. Un viaggio sue due ruote e quattro zampe in Portogallo. La storia di un’amicizia speciale che diventa ancora più forte grazie alla condivisione di spazio e tempo, fatica e gioco, sguardi e silenzi. C’era una volta… Di […]
Questo non è un racconto di gara, ma è una storia bellissima. La storia di Max e M’Ugly. Un viaggio sue due ruote e quattro zampe in Portogallo. La storia di un’amicizia speciale che diventa ancora più forte grazie alla condivisione di spazio e tempo, fatica e gioco, sguardi e silenzi.
C’era una volta… Di solito le favole cominciano così … eh sì, perché di una favola si tratta… Questa è la storia di una nuova amicizia, di una nuova passione che nasce tra un uomo e un cane, di un rapporto che è diventato qualcosa di speciale.
L’inizio di un’amicizia
Io e il piccolo (quasi) M’Ugly (questo è il nome del mio cane) abbiamo intrapreso questa avventura con la voglia di imparare a conoscerci e cercare un’intesa che va oltre il rapporto uomo-cane. Un viaggio che ci avrebbe legato per la vita e così è stato!
Basta uno sguardo per capirsi
In 15 giorni io e M’Ugly abbiamo condiviso tutto: dall’estenuante viaggio in auto fino a Lisbona, al lungo e faticoso viaggio in Fat Bike fino a Santiago. I chilometri sono stati difficili per entrambi. Io dovevo stare attento al tracciato, capire come affrontare le asperità del terreno per non creare troppi disagi a lui che, comunque, era “relegato” in una cassetta di plastica e, quindi, subiva tutti i traumi legati a buche, dossi e asperità sul nostro “cammino”. A un certo punto, mi rendo conto che la base su cui M’Ugly appoggia – costituita da uno strato di gomma piuma e un piccolo panno di cotone – non è sufficiente. Così, lungo il tragitto, ci fermiamo in un bazar cinese per acquistare un cuscino gonfiabile. È della stessa misura della scatola, a lui piace – me lo fa capire con uno sguardo breve, ma intenso.
M’Ugly è soddisfatto della scelta, il nostro viaggio su due ruote e quattro zampe può continuare più serenamente. Adesso il viaggio è diventato “comodo”, almeno per lui, io devo continuare a pedalare con il suo peso, quello della bici e delle sacche. Ma le lunghe e stupende spiagge atlantiche che fanno da scenario alla nostra avventura prendono il sopravvento sulla fatica. Ci siamo proprio divertiti: io ad “assaggiare” la sabbia con le mie ruote grassissime e lui a scorrazzare a destra e a sinistra sulla battigia, alla ricerca di bastoni e rami portati a riva dalle onde.
“Che belli questi bastoni”, sembra volermi dire con lo sguardo. M’Ugly ha trovato una nuova passione! Con il passare dei giorni il nostro rapporto si fortifica e, ormai, riesco a comprendere ogni suo sguardo e atteggiamento. Capisco quando ha sete o fame e mi fa anche capire quando deve fare le sue “cosine”. Quello che più ha dell’incredibile è quanto lui riesca a comprendere me: quando sono stanco e deve cercare di non esagerare nelle sue pretese di cane. Capisce il mio nervosismo dopo tante ore in sella e pretende di giocare dopo aver montato la tenda, una volta giunti a destinazione. Quei meravigliosi bastoni, il suo sguardo… come negargli 15 minuti di gioco prima di una doccia rigeneratrice?
In compagnia di un altro umano
In realtà io e M’Ugly non siamo soli in questa avventura portoghese. Con noi c’è un amico bresciano. Si chiama Maurizio Angella. All’inizio il nostro compagno su due ruote è un po’ perplesso della compagnia del mio amico a quattro zampe. Ma gli bastano pochi momenti con noi per entrare a fare parte del nostro mondo, della nostra avventura, dei piccoli screzi quotidiani, ma anche dall’amicizia che ci lega ormai indissolubilmente.
Insieme superiamo le difficoltà
Ogni storia, anche se a lieto fine, ha anche momenti difficili e avversità da superare. In qualsiasi legame, si possono creare delle incomprensioni. Anche io e M’Ugly , talvolta, non ci sopportiamo. Di tanto in tanto siamo nervosi per le difficoltà del viaggio: per me lo sforzo di pedalare per tante ore; per lui la fatica di rimanere fermo in una cassetta per quasi tutto il giorno. Nonostante l’obiettivo di raggiungere ogni giorno la tappa successiva, ci siamo concessi delle soste, per ritrovare il sorriso, per toglierci di dosso il nervosismo accumulato. E allora una sosta ogni tanto ci sta proprio bene. Corriamo, giochiamo. Insomma io e il mio M’Ugly questa pausa ce la siamo proprio meritata. Questo, tuttavia, ci ha costretto a rivedere i nostri obiettivi e a rivisitare i piani del viaggio. M’Ugly è pur sempre un cucciolo di cane e non posso imporgli i miei ritmi umani (che talvolta sono un po’ disumani). Così, ogni volta che mi parla con il suo languido sguardo, ci fermiamo e giochiamo.
Saper ridimensionare
Un viaggio di 1000 km su due ruote e quattro zampe che è stato ridimensionato a misura “canina” con M’Ugly al centro dell’attenzione. Non più l’obiettivo di raggiungere per forza la tappa successiva, macinando km su km, ma divertirsi, godersi il panorama e le divagazioni giocose del mio migliore amico. Un’avventura durata dieci lunghi giorni. Con alti e bassi, fino a quando capisco, grazie al suo sguardo, che la vera avventura non è raggiungere la meta, ma il viaggio stesso.
Io e M’Ugly oggi
Sono passati alcuni mesi dall’avventura in Portogallo, intrapresa nel maggio 2016. M’Ugly è cresciuto. È ancora un grande giocherellone e la passione per i bastoni è sempre la stessa. Stiamo già pensando alla nostra prossima avventura, ma questa volta dovrò trasportarlo in un carretto perché le sue dimensioni di cucciolo (quasi) piccolo sono ormai quelle di un cane (non quasi) grande!
Max (Massimiliano Bravi) & M’Ugly
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