Trans Namibia Expedition. L’ennesima impresa di Stefano Gregoretti
2200 km, attraverso il deserto della Namibia, dal confine meridionale a quello settentrionale, durante il periodo più caldo dell’estate australe. Stefano Gregoretti e Ray Zahab stanno tentando un’altra delle loro imprese. Quando si parla di ENDUrance difficile non pensare a Stefano Gregoretti. Classe 1974, riccionese Doc, Stefano ha iniziato con la pallanuoto e lo sci d’alpinismo prima […]
2200 km, attraverso il deserto della Namibia, dal confine meridionale a quello settentrionale, durante il periodo più caldo dell’estate australe. Stefano Gregoretti e Ray Zahab stanno tentando un’altra delle loro imprese.
Quando si parla di ENDUrance difficile non pensare a Stefano Gregoretti.
Classe 1974, riccionese Doc, Stefano ha iniziato con la pallanuoto e lo sci d’alpinismo prima di arrivare, nel 2005, alle gare di triathlon, poi agli Ironman e infine al trailrunning. Ha capito molto presto, però, che per lui le sfide erano ben altro.
Le montagne, i deserti, i ghiacci dell’Artico sono da qualche anno i teatri delle sue avventure, spesso al fianco dell’amico Ray Zahab, canadese ultrarunner detentore di diversi record di traversata in giro per il mondo.
Nell’aprile del 2014 portano a termine, insieme, una sfida al limite del possibile tra i ghiacci del Canada Artico, Isola di Baffin. Ed è record; solamente 47 ore per percorrere 150 km, passo sul ghiacciaio compreso, trainando una slitta di 40 kg, con 51° gradi sotto lo zero.
A gennaio 2015, in 20 giorni, hanno percorso 1000 km, in media 50 km al giorno, partendo dalla costa dell’oceano Atlantico nel deserto della Patagonia, fino ad arrivare oltre le Ande, a lambire il Pacifico.
In queste settimane la loro sfida si chiama Trans Namibia Expedition: la traversata del deserto della Namibia dal confine meridionale a quello settentrionale.
Sono partiti i primi di gennaio e ormai hanno già superato il giro di boa.
Un’altra sfida estrema. 2200 km in semiautosufficienza, combattendo ogni giorno contro il caldo e la disidratazione.
Un’avventura “No Limits” che però sta regalando loro emozioni straordinarie, tra tramonti inimmaginabili, orizzonti sconfinati e animali mai visti.
“Mi avevano detto che avrei visto i cieli, le albe e i tramonti più belli del pianeta. Avevano ragione!”, ha scritto Stefano sulla sua pagina facebook.
Qui trovate la traccia del suo Garmin inReach, per seguire in tempo reale i loro spostamenti.
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