Bastoncini da passeggio – il mio parere

Bastoncini da passeggio - il mio parere

Paul Emico

Quando ero piccolo e camminavo in montagna con mio padre era usanza tagliare un bastone da un albero, spesso un nocciolo a memoria, ed usarlo almeno tutta l’estate personalizzandolo magari con stemmi dei rifugi che visitavamo. L’uso principale era per andare a funghi, smuovere l’erba, fare rumore per scacciare eventuali vipere. Il 21mo secolo ci […]

25 Settembre 2018

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Quando ero piccolo e camminavo in montagna con mio padre era usanza tagliare un bastone da un albero, spesso un nocciolo a memoria, ed usarlo almeno tutta l’estate personalizzandolo magari con stemmi dei rifugi che visitavamo. L’uso principale era per andare a funghi, smuovere l’erba, fare rumore per scacciare eventuali vipere.

Il 21mo secolo ci sta regalando l’evoluzione del bastone di legno: i bastoncini da passeggio.
Bastoncini allungabili ad hoc che alleviano la fatica scaricando il peso del busto così da completare il lavoro delle braccia. E quindi li vediamo un po’ ovunque, nordic walking, trail running, racchette da neve/ciaspole o ciaspe dir si voglia, hiking o camminata in montagna.
E se potenzialmente dovrebbero aiutare la qualità della camminata, alternando piede destro braccio sinistro, piede sinistro braccio destro, la realtà che si vede camminando in montagna è ben altra. Quando va bene sentiremo uno strascichio di metallo con minimi movimenti del braccio, se non allineamento braccio piede o passo passo passo braccio.

 Utilità nulla, intralcio al prossimo massimo.

Incrociamo questi zombie trascinarti ulteriori pesi (seppur in alluminio e carbonio) vincolati con preziosi agganci di sicurezza derivanti dalla coppa del mondo di sci, con zaini utili a un cammino intero di Santiago per 8 km reali netti andata/ritorno e dislivello di 400m, fieri del loro inutilizzato (non inutile) acquisto occupare tutto il sentiero senza farne un uso lontanamente vicino alla praticità.
Un po’ come orde di vaganti/nordic walkers che  trascinano i bastoncini fino alle scintille su asfalto, seguire un aitante istruttore perfetto nel movimento, fieri del loro sforzo tanto da occupare in branco le ciclabili, perché i ciclisti non sapranno stare in fila indiana, ma pure loro…

La mia equazione è questa:

Ciclista:Automobilista=Nordic Walker:Runner

Ossia un uguale fastidio di esistenza nel momento in cui si incrocia il prossimo per eccesso di ingombro.
Con questo non intendo dire che i bastoncini siano inutili o dannosi, anzi li ritengo un ottimo aiuto ma, come ogni attrezzatura, richiedono una competenza nell’uso ed una volontà di impiego. Il solo acquisto non aiuta la qualità, ma richiede un iniziale sacrificio in studio.
La via per il fitness è fatta di sudore e non di soli acquisti…

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