Rientro in ufficio: attenzione alla postura

Rientro in ufficio: attenzione alla postura

Mikol Garulli

Seduti in ufficio, alla giuda o semplicemente in smartworking: posture sbagliate ottenute da ripetizioni di movimenti meccanici e continuativi.

14 Settembre 2021

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Rientro in ufficio, routine e intervalli di recupero. Come prendersi cura di se, qualche consiglio.

Ben arrivato settembre, sentiamo e percepiamo l’energia di un nuovo inizio e allo stesso tempo abbiamo timore di riprendere quella tanto odiata routine che non ci permette di occuparci di noi e del nostro corpo.

Ore seduti in ufficio, alla giuda o semplicemente in smartworking, malposture ottenute da ripetizioni di movimenti meccanici e continuativi, vediamo come interrompere il sistema e dare sollievo al nostro corpo con semplici movimenti e allungamenti.

Ricordate di percepire il vostro corpo fisico, di ascoltarlo nei suoi bisogni primari, compreso quello di muoversi ma prima di tutto sistemiamo la postura al lavoro: allineatevi con il piano di lavoro se siete seduti o in posizione eretta, distribuite bene il peso del vostro corpo su entrambi i piedi, fondamentale anche la posizione della testa e lo sguardo, il capo non deve essere chino e di conseguenza alzate o abbassate monitor o supporti che utilizzate al lavoro per mantenere lo sguardo frontale. 

 

 

Dopo un paio d’ore nella stessa posizione è ora di muovere il corpo e cambiare postura, alzatevi e mettetevi in movimento, anche se per poco, sciogliete gambe e schiena. Appoggiatevi con la schiena al muro e da li fate uno srotolamento della colonna (nel metodo Pilates definito Roll Down – Roll Up): lasciate cadere la testa, il collo, le spalle e le braccia verso il basso, srotolate verso terra una vertebra alla volta percependo l’allungamento di tutta la colonna. Arrivati a terra con le mani, potete flettere leggermente le ginocchia per accompagnare il movimento nella risalita, quindi inspirate ed espirando riavvolgete la colonna vertebrale al muro, avendo cura di risalire gradualmente lasciando che la testa si sollevi per ultima riportando lo sguardo frontale. Potete provare questo esercizio anche da seduti.

Sempre in piedi o seduti fate ancora qualche esercizio per esempio flettete lateralmente il busto lasciando cadere le braccia, le spalle e la testa sul lato. Infine ruotatevi dolcemente a destra e sinistra, inserendo anche la torsione cervicale, senza forzare. 

Se accusate fastidio alla zona lombare o se volete prevenire possibili tensioni provate, con le mani appoggiate al tavolo o al muro a posizionarvi a novanta gradi e da qui arrotondare la colonna facendo partire il movimento dal bacino con una leggera retroversione e anteroversione. Respirate nel movimento del “cat stretch” così come negli altri esercizi. (leggi: “yoga per la schiena: una vera medicina”

 

 

Questi semplici movimenti vi permetteranno di mantenere elastica la vostra colonna e rigenerarvi per qualche minuto, prendete sempre in considerazione il vostro respiro che alleggerirà la vostra postura e renderà fluidi i movimenti.

Ricordate che potete iniziare bene la vostra giornata con qualche saluto al sole mattutino: prima di colazione sistematevi sul vostro tappetino per svegliare e preparare corpo e mente all’intera giornata.

Se invece siete prigionieri del letto potete dedicarvi a una sequenza tranquilla di yoga asana dopo il lavoro per rilassarvi (leggi:(“Come si fa Yoga? 5 posizioni per iniziare”) e rigenerarvi oppure prima di andare a dormire, scegliendo con cura le asana da eseguire che favoriscono il sonno e la calma (leggi: “vincere l’ansia con lo yoga”).

Fate comunque in modo di passare del tempo con voi stessi. Non lasciatevi sopraffare dalla routine lavorativa e se siete piuttosto pigri, prendete in considerazione di contattare un professionista che possa seguirvi in base ai vostri orari, privatamente. Sarete seguiti proprio lavorando sulle vostre coordinate e bisogni, a seconda degli orari e delle giornate potrete variare con facilità la vostra pratica o il vostro allenamento.

“Abbiate cura del vostro corpo, è l’unico posto in cui dovete vivere”

 

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ottimi suggerimenti per il recupero! E' il caso di ricordare che il collo e la regione lombare sono funzionalmente parte di una struttura unica che é la colonna vertebrale: un problema in qualsiasi segmento si ripercuote e si manifesta nelle altre zone. Quindi parlando di schermi da lavoro, ma anche da svago, dovremmo essere consapevoli di come indirizziamo lo sguardo. Si descrive lo sguardo ideale come quello del cacciatore nomade, che si é evoluto, inseguendo la preda, travalicando la vegetazione in cui la stessa si nasconde. La evoluzione della nostra specie non ha ancora prodotto adattamenti per guardare oggetti luminosi, con immagini poco distanti e per tempi prolungati, come quelli lavorativi, in posizione seduta. Dovremmo immaginare che lo sguardo dovrebbe orientarsi come se le immagini dello schermo fossero all'orizzonte e noi dovessimo cercare una preda che si sposta lontano, deviando a destra e sinistra. La posizione de collo deve essere sempre pronta a consentire lo spostamento dello sguardo sul piano orizzontale, senza invece variazioni verticali o combinate, l'occhio dovrebbe essere centrato senza corrugare la fronte e sollevare eccessivamente le palpebre che rimangono rilassate e mai spalancate. Quindi regolate l'altezza dello schermo come fosse un orizzonte collinare, un trucco per prevenire posizioni "pericolose" é dotarsi di una seduta con schienale alto e poggiatesta, ai quali fare aderire la nuca e le spalle. Il mouse deve essere utilizzabile tenendo il braccio sempre più aperto del''angolo retto per garantire una distanza confortevole. Correggete opportunamente i difetti di rifrazione (miopie ipermetropie ed asimmetrie del visus)specificamente per la distanza di lavoro inferiore al metro.

michele de benedetto - 2021-09-19 16:35:53

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