PatAgogna e Liv Cycling: quando l’avventura è tutta al femminile
No, il titolo non contiene un errore di battitura, e presto scoprirete perché…
Chi sono Delnevo e Valsecchi?
Avevamo già incontrato Eleonora ‘Lola’ Delnevo durante la puntata di Endu Cafè con Anna Torretta, la famosa alpinista torinese, che aveva raccontato la sua storia nel suo ultimo libro Whiteout (Hoepli), vero e proprio inno alla resilienza femminile. La sua vita ci aveva colpito molto, perché ne coglievamo i due battesimi sportivi: il primo quando aveva iniziato ad arrampicare e, da quel giorno, nessuna cima aveva più avuto ostacoli per lei; il secondo, quando aveva dovuto reimparare a farlo senza l’aiuto delle gambe. Già, perché Lola ne aveva perso l’uso dopo un grave incidente capitato nel 2015 su una cascata di ghiaccio. Ma poi forza, costanza, determinazione e grinta l’avevano portata a scalare di nuovo, e questa volta puntando grosso, ovvero la big wall Zodiac su El Capitan, la mitica parete all’interno dello Yosemite Park. Alla fine, dopo tre giorni e mezzo di parete affrontata con la sola forza delle braccia, ce l’aveva fatta!
Oggi Lola (che neppure gli eventi avversi hanno domato) vuole dare un’ulteriore prova di tenacia puntando verso una terra da sogno tanto agognata: la Patagonia (che, per un gioco di parole, diventa appunto… Pat-Agogna).
Per questo è da un anno che si sta allenando in modo feroce assieme alla sua compagna di avventure Stefania Valsecchi, anche lei supersportiva e anche lei bistrattata dal destino, anche se in modo più clemente. A 14 anni Stefania fu investita da un’auto e rischiò l’amputazione della gamba destra, ricucita con 186 punti di sutura.
Lola, bergamasca, ma appartenente ai famosi Ragni di Lecco, ha nel DNA il Patagonico Cerro Torre che fu conquistato per la prima volta dai ‘Ragni’ Daniele Chiappa, Mario Conti, Casimiro Ferrari e Pino Negri nel gennaio del 1974. Stefania, lecchese, con questi 4 uomini ci è pure cresciuta e nel ’74 festeggiò il loro rientro a Lecco da invincibili.
Insomma, una Patagonia agognata da entrambe.
È stato proprio Mario Conti, nel gennaio del 2022, a mettere in contatto le nostre due tostissime cicloviaggiatrici, perché sapeva che entrambe desideravano raggiungere la Patagonia in bici.
Il viaggio
Il punto di partenza del viaggio sarà El Chaltén (Santa Cruz). La partenza del viaggio è prevista il primo giorno del 2023 e durerà circa un mese, per un’estensione due 1500 km. Lola utilizzerà un’handbike elettrica a trazione anteriore, mentre Stefania la Devote, bici gravel Liv Cycling. Utilizzeranno il bikepacking per trasportare tutto ciò che può essere loro d’aiuto per un viaggio così selvaggio, dal fornelletto da campeggio alla tenda e materassino. In aggiunta, Lola dovrà caricare anche la sua sedia a rotelle, per i momenti quotidiani ‘giù dalla handbike’. E il tutto si traduce in tanti chili da trasportare…
Liv Cycling, marchio di biciclette del gruppo Giant Group nato nel 2008, da sempre alleato delle donne in quanto unico al mondo a essere a loro dedicato sia per geometrie che per misure, non poteva che dimostrarsi sensibile fin da subito a un’impresa così tutta al femminile.
L’intento di Liv, infatti, è quello di portare il maggior numero di donne e ragazze in bicicletta facendole divertire e creando una community. Il progetto di Lola e Stefania rappresenta molto bene la filosofia di Liv. Quando raccontano i preparativi del viaggio e i loro obiettivi, trasudano voglia di partire per mettersi sì in gioco, ma anche per godere appieno di ciò che la Patagonia regalerà loro in termini di paesaggi, emozioni, esperienza.
La loro impresa, come afferma Liv, potrà ispirare le persone a compiere quel famoso primo passo verso qualcosa che sembra irrealizzabile ma in fin dei conti è alla nostra portata; nello stesso tempo potrà intrattenere gli sportivi più esperti.
Potremo seguire Lola Delnevo e Stefania Valsecchi nel loro viaggio in Patagonia sugli account Instagram di Elleerre e dei Ragni di Lecco.
Credits: cover Marc Thunis, Unsplash
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