Valle d’Aosta: Punta Chaligne – Gignod in e-bike
Abbiamo incontrato Francois Godin, che da qualche anno ha deciso di scoprire la Valle d’Aosta, a bordo della sua e-bike.
In questa puntata di IDEE DI VIAGGIO, andremo con Francois Godin, che da qualche anno ha deciso di scoprire le montagne, su fino alla vetta, a bordo della sua ebike.
Da sempre appassionato di bici, nel 2012 compra una downhill, ma gli viene rubata. Ci riprova nel 2017, quando acquista la sua prima ebike e si iscrive a un corso per diventare guida.
Convinti i suoi amici a comprare questa “bici da vecchio”, inizia ad esplorare vari percorsi in tutta la Valle d’Aosta.
Con l’ebike non solo ti diverti in discesa, ma ti diverti anche a salire, senza fare troppa fatica, su percorsi tendenzialmente non adatti alle bici.
Soprattutto intorno a Courmayeur, i percorsi sono tutti studiati per i pedoni: lo spazio a disposizione è poco, le pendenze sono a volte molto pesanti. Per questo è ancora più bello arrivare su in ebike.
La passione per la bici e la scoperta dell’ebike
Prima di comprare la bici faceva le gare di corsa in montagna, ma aveva avuto una grande delusione non finendo una gara. Così ha deciso di dedicarsi solo alla bici. Quasi tutti i giorni, appena finito il lavoro di decoratore andava in bici. Inizia a fare delle piccole gare con un’app che segna i gps, e questo piccolo aspetto competitivo con gli amici aumenta la passione.
Anche con la sua fidanzata Arianna, nazionale italiana di short track, spesso compatibilmente con la stagione sportiva di lei vanno in giro in ebike, soprattutto in Valtellina
La passione cresce sempre di pi
Tra i vari percorsi esplorati, ad esempio, c’è il giro che ha fatto in una giornata epica: PUNTA CHALIGNE – GIGNOD.
La soddisfazione di arrivare in cima in bici
Andando su in bici la stanchezza è inferiore, ma l’emozione di dire “sono arrivato in cima” è la stessa. Francois trovava molto più faticosi gli stessi percorsi a piedi, anche se consentivano di godersi di più il panorama.Con la bici sei focalizzato sul sentiero, dove mettere le ruote, e il panorama lo guardi quando ti fermi. In bici però, ovviamente, ricevi una botta di adrenalina che ti porta a non avere distrazioni. Ci metti meno a fare il dislivello, puoi fare più giri, mentre a piedi fai un giro solo.
La montagna in bici
Gli oggetti che Francois porta sempre con lui nello zaino quando esce in ebike sono quelli che tutti dovrebbero sempre avere:
-Kit di primo soccorso: bende, cerotti, acqua ossigenata. Se cadi in bici è facile farsi un po’ male, quindi tamponare la ferita è fondamentale
-Uno smagliacatena e una falsamaglia: se si rompe la catena della bici si può riparare.
-Una camera d’aria, la pompa etc.
Gli oggetti da avere sempre nello zaino
Francois ci racconta che, ovviamente, si parte da percorsi facili per fare un allenamento step by step. Ma quando ci si ritrova a fare una discesa a 20/30 kmh o più, qualcosa scatta. L’unica cosa da fare in quel caso è staccare il cervello e andare di adrenalina pura. Poi, quando te la senti, “se hai manico”, ti lasci andare e vai ancora di più.
È chiaro che se la paura ce l’hai fin dall’inizio, è meglio se vai piano o scendi direttamente a piedi. Nei pezzi facili si può andar piano, ma se si va piano in mezzo ai sassi è anche peggio: la ruota non passa sopra l’ostacolo, e rischi di più di cadere.
Tutto questo viene raccontato nei suoi video, che carica sui suoi canali social. L’adrenalina controllata arriva a tutti grazie anche alla gopro e al drone, che riprendono le sue imprese.
In collaborazione con Volkswagen Veicoli Commerciali
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